loro

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"Ci ma a che pienz?"
Gli chiese Giorgia vedendolo pensieroso da un po' di minuti,mentre agli accarezzava la nuca,con la testa poggiata sul suo petto nudo
Lui la guardò dall'alto non sapendo come introdurre il discorso
"No è che ogg stav insiem a Pietr,p fa un servizj..."
Iniziò lui vago
" o sacc,me l'he itt ogg p telefn"
"Eh e nient ma hitt ca ha parlat cu mammà,ess ric ca ci vede divers da quand stamm cu vuj,e che nun simm maj stat accussi,e ten ragion pecche ij una comm a te nun l'agg maj truvat,e mammà l'ha capit"
Le sue parole riempirono il cuore di Giorgia che perse un battito,sorrise un po' imbarazzata nascondendo il viso contento nell'incavo del collo di lui dove gli lasciò più baci che fecero sorridere anche lui contento nel vederla felice,e che lo tranquillizzarono un po'
"E po m'ha itt nata cos"
Appena lui tornò a parlare lei spostò la testa un po' più indietro così da poterlo guardare,con gli occhi contenti che sembravano brillare,era felice nel sapere che piaceva a sua madre seppur non la conoscesse,per lei era molto importante il suo giudizio
Con lo sguardo sembrava chiedergli di continuare,e lui lo capì,dopo aver sorriso nel vederla così impaziente gli lasciò una carezza sul volto e poi riprese a parlare
"Ha detto che vi vuole conoscere,a te e a Gabriella,quindi per domani sera non prendere impegni perché sei a cena da noi"
A queste parole Giorgia sobbalzò quasi spaventata,si mise seduta dritta in un attimo con le mani poggiate sul petto di lui,che rimase un attimo scombussolato da questo distaccamento improvviso
"Domani?!"
Chiese lei con un tono misto di panico felicità e stupore
"Eh pecche amo?"
Rispose lui non capendo come interpretare la sua reazione
"Perché è prestissimo,non so cosa mettere,ho bisogno di tempo per prepararmi psicologicamente,e se non vado bene? Magari alla fine non gli piaccio,oddio ma poi che metto? Ma Gabri lo sa ?"
Queste parole tranquillizzarono molto Ciro e lo fecero divertire,infatti non riuscì a trattenere una risata
"Ma che cazz ridi Ci,io sto in panico e iss rir"
"Ma qua panico amo"
Ciro gli prese il volto tra le mani e la avvicinò al suo
"È sta tranquill,mammà già t'am pecche ver ca ij so felic,e papà sicuramente ti adorerà pecche è impossibile non farlo"
La guardò negli occhi per rassicurarla mentre gli accarezzava dolcemente le guance
"Dici?"
Gli chiese lei,sembrava quasi una bambina
"Cert ammor mij"
Lui era intenerito da questo suo modo di fare,non se lo aspettava,anzi aveva paura che lei avesse avuto una faccia di rifiuto,magari di imbarazzo non sapendo come rifiutare il suo invito,invece aveva solo ansia di non piacere ai suoi genitori,cosa per lui senza senso
Gli diede un bacio a stampo per tranquillizzarla ancora e lei si ammorbidì sulle sue labbra,poi ritornò nella posizione di prima accoccolandosi a lui
L'ansia però non la abbandonò,d'altronde lei è sempre stata una ragazza ansiosa e insicura quindi queste situazioni la agitavano sempre
"Ma quindi Gabri lo sa?"
Gli chiese poi con voce bassa
"Pietro glielo doveva dire stasera"
Si sentì più sicura nel sapere che ci sarebbe stata anche la sua amica,almeno aveva qualcuno nella sua stessa situazione,Gabriella anche si sarebbe sentita inizialmente a disagio in questa situazione,solo che dava a vedere meno la sua ansia,ne avrebbe parlato solo con Giorgia per sclerare insieme non sapendo come vestirsi
"E quindi siamo noi quattro e i tuoi genitori giusto?"
Continuò a domandare lei non riuscendo a trattenersi
"E mia sorella"
Asserì lui
Lei si sposto leggermente per guardarlo in faccia con espressione interrogativa
"Non mi avevi detto di avere una sorella"
In effetti Ciro ha sempre parlato poco della famiglia,quasi come non gli interessasse,infatti se Gabriella non si fosse messa con Pietro probabilmente Ciro non avrebbe mai parlato di lui
"Eh mo o saj"
"Vabbè ma dimmi qualcosa,come si chiama,quanti anni ha"
Disse lei curiosa,adorava sapere qualsiasi cosa di lui,della sua famiglia e del suo passato,anche se di quest'ultimo sapeva ancora molto poco
"Si chiama Rosa e ha 16 anni,all'inizio è stronza,è molto diffidente,ci mette un po' a sciogliersi,a meno che non sia lei a fare il primo passo"
Giorgia appena sentì questa descrizione non riuscì a trattenere una risatina
"C rir?"
Gli chiese Ciro
"Ti sei appena descritto da solo"
Disse lei continuando a sorridere
"Praticamente tua sorella è te ma al femminile,già mi piace"
Ciro nascose un sorriso,di solito non gli piaceva essere paragonato agli altri,voleva essere l'unico e il solo,irripetibile,il migliore,ma si trovò felice nell'essere comparato alla sorella,non lo dava minimamente a vedere ma ci teneva molto alla sua famiglia,aveva la maschera dell'insensibile da una vita ormai,
era diventata parte di lui
"Mah può esser,qualcos fors"
Si finse vago poi
Però non lo fece bene perché Giorgia lo capì,ma si limitò a guardarlo con occhi innamorati,amava questo suo lato affettivo,anche se lui lo nascondeva con tutto se stesso
Sorridendo si avvicinò a lui iniziando a dargli più baci,partendo dalla guancia fino ad arrivare alle labbra
"Comm si bell"
Gli disse poi Giorgia guardandolo negli occhi e vedendolo sorridere
Non gli diede il tempo di rispondere che subito lasciò altri baci a stampo sulle sue labbra
"Ti amo"
Giorgia non sapeva che dicendo quelle due parole aveva fatto perdere un battito a Ciro,forse per la prima volta nella sua vita,eppure non era la prima volta che gliele diceva,ma in quel momento si era sentito veramente e totalmente amato
Lui la strinse a sé dandogli un bacio sulla fronte
"Ti amo"
Disse poi
Lei si accoccolò a lui
Rimasero li per un'altra po,poi si spostarono a letto cadendo in un sonno profondo
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Il muretto sul mare //Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora