litigi incrociati

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Giorgia passò lo sguardo da Alessandro,ancora steso a terra,e Ciro che stava fermo a guardarlo con uno sguardo d'odio e schifo
"Ma c cazz faj!"
Gli disse Giorgia attirando la sua attenzione
Federico corse da Alessandro accovacciandosi accanto a lui per vedere come stesse
Ciro intanto si giro verso Giorgia muovendo due passi per avvicinarsi
"Ma hai sentit chell ca ditt?"
"E quind?nun è nu motiv"
Ciro inspirò più aria possibile riempiendosi i polmoni
"Ah no e c'hera fa? Ah?"
"Sicurament nun c'era chiavà na capat n'front"
Disse lei alzando la voce
In quel momento Giorgia si guardò intorno trovando entrambi i gruppi fuori,quello di Ciro con un  sorrisino fastidioso sul volto,gli amici di Federico avevano un viso sconvolto dall'amico che ora stava seduto per terra con una mano sul naso insanguinata
Giorgia iniziò a camminare verso suo fratello senza guardare in faccia nessuno
"Federì mi porti a casa,p piacer"
Quasi supplicò Giorgia al fratello,si sentiva oppressa da tutti gli sguardi,arrabbiata perché in parte il fratello quel pomeriggio aveva ragione e poi si sentiva delusa,da Ciro dai suoi comportamenti e dal fatto che non era minimamente pentito
E questo stato di malessere Federico lo capì,giro la testa verso il suo amico Riccardo che lo guardò a sua volta
"Riccà porta tutti a casa con la tua macchina"
Riccardò annuì e i ragazzi si avvicinarono aiutando Alessandro ad alzarsi
Giorgia guardò Ciro delusa e arrabbiata
Poi si girò per andare alla macchina di Federico
"Addo vaj?"
Gli chiese alzando la voce Ciro,con una punta di timore che stesse andando via insieme ad Alessandro
La ragazza si rigirò
"Second te?"
Gli chiese retorica lei
"A cas mij"
Continuò poi
Ciro la guardò con uno sguardo duro,di qualcuno che era stato tradito,anche se aveva pochi motivi per farlo,oserei dire zero motivi
Non disse nulla,e la ragazza dopo averlo guardato l'ultima volta si rigirò camminando a passo spedito verso la macchina con suo fratello
Ciro si trovò stranamente sollevato nel vederla andar via solo con il fratello,diretta a casa sua,distante dal biondino che stava odiando sempre di più,e soprattutto in un luogo di cui lui sapeva la posizione

Appena Giorgia salì in macchina vide l'espressione accusatoria del fratello
"Non dire niente,ti prego"
Alla ragazza bastava gli occhi di Federico che urlavano quel "te l'avevo detto"che lei tanto odiava
Federico portò gli occhi sulla strada non distogliendoli mai,senza togliersi neanche l'espressione arrabbiata dal volto
Appena arrivarono sotto casa Giorgia aprì subito la portiera,cosa che fece inaspettatamente anche il fratello,che rimase poggiato alla macchina mentre la ragazza camminava verso l'entrata ignorandolo
"Spero tu abbia capito"
Giorgia si fermò girandosi di poco verso Federico
"Ha sbagliato a colpirlo"
Disse solo lei,volendo lasciare qualcosa di sottinteso
"Che vuoi dire?"
"La testata non è giustificabile,ma chiunque avrebbe avuto una reazione,non hai sentito cosa ha detto"
"La sua reazione però è stata assolutamente esagerata"
"Infatti ho detto che non è giustificabile"
Giorgia so girò ed entrò nel palazzo facendo gli scalini velocemente
Federico rientrò in macchina e poi si diresse a casa sua
La ragazza appena entrata in camera sua si sfilò i tacchi e subito dopo il vestito mettendosi una tuta e una felpa,sua
Si buttò sul letto con le mani nei capelli,era incazzata con tutti
Con Federico perché non capiva il suo sentimento per Ciro
Con Alessandro perché si era messo in mezzo senza motivo
Con Ciro perché aveva esagerato,non era riuscito a trattenersi rovinando la serata a tutti,a loro due

Mentre era sul letto il suo telefono iniziò a squillare,non ebbe neanche il tempo di prenderlo che da fuori provenì un forte rumore di clacson
Lei si sbrigò a prendere il telefono rispondendo e uscire in balcone avendo già capito chi fosse
"Ciro ma sj scem? È ľuna di notte,c cazz t son"
Gli disse al telefono mentre lo guardava dal balcone
Lui era seduto sul suo SH con il telefono all'orecchio e lo sguardo rivolto in alto su di lei
"Nun m n fott nient,scinn tagg parlà"
"Co cazz Ci,nun teng genij e parlà proprj mo,tuornatn a cas"
"Gio scinn"
Suonò come un ordine questa frase di Ciro,e fece incazzate ancora di più Giorgia
"Tagg ritt e no,nun teng nient a t ricr,può rimanè ca pur tutt a nott"
Giorgia chiuse la chiamata guardandolo per l'ultima volta prima di rientrare in camera sua
Ciro sbatte violentemente una mano sul sedile del motorino imprecando in chissà quale modo
Poi riparti anche lui andandosene con un mix di emozioni,e la rabbia che predilige sempre su tutte
Sentendo il rumore del motorino allontanarsi Giorgia fu contenta,perché almeno non si era messo a suonare o urlare svegliando chiunque nel raggio di un chilometro
Non aveva voglia di parlare,di urlare,di litigare,voleva solo buttarsi nel letto e dormire,e lo fece con il trucco ancora sul volto

Il muretto sul mare //Ciro Ricci Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora