Emily's pov
Un altro giorno è iniziato, ciò significa un altro giorno dentro questo maledetto carro armato.
L'idea più stupida che potessi mai prendere è stata proprio di venire qui "Andiamo ad Atlanta magari lì ci sono più scorte e sicuramente ci saranno sopravvissuti". Mi sbagliavo. Mi sbagliavo di grosso . Ormai questa città appartiene ai morti. Come diavolo dovrei chiamarli? Zombie? Nah troppo da film. Strappa carne? Troppo cruento. Vaganti? D'altronde è quello che fanno, giusto? Vagano, senza mai stancarsi. In particolare oggi, sono molto movimentati, chissà perch- <<che cos'era?>> dico tra me e me ripensando ai rumori appena sentiti, un elicottero e degli spari. Saranno i soccorsi? Nah fanculo a loro ci hanno abbandonato, nessuno verrà a salvarmi, siamo tutti nella merda. Mi siedo sul pavimento aspettano che i vaganti fuori si calmino. All'improvviso sento la botola del carro armato aprirsi e vedo un uomo entrare. Afferro di colpo la pistola <<Chi diavolo sei? Sei venuto a salvarmi sceriffo dei miei stivali, uh?>> <<Hey, hey, che ne dici se abbassi la pistola e parliamo pacificamente?>> <<Oh no no, non penso proprio, dimmi chi diavolo sei!>>
<<Come hai detto tu, sono uno sceriffo e no, non sono venuto a salvarti, sono entrato qua dentro per salvare me stesso, non pensavo ci fosse qualcuno. Ora puoi abbassare la pistola?>> Faccio quello che mi ha chiesto, sembra uno a posto, per ora. << Rick Grimes>> mi dice l'uomo. <<E tu saresti?>> <<Non sei di Atlanta vero?>> Decido di sviare la sua domanda, non voglio che sappia troppo di me. <<No. Sono stato in com->> Si ferma di colpo e dirigiamo entrambi lo sguardo verso la radio che produce strane interferenze. <<hey tu, coglione! Si, tu nel carro armato, stai comodo là dentro?>> dice qualcuno alla radio. Lo sceriffo rivolge di nuovo lo sguardo verso di me e io d'istinto dico <<Ma che diavolo?>> <<Hey, sei vivo là dentro?>> Ripete il ragazzo. Rick(?) prende di colpo la radiolina collegata alla radio picchiando la testa contro un pezzo di ferro <<Chi è? Chi è?>> dice Rick ancora stordito per la botta. <<Ci sei, avevo dei dubbi.>> risponde il ragazzo.
<<Dove ti trovi? Qua fuori? Puoi vedermi adesso?>> Diavolo, la botta in testa l'ha peggiorato più di prima. <<Si, riesco a vederti, sei circondato dagli zombie, questa è la cattiva notizia>> <<C'è ne una buona?>> quello che ha detto lo sceriffo è proprio quello che stavo pensando.<<Senti non so chi sei, ma non mi vergogno a dirti che non sto tranquillo qui dentro.>> <<Hey, ci sono anch'io, non sei l'unico a volere uscire da qui>> dico. Lui si gira guardandomi col la testa girata e subito dopo torna a guardare la radiolina. <<Ah amico, dovresti guardare da qua su, andresti fuori di testa>> Questo ragazzo sembra così tranquillo ma spaventato allo stesso tempo. <<Tenta la fuga>>
Rick si gira verso di me e io annuisco, non voglio stare un minuto di più chiusa qua dentro.
<<Che cos'hai con te?>> chiede il ragazzo <<Aspetta>> dice rick lanciando la radiolina e controllando lo zombie che avevo ucciso il giorno prima. <<Pensi che sia così ingenua da lasciare materiale in giro?>> gli dico facendogli vedere il caricatore della pistola. Lui mi rivolge uno sguardo veloce per poi tornare alla radio. <<Ho una Beretta con un caricatore, 15 colpi>> dice alla veloce sperando che il ragazzo sia ancora lì. <<Ok, ora esci dal lato destro del carro armato e poi continua in quella direzione, c'è un vicolo dopo 50 metri, sarò lì>> dice il ragazzo. Spalanco gli occhi sorpresa, come fa a fidarsi di noi? Insomma ha visto solo Rick entrare qua dentro, non sa che tipo è. Beh, non lo so nemmeno io a dire la verità. <<Hey, come ti chiami?>> dice lo sceriffo ancora alla radio. Okey, forse so che tipo è. È uno stupido. Sono domande da fare in questo momento? <<Non capisci? Non hai più tempo!>> risponde il ragazzo. Lui mi ispira, sembra sveglio. Rick mi guarda e io annuisco. Usciamo dal carro armato ammazzando qualche zombie qua e là. Arriviamo correndo al vicolo entrambi con le pistole pronte a sparare. <<No! Non sono uno zombie!>> dice il ragazzo. Io e Rick lo seguiamo su delle scale gialle. Arriviamo tutti e tre in cima alle scale ansimando per la fatica <<Sei il nuovo sceriffo venuto a ripulire la città?>> dice il ragazzo asiatico. <<Non era mia intenzione>> dice Rick <<Si, come no ah ah. Sei un coglione qualunque, perché non mi hai detto che eravate in due?>> Ribatte lui per poi girarsi verso di me. <<No no non guardare me io ero la dentro da ieri>> Rispondo io. <<Rick, grazie.>> Gli dice porgendogli la mano. Non ci posso credere questo stronzo è fissato con i nomi. <<Glenn, figurati, prego.>> risponde lui stringendogliela. Entrambi rivolgono lo sguardo su di me ed io alzo gli occhi al cielo. <<Emily.>> <<Oh no.>> dice l'asiatico riferendosi ai vaganti che iniziano ad arrampicarsi. <<Bastardi.>> dico con i denti stretti. <<Il lato positivo? perché sarà la caduta ad ucciderci. Vedo sempre il bicchiere mezzo pieno>> dice Glenn arrampicandosi alle scale seguito da me e Rick. Arriviamo sul tetto correndo e Rick chiede a Glenn <<Perché nel carro armato ci hai aiutato?>> <<Chiamala follia o speranza, che se mai fossi nella merda, qualcuno aiuti me. Forse sono più coglione di te.>> Rick si gira verso di me e io faccio spallucce seguendo Glenn nella botola che porta dentro l'edificio, restando sempre sospettosa, non voglio che tutto questo sia una trappola. Scendiamo delle scale mentre l'asiatico parla con la radiolina <<sono tornato, ho due ospiti!>> non appena spegne la radiolina vediamo due uomini che escono da una porta prendendo a bastonate dei vaganti. << Correte!>> ci urla Glenn. Non appena varco la soglia della porta una donna bionda mi afferra puntandomi una pistola alla testa dicendomi <<brutta figlia di puttana, dovrei ucciderti! Stessa cosa vale per te>> guardando anche Rick <<andiamo non esagerare>> dicono gli altri. <<Andrea! Ho detto levati dalle palle>> dice un uomo. <<Sentito biondina? Leva le tue schifose mani da me>> dico a denti stretti. Lei mi guarda stupita dalle mie parole e fa quello che le avevo detto. Gli altri iniziano ad incamminarsi verso il tetto e io li seguo. Non appena arriviamo vedo un uomo con un gilet che picchia un uomo di colore <<Dixon così lo ammazzi! Smettila Merle!>> dice la gallina bionda. Io e Rick corriamo verso di lui e lo sceriffo gli dà un pugno in piena faccia <<Tu chi cazzo sei?>> dice l'uomo <<Un poliziotto gentile>> dice passandomi le manette per ammanettarlo. <<Un poliziotto gentile, uh?>> dico ridendo dopo averlo ammanettato ad un tubo di metallo. <<Fottiti bambina>> mi dice l'uomo. Mi giro di scatto tirandogli pugno sul naso <<Bel destro bambina>> mi avvicino alla sua lurida faccia dicendo <<Non. Chiamami. Bambina.>> <<Okey, bambina>> Stavo per tirargli un altro pugno ma Rick mi ferma. Mi scosto dalla sua presa dicendo <<Andate tutti al diavolo>> dico <<Dobbiamo prendere il furgone>> dice Glenn facendomi girare nuovamente. <<dividiamoci i compiti>> dice Rick. <<Emily e Glenn vanno a prendere il furgone, io e Andrea staremo al piano inferiore per controllare che sia tutto ok, mentre gli altri rimangono qua sul tetto>> dice Rick con tono autoritario << Adesso vuoi anche dettare leggi sceriffo, uh?>> dico mentre Glenn mi guarda con uno sguardo di supplica pregandomi di smettere. Alzo gli occhi al cielo seguendo Glenn al piano terra dell' edificio.<<Spassatela con la biondina>> urlo a Rick prima di scendere.
<<Come ci nascondiamo dagli zombie? Sono ovunque.>> mi dice Glenn. Mi guardo intorno e vedo dalla finestra un vagante che cercava di entrare. Mi dirigo verso la porta aprendola per far entrare lo zombie. <<Ma che diavolo fai sei impazzita?>> <<Aspetta karate kid.>> dico abbattendo il vagante per poi squarciarlo. <<Prendi le sue interiora e spargile addosso>> gli dico. Lui mi rivolge uno sguardo strano <<Certo che sei strana>> dice mettendosi le vicere dello zombie sui vestiti per poi vomitare in un angolo.
<<Pronto?>> gli dico. <<No, ma devo esserlo comunque.>> mi risponde.
Dopo qualche minuto di camminata ci rendiamo conto che funziona, il mio piano era andato a buon fine, eravamo vicini al furgone, mancavano 10 metri circa. Sento qualche goccia di pioggia ma poco importa ma poi realizzo, la pioggia avrebbe portato via l'odore e soprattutto le interiora che avevamo addosso. Guardo Glenn e lui mi capisce al volo. Prendo l'ascia ed inizio ad abbattere qualche vagante che ci stava venendo addosso. <<Corri Glenn!>> gli dico per poi arrampicarmi sulla rete in metallo seguita da lui. <<le chiavi?>> gli domando e subito dopo lui me le lancia. Saliamo entrambi sul furgone. <<Merda, ed ora come raggiungiamo gli altri?>> <<Il rumore>> gli dico mentre sono concentrata a guidare <<Cosa?>> <<Il rumore. Li attira>> dico parcheggiando affianco ad una macchina sportiva.
Prendo un pezzo di metallo trovato a terra e rompo il finestrino dell'auto che inizia a suonare per l'antifurto. <<Fai il giro io vado a prendere gli altri>> gli dico. Lui annuisce e ci separiamo.
Arrivo davanti all'entrata per far salire gli altri. Glenn era riuscito a portarli da un altra parte, chissà dov'è. <<Muovete il culo, non ho tutto il giorno>> urlo agli altri. C'erano tutti tranne il bastardo razzista. <<Mi è caduta la chiave, mi è caduta la dannata chiave>> dice l'uomo di colore. Ora si spiega tutto. Rick si mette al posto del passeggero mentre gli altri sono seduti dietro. <<Cerco la mia famiglia>> mi dice <<Per questo sono venuto qua.>>
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Enemies to lovers ~ Daryl Dixon
Fanfiction> mi dice guardandomi negli occhi. I suoi occhi hanno il colore del ghiaccio, sono così cristallini , quasi riesco a vedere il mio riflesso, sembra che ti scavino dentro l'anima. (Pezzo preso dalla storia:))