Non è un addio

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Emily's pov
<<Fammi vedere.>> dice Daryl avvicinandosi a me <<No. Non provare ad avvicinarti.>> dico alzandomi per poi allontanarmi da lui. <<Cosa ti senti?>> mi chiede Carol <<Perché non lo chiedi a Glenn?>> dico appoggiandomi ad un mobile lì vicino per poi girarmi verso di loro. <<Siamo in due, non è vero? Amico, sembri star peggio di me.>> continuo e il coreano annuisce, sta sudando anche lui e si vede che non sta affatto bene. <<Vi portiamo nel braccio A.>> dice Hershel <<Ce la faccio, porto io Glenn.>> dico prendendogli in braccio e portarlo sopra la mia spalla per poterlo sostenere. Arriviamo nel nostro blocco per poi andare alle celle. <<Tieni.>> dico per poi passagli il cestino mentre lui si siede sul letto e non appena lo prende inizia a vomitare al suo interno. Mi appoggio alla grata della cella per poi poi vedete Hershel salire e venire verso di me. <<Riuscite ad aspettare cinque minuti? Dobbiamo svuotare delle celle.>> dice e io annuisco dispiaciuta, ne stanno morendo altri. Vado nella mia cella per poi stendermi sul letto guardando il materasso del letto di sopra. <<Vai via, non voglio attaccarti questa merda.>> dico per poi abbassare la testa l'arciere fuori dalla cella mentre lui tira fuori dalla tasca la sua bandana per poi legarsela coprendo naso e bocca. <<Daryl...>> <<Non mi interessa.>> dice per poi sedersi accanto a me. <<Ti prego Daryl non->> <<Shh.>> dice interrompendomi per poi accarezzarmi il viso <<Adesso vado a cercare delle medicine, riposati. Tornerò presto.>> dice e io annuisco <<Fai attenzione.>> dico mentre lui mi bacia la fronte con ancora la bandana legata al viso, sorrido e lui se ne va.

Dopo qualche minuto arriva davanti alla cella Hershel <<Forza Emily, ho appena portato Glenn nell'altro braccio.>> dice per poi accompagnarmi e non appena arrivo alla mia nuova cella mi stendo sul letto per poi cadere nel sonno.

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<<Buongiorno!>> sento per poi aprire gli occhi <<Per quanto ho dormito?>> domando <<Un bel po', il giusto per poterti riprendere.>> mi dice Hershel <<Vediamo la tua temperatura.>> continua per poi misurarmi la febbre con un termometro ancora funzionante. <<Guarisci in fretta ragazza! Non hai quasi più febbre! Come ti senti?>> dice <<La testa fa ancora male ma posso sempre aiutarti con gli altri malati.>> dico <<D'accordo, ma solamente se te la senti di farlo.>> dice <<Certo.>> dico per poi alzarmi <<Daryl e il gruppo? Sono tornati dalla spedizione?>> chiedo <<Non ancora ma sono certo che torneranno presto.>> dice. Non sono ancora tornati. E se fosse successo qualcosa? <<Stai tranquilla, Daryl sa cavarsela e lo sai bene.>> dice notando la mia espressione preoccupata, annuisco per poi uscire dalla cella e trovare Glenn al piano di sotto <<Hey pizza boy, come stai?>> domando <<Meglio, non chiamarmi mai più così.>> dice sorridendo <<D'accordo pizza boy, d'accordo.>> dico ridacchiando <<Hai dormito un giorno intero.>> dice e io rimango sorpresa alzando le sopracciglia mentre lui strizza gli occhi dal dolore <<Hey, tutto ok?>> domando <<La testa, nulla di che.>> dice <<Beh, non sembra. Vieni ti accompagno a sdraiarti>>. Lo aiuto a stendersi per poi prendere una bacinella e versare la mia bottiglietta d'acqua in essa per poi prendere la federa di un cuscino, bagnarla e tamponare la sua fronte. <<Dannazione sei bollente.>> dico per poi vedere una scatolina arancione dietro al materasso <<Ma guarda un po', antidolorifici.>> dico prendendoli <<Serviranno a te.>> continuo <<No Emily.>> <<Glenn, prendili tu.>> dico insistendo per poi passarglieli. <<Emily.>> sento Hershel chiamarmi <<Mi occupo io di lui.>> dice. Subito dopo sentiamo un uomo correre tossendo per poi cadere a terra. Usciamo dalla cella trovandolo steso a terra. Metto due dita sul suo collo guardando Hershel <<Non c'è battito.>> dico per poi abbassarmi vicino al petto <<Né respiro.>> continuo per poi sentire dei passi pesanti, sicuramente non umani venire da dietro, mi giro e vedo un vagante prendere il braccio ad un uomo per poi strappare la carne da esso. <<Cazzo.>> dico per poi sfilare il coltello dalla mia tasca per finire l'uomo a terra e uccidere l'altro vagante ancora intento a mangiare il corpo dell'uomo. <<Lizzy!>> urla Hershel guardando la bambina al piano superiore. È Seguita da uno zombie, o meglio, è lei che lo sta conducendo, penso lo stia portando via da Glenn, ciò vuol dire che può essere morto. Mi dirigo di sopra ma Hershel mi ferma <<Emily! Prendi!>> mice lanciandomi la pistola. Non appena salgo il vagante cade addosso alla bambina che fortunatamente riesco a salvare. Corro da Glenn, Sta vomitando sangue senza smettere, deve essere intubato. Cerco lo zombie che aveva ancora la sacca inserita. Non appena la sfilo un vagante mi prende la caviglia, facendo cadere me e la pistola, che finisce dall'altra parte della stanza. <<No cazzo, levati!>> dico dimenandomi senza alcun risultato <<Staccati figlio di puttana!>> dico ancora per poi vedere Maggie arrivare e sparare in testa allo zombie <<Dov'è Glenn?>> mi chiede spaventata <<Cella 100.>> dico per poi alzarmi e seguirla. <<Tienigli le braccia ferme.>> dico <<Sai farlo?>> mi domanda <<Spero di sì.>> dico per poi infilargli il tubo lungo la gola, riuscendo a regolargli il respiro.

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È mattina, non sono più malata o almeno questo è quello che ha detto Hershel poco fa, quindi posso finalmente tornare dagli altri. Non appena apro la porta c'è Carl, che non appena mi vede mi corre in contro <<Emily!>> dice contento abbracciandomi <<Ciao ragazzino, mi sei mancato anche tu.>> dico. Saluto anche Michonne, Tyreese e gli altri. Mi giro vedendo un paio d'ali di schiena con di fronte Rick e subito mi si abbozza un sorriso. Vedo dall'espressione di Rick che non stanno affatto avendo una conversazione piacevole ma devo andare da Daryl. Mi avvicino lentamente per non fami vedere da lui, quando sono abbastanza vicina metto un dito sulle labbra facendo capire a Rick che non doveva dirgli niente nonostante fossi lontana poco meno di un metro da loro, ma non appena mi vede ride, così anche Daryl si gira verso di me. <<Ciao.>> dico sorridendo <<Oh mio dio.>> dice abbracciandomi e Rick vedendo questo mi sorride. <<Stai bene?>> mi domanda l'arciere allontanandosi leggermente appoggiando la mano sulla mia guancia <<Sì, sto bene>> dico per poi spostare lo sguardo su Rick <<Ciao anche a te.>> dice e io rido <<Ciao.>> dico per poi abbracciare anche lui. <<Glenn come sta?>> mi chiede Rick <<Ora bene. È morta parecchia gente.>> dico per poi sentire un boato. Ci giriamo e vediamo il governatore con un suo nuovo esercito. <<Hey Rick, dobbiamo parlare.>> dice il governatore <<Non spetta più a me. C'è un consiglio, spetta a loro decidere.>> risponde Rick <<C'è anche Hershel nel consiglio?>> chiede il governatore mentre i suoi uomini lo prendono da un'auto per poi farlo inginocchiare <<E che mi dici di Michonne? Anche lei è nel consiglio?>> continua mentre fanno lo stesso con lei. <<Non prendo più io le decisioni.>> ribatte Rick <<Beh oggi dovrai farlo.>> dice il governatore. Lo sceriffo va verso le mura esterne per poi parlare con l'uomo, purtroppo da qua non sentiamo cosa dicono. Daryl si allontana andando ad avvicinare la scatola con tutte le nostre armi. Le distribuisce dandomi una mitraglietta <<Se le cose si mettono male corri via.>> mi dice <<Non vado da nessuna parte senza di te.>> dico <<Se è necessario fallo.>> dice <<Sai bene che non lo farò.>> dico ricaricando l'arma <<Carl.>> dico facendo avvicinare a me il ragazzino dandogli un fucile. <<Posso sparare al governatore da qui, ho una buona mira.>> dice <<Carl, devi fidarti di tuo padre. >> dico. Dopo qualche minuto di conversazione tra Rick e il governatore, l'uomo prende la katana di Michonne per poi avvicinarla al collo di Hershel e tagliargli la testa. <<Noo!>> sento Rick urlare. Spari, fumo, vaganti e morti. <<Tutti sull'autobus!>> urlo cercando di farmi sentire da più persone possibili. <<Emily!>> urla Daryl indicando due corpi di dei vaganti a terra. Entrambi li prendiamo e li usiamo come scudo per muoverci <<Daryl! Il carro armato! Prendi la granata nella mia tasca!>> dico. Sfila la granata dalla mia tasca mentre io butto a terra lo scudo umano per poi sparare ai nemici nelle vicinanze, sono troppi. Non appena l'arciere inizia a sparare agli altri finisco i proiettili. <<Daryl, non ho più munizioni.>> dico <<Emily! Corri qua, presto!>> sento Carol chiamarmi <<Va con loro.>> mi dice l'uomo affianco a me <<No, non posso.>> dico sentendo a malapena la mia voce per via degli spari. <<Emily, ti prego.>> dice supplicandomi. Faccio un grande sospiro per poi baciarlo un'ultima volta <<Non è un addio, te lo prometto.>> dico per poi andar via.

Enemies to lovers ~ Daryl Dixon Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora