Riflessi di sangue

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Autore: Ida59 – 20/1/07 – REV 11/2022

Beta Reader: nessuno

Tipologia: one-shot

Rating: Per tutti

Genere: Introspettivo, drammatico

Personaggi: Severus Piton

Pairing: nessuno

Epoca: HP 6° anno

Avvertenze: nessuna

Riassunto: Annego il mio nero sguardo nei riflessi di sangue del sottile cristallo e immagini mai dimenticate si fanno strada nel rosso intenso del profumato liquido.



Sono qui, ancora una volta solo, nel mio freddo e oscuro sotterraneo: il camino è spento, come sempre, a negarmi anche il miserevole conforto di calore e luce che non sento di meritare, ma cui anelo incessante, dopo averli irrimediabilmente perduti quando compii la scelta scellerata, tanti anni fa, accecato dall'ingenua ricerca di una conoscenza che poteva regalarmi immenso potere, troppo sporco di sangue perché potessi davvero stringerlo nelle mani, e farne uso.

Eppure, in questa sera triste e umida, non voglio negarmi il momentaneo sollievo di una buona coppa di pregiato vino rosso.

Annego lo sguardo nei riflessi di sangue del sottile cristallo: immagini mai dimenticate si fanno strada nel rosso intenso del profumato liquido.

Tormentosi ricordi mi assalgono: da quindici anni non mi danno tregua e, notte dopo notte, strappano gemiti disperati dalle mie labbra serrate, sempre più martoriate da denti aguzzi e crudeli.

L'antico libro rimane aperto a lungo sulle mie gambe immobili: i vecchi caratteri neri sembrano contorcersi come serpenti deliranti, rincorrendosi senza posa sulla pergamena sottile.

La mia pallida mano è abbandonata quasi senza vita tra loro, incapace di respingere le immagini sfocate che la mia memoria crea sulle fragili pagine: le grida delle mie vittime, acute e stridenti come allora, mi trapassano il cervello, mi seccano la gola, mi tolgono il fiato, mi condannano senza speranza, ogni notte più della precedente.

Serro le palpebre di colpo e traggo un lungo sospiro, cercando di sfuggire questa straziante realtà che mai mi abbandona: un nuovo sorso del sanguigno liquido scorre nella mia gola, caldo, cercando di ricacciare indietro il dolore, nel fondo di un cuore che ormai sa solo soffrire, dopo aver fatto solo soffrire.

Stringo il libro tra le mani: con amore accarezzo le fragili pagine, cercando di cancellare il passato, rinnegandolo con tutto il mio essere, tentando di costruire un nuovo futuro cui sono disposto a immolare la mia inutile vita.

Eppure, le immagini non svaniscono, sono scolpite indelebili nei miei ricordi, pagine di pietra che inabissano il mio cuore in un lago di sangue.

Il rosso liquido oscilla ancora nel pregiato cristallo, acre sangue nei pensieri e aromatico vino nelle mani.

L'ultimo sorso, inutile per dimenticare chi sono, vano tentativo di un uomo che non può rinnegare se stesso se non combattendo ogni giorno contro l'oscurità.

Chiudo il libro, ripongo il bicchiere e mi alzo avvicinandomi al letto: una nuova notte di incubi mi attende, ma domattina sarò di nuovo pronto a combattere, per sradicare le tenebre dal nostro mondo, quelle che anche io ho contribuito a costruire e che ora soffocano la mia anima, ma non la mia volontà.

Un giorno lacererò quel velo di tenebra che mi tiene prigioniero, strapperò questo marchio maledetto dalla mia carne e sarò libero, infine, di pagare fino in fondo le mie colpe, inginocchiandomi ai piedi delle mie vittime, implorando un perdono che non merito.

E dai miei occhi sgorgheranno ardenti lacrime di sangue, in cambio di quello innocente che, ignobile, un tempo versai, ad aprire la via a un'anima lacerata e distrutta, eppure ancora tenacemente viva, che, infine, tornerà a vedere la luce.


In difesa di Severus PitonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora