Epilogo - Stelle binarie

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[3 anni dopo]

"Il vincitore del Sony World Photography Award di quest'anno è..." 

La voce del presentatore mi arriva ovattata dal palco, le uniche chiare percezioni che ho sono il mio battito cardiaco e la mano di Charles che sto stritolando nella mia.

L'eco di quello stesso uomo che esclama "Camille Delacroix!" mi arriva da un'altra galassia, non realizzo che quelle due parole sono il mio nome e cognome finchè non vedo la gente attorno voltarsi per guardarmi ed applaudire. 

Ho quasi il viso paralizzato mentre Charles si sporge per baciarmi una tempia, è il mio istinto a guidarmi fin sulla pedana che ospita un leggio provvisto di microfono. 

Le gigantografie dei miei scatti si alternano sullo schermo alle mie spalle: non ho tempo di osservarle, ma averle così "vicino" mi dà coraggio. Stringo la mano al presentatore e sistemo l'altezza del microfono. Respiro. 

"Credevo di aver raggiunto l'apice della mia carriera di fotografa l'anno scorso, quando sono arrivata ventisettesima in questa stessa categoria. Ogni tanto fa piacere sbagliarsi."

Qualcuno del pubblico ride, guadagno un po' di animo. 

"Non ho un discorso preparato, davvero non pensavo di trovarmi qui." 

Non l'avevo fatto soprattutto per scaramanzia, ma questo non lo ammetterò mai ad alta voce. 

"La prima volta che ho sognato di vincere questo premio ero un'adolescente che stava imparando a sviluppare fotografie nel ripostiglio del bagno. Già quello sembrava impossibile, una vittoria di questo tipo andava troppo oltre. Non voglio tediarvi con il racconto del mio passato, non ce n'è bisogno e in ogni caso non è importante. La fotografia mi ha salvato la vita, mi ha permesso di andare avanti, di trovare uno scopo. Ma mi ha soprattutto ridato la voce che per troppi anni ho messo da parte, mi ha regalato un presente e un futuro."

Mi fermo qualche secondo, perchè il magone sta iniziando a stringermi la gola. Deglutisco.

"C'è una persona che devo ringraziare se mi trovo qui stasera. Charles." 

Lo guardo negli occhi anche da lontano, una distanza che non può nascondere il suo meraviglioso sorriso. 

"Sei stato ispirazione, supporto. Sei stato il soggetto dei miei scatti e 3 anni fa mi hai anche regalato la mia prima galleria espositiva. Mi servirebbero 4 vite per contraccambiare tutto questo. Per ora mi limito ad un grazie. Grazie a tutti." 

Sorrido timida all'applauso che mi accompagna di nuovo verso il mio tavolo. Ma la mia premiazione è stata la conclusione della serata, ed è ormai ora di andarsene.

"Andiamo un attimo in terrazza, ti va?" 

Non voglio rifiutare l'invito di Charles, così lo seguo oltre la porta a vetri. L'enorme spazio si affaccia sul Tamigi e sui grattacieli londinesi, uno spettacolo stupendo che rende ancora più brillante il mio trofeo. Lo appoggio sulla balaustra, con Charles che lo guarda incuriosito.

"Riuscirò mai a dirti un grazie sufficientemente grande?" 

Il monegasco mi sorride di rimando "Quel discorso sulle 4 vite mi sembrava interessante... Ma anche una vita soltanto, insieme, sarebbe più che abbastanza."

Afferro il senso delle sue parole solo quando mi consegna una piccola scatola in velluto nero. Fisso quel piccolo oggetto con gli occhi sbarrati, troppo stupita per fare qualsiasi cosa. 

"Forse dovresti aprirla." 

Annuisco e seguo il suo suggerimento. La custodia svela un anello magnifico, elegante e discreto. Esattamente quello che avrei scelto io. E' perfetto.

"Sai benissimo che non sono fatto per i grandi gesti in pubblico, volevo che questo fosse un momento soltanto per noi due. Ti amo da impazzire Camille, diventa mia moglie e sarò l'uomo più felice dell'universo." 

Mi è impossibile processare tutto ciò che mi sta succedendo, il mio cervello lavora ma non riesce a imporre alla bocca di parlare. Pensieri che si accumulano, parole che si ammassano senza poter trovare una via d'uscita. 

"Posso immaginare che tu sia spaventata, soprattutto dopo la tua precedente esperienza... ma sai che io sono una persona completamente diversa da..."

Il mio silenzio sta mandando in tilt Charles, con ogni probabilità si aspettava una risposta ben diversa. 

La sua paura libera in me una semplice sillaba.

"Sì." 

Il pilota reagisce con uno sguardo pensieroso "Nel senso che sai che sono una persona diversa o..."

Rido alzando gli occhi al cielo "Voglio diventare tua moglie, Charles." 

Quando estrae il piccolo cerchio metallico l'emozione prende il sopravvento, e qualche lacrima mi scivola inesorabilmente lungo le guance. Quel diamante sul mio dito brilla tanto quanto una stella nel firmamento. 

Le stelle...

Se ne vedono poche nella notte londinese, per colpa dell'illuminazione urbana. 

Eppure sono là, nascoste, testimoni invisibili del giuramento tra me e Charles. 

Tra di loro ci sono stelle fisse che non si muoveranno mai, così come ero stata io prima di riuscire a liberarmi. 

Da stella immobile ero poi diventata una cometa, in cerca della felicità. 

Avevo fatto un giro lungo, quasi quanto quelle comete che appaiono in cielo una volta ogni mille anni. 

Una volta avevo accusato Charles di avermi privato della mia coda scintillante, ma la verità è che era stato lui a rendermi più luminosa di quanto credessi possibile. 

E da oggi continueremo la nostra orbita insieme, come due stelle binarie.

Per sempre. 

📌 Una stella binaria è un sistema formato da due stelle che orbitano intorno al loro comune centro di massa

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📌 Una stella binaria è un sistema formato da due stelle che orbitano intorno al loro comune centro di massa. Due esempi sono Mizar - Alcor dell'Orsa Maggiore e Albireo della Costellazione del Cigno.

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Note

E siamo arrivati alla fine di questa storia.
Fin dalle note iniziali ho chiarito quanto sia stato frustrante per me scriverla, (e nonostante ritenga che "Lezioni di piano" resti la mia storia migliore) sono molto contenta di essere riuscita a portarla a termine.
Il pensiero di una fanfiction che partiva con una sposa fuggita all'altare non mi dava tregua, finalmente il mio neurone creativo è stato soddisfatto 😂
Vi ringrazio moltissimo per il supporto, ogni lettura, voto o commento mi riempie sempre di gioia.
Cosa aggiungere? La mia creatività non si è arrestata, e sto già lavorando a qualcosa di nuovo.
Al solito non so darvi tempi precisi per la pubblicazione, come sempre la condividerò quando sarà completa (e anche se la vita non mi lascia granché tempo per scrivere, mi impegnerò per portarla a termine).
Vi ringrazio ancora e vi abbraccio ❤️
Nina

Come una cometa // Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora