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A quel gesto sorrisi ma mi sentì un po' estranea,non ero abituata.

"Su entriamo" accennò con uno dei suoi sorrisi.

Lo seguì in silenzio. Il bar era abbastanza carino,prima che i miei partissero la domenica mattina passavo sempre di qua a prender loro delle paste.

Calum mi indicò il tavolo a cui voleva sedersi e ancora una volta lo seguì. Eravamo uno fronte all'altro. Un po' imbarazzante,sembravamo ad un interrogatorio di polizia.

"Beh allora Clara che mi dici?" ghignò.

"Nulla,solita storia." dissi fredda "A te?" domandai con un tono più dolce.

"Non male,sto per ricambiare scuola"

"Bello dai,pagherei per cambiare scuola,ora come ora." sorrisi.

"Dici? A me sembri tanto cambiata" sorrise "Non in senso cattivo,andiamo metti più voglia di conoscerti."

"Non è un bene conoscermi. A che scuola andrai?" chiesi curiosa.

"Mi hanno preso alla Climax,insomma penso che u frequenti là,giusto?"

"Ah si,quella meravigliosa topaia. Ti troverai bene." presi fiato "Ci sono molte ragazze che ti andranno dietro" risi.

"Ma io non vado per le ragazze,non m'interessano."

"Ah ma non dirmi che sei gay,non volevo.." dissi sicura

"No ma che vai a pensare" rise con sentimento "io a scuola non mi ci presento mai" mi fece l'occhiolino.

"Calum Hood si ribella all'istruzione? Da quando?" ghignai.

"Su Clara,dobbiamo parlare seriamente ora." tornò serio.

"Mi spiace,ma prima un bel frappè." feci la finta tonta.

"Cameriere mi scusi. Due frappè della casa,per cortesia." chiese gentilmente.

Avendo Calum così vicino ho potuto notare quanto abbia dei lineamenti dolci al contrario di come Luke li descrive continuamente.

"Bene dove eravamo rimasti noi"

"Cosa vuoi esattamente sapere da me?" chinai la testa verso la spalla sinistra.

"Avanti lo sai" s'interruppe "Ecco a voi i due frappè della casa ragazzi" si chinò il cameriere posando delicatamente i due frappè al tavolo.

"Grazie mille" dissi in contemporanea io e Calum.

"Allora?" mi chiese girando la cannuccia.

"Non ti seguo proprio scusa" dissi confusa.

"Clara,all'uscita da scuola,ero con Alaska. Tu sei uscita dal cancello ed eri messa piuttosto male,con tutti quei lividi ed ematomi sul faccino" disse con gli occhi un po' cupi.

"Ah intendevi quello,niente di chè,sono solo caduta dalle scale di casa."

"Non ci credo" disse freddo

"Non crederci" risi e mi dedicai al mio gustoso frappè.

"Calum ciaoooo" una voce stridula si accese poco dietro le mie spalle. Avrei potuto riconoscere quella voce anche da sorda per quanto era forte. Alaska.

Calum alzò lo sguardo e la salutò con un movimento del braccio.

Pochi secondi dopo mi sentì schiacciare verso il muro,Alaska si era appena seduta al mio posto fronte a Calum.

"Ah ma sei in dolce compagnia" ghignò lei mentre si girava verso di me "Sei tu"

"Si ciao Al" sorrisi nervosa.

"Cal se devo uscire con te devo per forza vestirmi da sfigata come lei?" rise

Ero nettamente in imbarazzo.

"Non lo finisci questo?" disse riferendosi al mio frappè.

"Te lo regalo. Divertitevi pure." La spinsi e uscì da quel maledetto tavolo. Presi lo zaino e feci per andarmene.

"Clara su torna qua e non fare la bambina sfigata" urlò Alaska.

"Lavati la bocca" alzai il braccio e feci un ghigno alle mie spalle mentre me ne andavo.

Percorsi il vialetto che mi portava al parco. Non c'era mai una volta che gli appuntamenti mi andassero bene.

Salì su una panchina e mi arrampicai al ramo di un grande ciliegio. Mi ci sedetti sopra e posai lo zaino sulle mie gambe con lo skate sotto i piedi.

Presi subito il pacchetto di sigarette e ne accesi una. Presi poi il diario e la mia amata penna.

Aspirai un po' di fumo e mi caricai prima di cominciare a scrivere.

Calum's pov.

Mi dispiace un botto per Clara,l'ho lasciata andare senza dire una parola per il semplice motivo che non conoscendola bene non avrebbe sicuramente reagito bene ma ho peggiorato le cose, perchè Alaska disprezza lei e questo porta solo odio profondo in Clara. Andiamo, Alaska è una bellissima ragazza,bel fisico e bell'atteggiamento,ma Clara è molto matura e riservata. Alaska pensa solo a se stessa,non è una tipa seria e fedele.

"Ma che strana che è questa ragazzina,guarda come mi tratta e come si comporta in pubblico."

"Secondo me hai esagerato" buttai.

"Si ha esagerato di sicuro. Aspetta cos,io?"

"La conosci più di me,sai che magari è timida e vuole tenersi riservata"

"Cal ma che dici,da quando ha tentato il suicidio io non la sopporto più,si pensa chissà chi."

"Cosa hai detto?" sbiancai a quelle parole

"Parliamo di noi ora,non ci vediamo da tanto,che mi racconti?"

Presi il telefono e feci per digitare un messaggio a Clara

Calum on Clara:

Calum: "Cosa è questa storia del suicidio?"

"Al mi dispiace un sacco devo proprio scappare,ho un'emergenza a casa"

escape ⤴︎ cth.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora