"Clara sono io,smettila di coprirti gli occhi."
Era Calum. Quando mi convinsi che fosse lui appoggiai il capo nel suo petto e provai a trovare la calma che ormai avevo perso.
"Prima non volevo trattarti così,non volevo mandarti al diavolo,scusa davvero" mi strinse ancora di più.
"Sono io che non dovevo comportarmi così per una cosa insignificante" dissi.
"Invece hai fatto bene,non avevo il diritto di invadere i tuoi spazi così. Inoltre sei stata grande alla lezione" mi strinse "Ora però basta piangere"
Agitai leggermente il capo. "Guarda ti ho bagnato tutta la maglietta" dissi dispiaciuta.
"Fa nulla, si asciuga. Ti meriteresti un bacio solo perchè non hai il mascara e un'altro ancora perchè sei bella senza trucco" disse dolcemente. Non esitò a lasciarmi un candido bacio sulla guancia e io non esitai ad abbracciarlo. Eravamo così stretti che riuscì a sentire il suo battito cardiaco.
Anche se stamattina l'avrei voluto cancellare dalla faccia della terra,questo è stato un gesto carino da parte sua.
"Chi ti accompagna a casa?" mi chiese.
"Sto aspettando il pullman,pure te?"
"Considerando che il pullman non passa,torno in moto" rise.
"Ah,umh allora chiamo mia madre e in 15 minuti sarà qua" dissi un po' delusa
"Clara,i tuoi sono in Italia,ti accompagno io" fede deciso
"Scusa Cal,è che vorrei solo tornare indietro"
"E' okay,so che vuol dire. Adesso facciamo una bella cosa. Vieni a casa mia,,ordiniamo due belle pizze e rimani a dormire pure se non ti scoccia"
"No Cal,non è da me,mi accontento del passaggio."
Un ragazzo niente male mi aveva appena invitato a cena e a dormire a casa sua in un colpo solo?