2.2

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Presi il foglio delle lezioni e guardai cosa avrei dovuto avere. Lessi filosofia.
"Visto che ho filosofia,e sono con te al corso,se facessimo la strada assieme?"
"No,una sfigata come me non puó farsi vedere con un ragazzo che tutti invidiano e di cui Alaska è succube,ci vediamo in classe Cal"
"No Clara,aspetta." le tesi il braccio "A me non importa un cazzo,devi scortarmi in classe,potrei perdermi"
"Cal ti prego non farla difficile" disse sotto voce
"Ma difficile cosa?" le presi quel candido viso da bambina che ancora aveva "Ho deciso così,e così fa"
La vidi sorridere improvvisamente,appoggiai il braccio alla sua spalla e cercai di tenere il suo passo. Era così tenera,faceva la ragazza dura ma alla fine dentro era di buon cuore.
Percorremmo tranquilli le scale e l'andito che ci avrebbe condotti all'aula di filosofia. Avevo ancora il braccio sulla spalla di Clara,era una bella situazione. Era più bassa di me e intuivo che si sentisse in un certo senso protetta. Insomma come capita con i propri padri,sono sempre più alti di noi e ci proteggono con un semplice braccio. Forse a lei mancavano i suoi e soprattutto suo padre. Nella sua agenda ne parlava talmente bene,anche se litigavano molto e il padre,da quel che ho intuito,era un'uomo molto serio lo adorava.
Lungo l'andito frenó di botto e tra e sue piccole e magre dita afferró il mio braccio dalla sua spalla e lo levó. Mi guardó negli occhi.
"Cal,vedi ci sono due aule,io non andró alla filosofia che fanno tutti i membri della classe"
"Non ti seguo" la guardai un po' perso.
"Andró a fare filosofia di vita"
"Voglio venire anche io"
"Oh no Cal meglio di no"
Mi nascondeva qualcosa o aveva solo paura di cosa potevo pensare io?

escape ⤴︎ cth.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora