Non riesco a dormire,è già 1.30am. Non riesco a chiudere occhio da alcune notti,nemmeno le mie canzoni preferite riescono a tranquillizzarmi. Non riesco più ad illudere il mio cervello con un "andrà tutto bene", perchè si, so che non sempre c'è una via d'uscita al vicolo cieco,e non sempre una persona si può risvegliare dal coma.
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9 settembre 2013.
Mi ero appena alzata,mancava poco all'inizio della scuola,dovevo rivedere i miei amici,non stavo nella pelle. Prima dell'inizio della scuola avevo conosciuto un ragazzo su twitter,abbiamo legato tantissimo. E' diventato il mio migliore amico. Adesso che ci penso è da ieri sera che non lo sento. Avvicinai la mano al comodino e afferrai il telefono. No. Non aveva ricevuto la mia buonanotte,e non entrava da quando mi aveva mandato l'ultimo messaggio,era alquanto strano,non era da lui non farsi sentire.. Così ho deciso di farmi una bella doccia fredda per calmarmi, mi sono messa l'intimo e mi sono preparata per uscire.
"Mamma ti serve qualcosa dalla bottega?" chiesi 'interessandomi' a mia madre tutt'ora indaffarata.
"Si,passa a prendere il pane che ho ordinato" rispose.
"Agli ordini capo" ridacchiai e lei mi accompagnò in questa risata.
Presi le chiavi e anche se non avevo molta voglia uscì di casa a prendere una boccata d'aria.Era davvero una bellissima giornata,canticchiavo le mie canzoni preferite facendo un mix,mi stavo scompisciando per così poco.
"Cazzo il pane!" ero così presa a canticchiare che mi ero dimenticata del pane,feci una corsa supersonica (ew) fino alla bottega. E' stata una cosa molto veloce si può dire finchè poi non sento una vibrazione continua nella gamba,ah si il telefono.
Quando guardai lo schermo vidi una chiamata da un numero che non conoscevo,ero sorpresa pensavo fosse mamma,chi poteva essere? Come sempre qualcuno aveva sbagliato numero.
"Pronto?" dissi incerta.
"Pronto! Parlo con una certa Clara?" disse una voce maschile con una certa insistenza e preoccupazione.
"Emh si,sono io. Ma lei cosa vuole da me?" stavo col cuore in gola.
"Deduco che lei conosca Mattia. Bene,ieri sera sul tardo pomeriggio ha avuto un frontale col motorino,ora si trova in ospedale,in coma da ie-.." non lo feci finire.
"E' uno dei suoi stupidi scherzi vero? Non posso crederci. Cioè ma quando dove e soprattutto perchè lo vengo a sapere solo adesso?" ero ad un passo dal scoppiare in lacrime.
"Cara Clara vorrei fosse tutto uno scherzo ma non è così,appena avrò delle novità la richiamerò,stia tranquilla."
Non feci in tempo a chiedere spiegazioni che chiuse la chiamata,ero chiaramente scioccata,ma come potevo dirlo a mia madre? Non mi uscivano le parole di bocca. Avevo tanta paura. dio mio. Tornai a casa con la faccia visibilmente a terra e ovviamente mamma se ne accorse.
"Ma che è hai pianto? Che ti è successo?" eccola qui la solita mamma preoccupata..
M'inginocchiai a terra da quanto ero stremata,e cominciai a parlare. Più parlavo più rimaneva a bocca aperta e sentivo una fresca e dolorosa presenza nel mio viso. Quelle erano lacrime. Mi abbracciò e niente di più.
***
Non ricordo più niente se non quella chiamata,tutti i nostri ricordi mi stanno raffiorando la mente,mi stanno mandando in tilt,anche perchè come posso stare allegra sapendo che il mio migliore amico adesso c'è e tra un minuto potrebbe non esserci più?. Adesso parlavo pure con una vocina dentro me,bene,sto diventando pazza.
Non potevo continuare a non dormire e a parlare da sola con questa vocina,tra pochi giorni sarebbe comincata la scuola e io non ero nello stato. Cavolo la scuola! Non ci voglio credere,comincia dopodomani e io non sono psicologicamente pronta. Sono nella merda,si esatto.
*Spazio autrice*
PEEEEEEEEEOPLE, allora sono sbarcata con questo capitolo che è un'assaggio di un'avventura si può dire,spero vi piaccia e sto sperimentando le mie doti da scrittrice visto che è la prima ff che provo a portare a termine ahahah,bando alle ciance (sempre se si scrive così) aggiornerò al più presto,spero ve piasa e nulla.
un'abbraccio la vostra Shi💕