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"Sei proprio sicuro di quello che mi hai chiesto Calum Thomas Hood?" inarcai il sopracciglio.
"Certo che si,e chiamami Calum" abbronciò.
"Non saprei tanto che dire. Sono Clara."
"E poi? Sai meglio di me che devi dire no?"
Sbuffai. "Sono Clara Williams,è imbarazzante da dire ma ho quasi 16 anni,ho origini arabe e italiane.
Ho abitato per un po' in Italia e un po' in Marocco fino a che non siamo venuti qua,quando avevo forse 7 anni, per esigenze di lavoro dei miei genitori. Ormai mi sono abituata un casino a stare qua e se potessi rimanerci a vita non mi tirerei indietro. Sono stata sempre una tipa solitaria a causa dei continui cambiamenti qua e là. Non riuscivo più a legare con le persone in generale,non solo con i bambini della mia scuola. Alla fine quando ho capito che sarei rimasta molto era troppo tardi. Tra dispetti,prese in giro e continue sfide ero un po' la pecora nera della classe ma la ragazza col sorriso d'oro dell'istituto. Circa due anni fa ho conosciuto un ragazzo online che mi è sempre stato vicino,non penso che gli facessi pena per quello che passavo,in ogni caso era molto presente e mi voleva un bene assurdo. Lo consideravo il mio migliore amico,anche se viveva in Italia. Giorno dopo giorno,vivevo con la certezza che ci saremo potuti vedere visto che prima o poi in Italia per una vacanza o un'offerta di lavoro dei miei,ci sarei dovuta tornare comunque. Beh ora ti chiederai perchè prima ho detto che non mi volevo più separare da questo posto. Ma penso che tra poco avrai le idee chiare su tutto quanto."
Vedevo che era alquanto confuso,anche per i miei giri di parole,forse era troppo complesso per lui o semplicemente ero troppo noiosa da ascoltare.
"Verso il 7 Settembre 2013,il mio migliore amico entrò in coma in seguito ad un incidente stradale,e poco più di un mese dopo mi ha lasciato un vuoto enorme. So che è stupido dire così,non è colpa sua,non è forse nemmeno colpa mia,ma il vuoto c'è e non saranno nè le sigarette e nè i drink a colmarlo. Vabbè ti lascio immaginare il resto della storia,essendo sola sono entrata in depressione e bla bla solite lagne,e poi un mese e mezzo fa credo ho tentato il suicidio,easy." Notavo che più andavo avanti,più aveva gli occhi lucidi,e non mi andava di vedere quegli occhi così profondi,riempirsi in tutta la loro profondità di onde maestose che avrebbero poi bagnato quel suo dolce e candido viso,con quella pelle ambrata tanto rara da trovarsi davanti.
"Su Cal non fare così,io non ho mica finito. Mi piace la musica,più che altro mi piacciono le vecchie band. Non so se conosci ad esempio i Blink-182,oppure i Nirvana,i Pink Floyd,oh ma io amo da morire i Green Day. Non ti immagini quanta voglia di vivere mi danno,ne vado matta da quando ero piccola insomma. Tu che dici,ti piacciono?"
Notavo che rispetto a prima aveva sorriso di più ed era più tranquillo. Con un dolce filo di voce provò a rispondermi.
"Io trovo che i Green Day siano forti,ho un sacco di maglie loro,ma mi piacciono in generale tutte."
"Mi fa un sacco piacere,magari potremmo ascoltarli insieme una volta,no?"
"Beh si certo,però Clara vorrei dirti una cosa"
"Oh si Cal tutto quello che vuoi,mi hai dovuto sorbire per tutto questo tempo con tutte le mie chiacchiere da femminuccia" attaccai a ridere ma lui non fece una piega.

escape ⤴︎ cth.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora