3.2

65 7 3
                                    

Non mi capitava da tanto,o meglio,non con un ragazzo. Impacciatamente preferivo stare da sola a casa.
"Non insisto" disse un po' confuso
"Su' fai svelto che ho sonno,autista" dissi ironicamente.
Prese piuttosto sul serio il mio "fai svelto" ma alla fine era così che mi piaceva andare,veloce. E lui credo che ben lo sapesse. 
Mi appoggiai alla sua schiena,un po' stremata,mi lasciai cullare dal suo caldo e calmo respiro. Improvvisamente mi sentì posare da qualche parte e apena messa da parte la stanchezza riuscì ad aprire gli occhi mi accorsi di essere in un posto completamente al buio. 
Mi alzai un po' spaventata,non vedevo niente e il mio senso dell'orientamento era andato ormai in vacanza. Quando poi varcai la soglia della parte sentì una voce. Era quella di Calum senza alcun dubbio. Aprì leggermente la porta della stanza in cui proveniva la voce. 
"Cal ti avevo chiesto di portarmi a casa" dissi un po' in imbarazzo.
"E ti avrei dovuto lasciare con quel bel faccino da mondo dei sogni? No tesoro resta qua"
"Ma io veramente"
"Niente ma,le pizze stanno arrivando"
"Tanti ma,non sai nemmeno come la prendo" sbuffai.
"Margherita dalla nascita"
"Come fai? Sei una specie di stalker o" Non esitò nemmeno un'attimo ad indicare quella che era la mia agenda nera. Ora lo ammetto sembrava nuova,sfoggiava pure un segnalibro arancione che spuntava dalla cima. 

escape ⤴︎ cth.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora