Verso le 11:23 pm l'accompagnai in quella che era la camera di mia sorella. Ormai non vive più qua,ormai ha una vita tutta sua. Quando torna è solo perchè le servono soldi o chissà quali oscuri motivi. Meglio vederla poco è niente per me,mi attiva il sistema iper nervoso.
"Buonanotte Clara" sussurrai
"Dolci sogni Cal" sussurrò quasi per non farsi sentire mentre chiudeva la porta.
Quando entrai in camera mia mi fiondai sul letto e presi dal comodino la sua agenda. M'immersi a leggere le pagine dove mi ero interrotto precedentemente.
--Mi sento uno schifo. E' il periodo delle prime volte. Prima sigaretta,prima vomitata,prime cazzate. Prima volta per tutto e non l'ultima. Lo so,sono capace di non fermarmi,perchè? Perchè sono stupida. Mi complico la vita da sola quando potrei fottermene delle persone che non ci sono per me e quelle morte. Dovrei dimenticare e iniziare una nuova vita ma non serve ad un cazzo. Adesso anche mentre sono alla tazza a cagare mi viene da piangere per tutte le mancanze che ho e ciò mi rompe tanto. Ho perso il controllo e non trovo più una soluzione non solo ai problemi di matematica,ma anche a come aprire una porta chiusa a chiave. Cazzo non riesco più a vivere.
Sono terrorizzata dalla felicità e dal fatto che presto o tardi non sarò scelta da qualcuno.Nonostante non mandi giù nulla e mi dispero nemmeno riesco a perdere un chilo.
Non provo nemmeno più dolore o pena per me stessa. Ho solo paura. Paura di rimanere più sola di ora.
E come ti dico quasi sempre,sono stanca di stare qua a scrivermi perchè sembra solo che voglia vittimizzarmi e dio non è così. Voglio iniziare una nuova vita,ma non è semplice con tutta questa paura di vivere. La nuova vita può avere inizio solamente se si leva la fonte. Me stessa.
--
Buttai l'agenda dal letto. Ero furioso,tanto. Non con lei,ovviamente,ma ero furioso comunque.
Improvvisamente cel'avevo nuovamente con la vita,il mondo intero,il destino o che cazzo era a portare questa merda.
In quell'istante mi sentì come qualche anno prima e solo Dio sa dopo me quanto ero frustrato e furioso quando per la quinta volta dovetti cambiare casa,quando rimasi solo con la paura del buio per il troppo lavoro dei miei. Quando mia sorella tornava ubriaca a notte fonda con un ragazzo diverso ogni week-end,se non di più. Ero di nuovo furioso.
Varcai la porta di camera mia,avevo bisogno di bagnarmi il viso e calmarmi decisamente; ma non appena fui nel corridoio sentì dei piccoli singhiozzi.Bussai due volte alla porta e non sentì più niente. Bussai ancora qualche volta.
"Clara ti prego aprimi,so che stai piangendo" supplicai bussando nuovamente.
Sentì un sospiro e dei passi candidi e storditi sulla moquette e subito la porta si aprì.
La trovai avanti a me,con uno sguardo perso,confuso. Il solito sguardo dopo uno di quei pianti durati ore. Come poteva piangere e torturarsi il viso così tanto in meno di mezz'ora? Non resistetti.
Presi quel candido viso tra le mie mani,e con i pollici allontanai le lacrime che rigavano quello splendido viso. Lo splendido viso della ragazza che mi aveva pienamente colpito giorno dopo giorno.
"Mai più" sussurrai posando le mie labbra sulle sue.Non pareva di baciare altre labbra,ma petali di rosa.
"Mi piaci Clara" sussurrai ancora allontandomi dal suo viso.
Sentì come un sospiro,come se fosse delusa. Cominciai a pensare al peggio,forse avevo corso troppo,andiamo non siamo poi così tanto uniti forse. Ma la risposta mi arrivò quando si formò uno splendido sorriso che mi allontanò dai brutti pensieri e pochi istanti dopo ritrovai le sue labbra poggiate dolcemente sulle mie.