Cap. 20 Fratello (revisionato)

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Mi precipito giú dalla nave. Sono riuscita a scappare da Kurapika, ma non posso certo nascondermi per sempre. Guardo davanti a me: il dirigibile della commissione hunter ci sta aspettando ; salgo la scaletta di corsa e entro dentro. Tiro un sospiro di sollievo, ma una mano mi afferra il polso e voltandomi trovo proprio Kurapika.
« Naomi...» inizia.
<<Kurapika, no.>> lo interrompo.<<Non dire niente. Ho esagerato con quel bacio. Sono molto agitata per l'esame e ho reagito così. Non pensiamoci più.>>  mi tiene ancora il polso, poi annuisce e mi lascia andare.
Chiedo e ottengo di poter usare una delle lussuose cabine del dirigibile.
Entro e mi guardo allo specchio: ho i capelli castani in disordine, lo sguardo assonnato e sono dimagrita. Decido di farmi una lunga doccia calda e mi metto dei jeans comodi e una felpa nera. Sistemo i capelli come posso e torno dai miei amici.
Tutti gli aspiranti hunter sono in un salottino. Cerco con lo sguardo un volto familiare e intravedo i capelli candidi di Killua, affacciato all' oblò.
<<Hey.>> saluta. Guardo il cielo sotto di noi. <<Come ti sei fatta quella ferita?>> Chiede indicando la spalla, ancora bendata.
<<Un morso di serpente.>> rispondo con noncuranza
«Era parecchio velenoso?>>
<<Beh sì, almeno per me. Fortunatamente, Kurapika è arrivato in tempo.>> Se il serpente avesse morso Killua, non gli sarebbe servito un antidoto, per sua fortuna.
<<Ah, il principe azzurro ha salvato la sua principessina?>> dice con sguardo malizioso.
Gli do una gomitata <<Come mai tutti insistono che ci sia del tenero tra noi due? Io e Kurapika non...>>
<<Si parla di me?» dice una voce alle mie spalle.
Mi giro e trovo Kurapika, pulito e in ordine.
Si avvicina a Killua <<Allora, come pensate che sarà l'ultima prova?>>
«Penso che combatteremo.>> risponde Killua.
«Lo dici o lo speri?» scherzo, dandogli una gomitata, a cui risponde con una linguaccia.
<<Dov'è Gon?>>
Kurapika indica un punto a destra e vado verso esso, trovando Gon.
<<Come stai?>> Chiedo educata dopo averlo salutato.
<<Stiamo per diventare hunter, mi sento felice. Incontrerò mio padre!»
Gli do una pacca sulla spalla. <<Appena ti incontrerà si pentirà di aver abbandonato un ragazzo come te, vedrai.>> Mi risponde con un sorriso.
<<E tu ritroverai tua sorella. Mi piacerebbe tanto conoscerla.>>
Sto per rispondere, ma una voce dall'altoparlante mi ferma. <<Aspiranti hunter, vi comunico che siamo giunti a destinazione. Preparatevi e dirigetevi all'uscita del dirigibile.>>
Corro a prendere le mie cose e mi metto davanti all'uscita.
Quando scendiamo ci ritroviamo davanti a una grande e lussuosa villa. Entriamo e ci viene detto di sistemarci in una delle tante stanze. Domani affronteremo l'ultima prova, l'unica a separarci dalla licenza hunter.
Mi butto sul letto, sfinita, e prendo subito sonno.

♦♦♦

Toc toc!
Qualcuno bussa dolcemente alla porta. Mugugno un 'che c'è' da sotto le lenzuola e mi risponde la voce di Gon <<Naomi, alzati! Fra poco c'è l'ultima prova! »
Sto per diventare hunter!
Mi alzo di scatto e corro in bagno, mi lavo velocemente e mi metto dei pantaloni neri e una maglia a righe bianche e nere,mi pettino e esco di corsa.
Appena apro la porta trovo Gon e Killua <<Sono in ritardo?>> chiedo precipitosamente.
<Buongiorno, eh.>> saluta Killua <<Siamo in anticipo, tranquilla. Andiamo dagli altri.>>
Kurapika e Leorio sono già svegli; scendiamo tutti al piano di sotto e facciamo colazione. Dopo aver mangiato, il presidente dice di voler parlare privatamente con ciascuno di noi.
Il primo è Hisoka. Prima di entrare, mi getta uno sguardo che mi fa venire i brividi. Dopo gli altri otto partecipanti, è il mio turno.
Il presidente è un vecchio con dei lunghi capelli bianchi, raccolti in una coda di cavallo. Chissà perchè, ma starebbe meglio seduto sul pavimento a bere té, anziché dietro a una scrivania come lo è adesso.
<<Oh, la nostra unica partecipante donna rimasta! Siediti pure.>> mi siedo sulla scomoda sedia di legno.
Lui sorride <<Amane, giusto?>> Annuisco <<Sì, Naomi Amane.>>
Fin qui tutto bene.
<<Iniziamo. Perchè vuoi diventare hunter?>>
Prendo un gran respiro.
«Mia sorella è stata rapita dalla brigata fantasma. Voglio diventare hunter per ritrovarla e catturare la Brigata.>>
Lui scrive qualcosa su un bloc-notes e chiede ancora: <<C'è qualche partecipante che ti interessa particolarmente?>>
<<Beh, a dir la verità sono tutti molto forti e bravi. Sinceramente trovo che i numeri 404, 405 e 99 abbiano grandi capacità.>>
Continua a scrivere, poi chiede:
<<Ora, un ultima domanda: c'è un partecipante con cui vorresti evitare di combattere?>>
Eh...quasi tutti?
<<Ho legato particolarmente con i numeri 403, 404, 405 e 99, quindi preferirei non scontrarmi con loro.>>
Scrive ancora sul bloc notes e mi lascia andare.
<<Come si chiama tua sorella?>>
Rispondo d'un fiato «Misaki, si chiama Misaki Amane.>>
Lo guardo con gratitudine, perché è una delle poche persone a aver usato il presente nel parlare di lei e non il passato come se fosse morta.
Appena la porta di chiude alle mie spalle, tiro un sospiro di sollievo.
Il presidente Netero si consulta con gli esaminatori. Dopo minuti infiniti, tutti veniamo convocati nella sala principale, con al centro una lavagna coperta da un grande telo bianco.
<<Bene, bene. >> inizia il presidente «Innazitutto, complimenti a tutti voi. Siete arrivati fin qui dimostrando la vostra forza, intelligenza e il vostro valore. In base ai miei colloqui privati con voi, ho stabilito uno schema.>>
Toglie il telo con un gesto teatrale.
Ci sono le nostre foto, collegate da linee fatte con un pennarello.
La mia è vicino a quella di Gon e Hanzo.
<<La prova finale sarà uno scontro!>> dice Netero. <<Ho preparato tutto in modo che ognuno abbia più possibilità di vincere>>
<<Quindi, la persona che vince si batterà con la prossima e così via?>> chiede Killua.
Il presidente lo fissa in silenzio per un attimo, poi urla «Sbagliato! Chi perderà dovrà combattere con la persona successiva e così via. Vincendo uno solo scontro, diventerete automaticamente hunter.>>
Il primo combattimento è quello di Hanzo e Gon.
Gon scatta in avanti. Conoscendo la sua velocità, dovrebbe riuscire senza problemi, ma Hanzo non è un avversario qualunque e lo atterra senza problemi.
Gon riesce a alzarsi, ma riceve un pugno in faccia.
L'incontro prosegue in questo modo per un po': più Hanzo colpisce Gon, più lui si rialza e rifiuta la resa.
<<Gon, puoi farcela!>> Lo incoraggia Leorio.
In tutta risposta, Hanzo mette di nuovo Gon a terra. <<Adesso.>> dice <<Ti spezzerò il braccio. Se ti arrendi, non succederà nulla e potrai vincere il prossimo incontro.>>
Gon scuote la testa vigorosamente.
Un tremendo scricchiolio segna che l'osso è in frantumi.
<<Bastardo!>> urlo, quasi senza accorgermene. Sto per gettarmi su di lui, ma qualcuno mi stringe il braccio. Voltandomi trovo Kurapika, con gli occhi rossi dall'ira. <<Non farlo. Se intervieni, Gon verrà squalificato.>>
Gon si rialza e Hanzo gli punta un coltello contro.
<<Arrenditi. Puoi sempre riprovare il prossimo anno.>>
<<No!Io devo ritrovare mio padre e ho la sensazione che, se non lo faccio quest'anno, non lo incontrerò più.>>
Hanzo posa pacatamente il coltello. <<Mi arrendo.>>
Cosa?
«No! Vuoi farmi vincere facile?» risponde Gon.
«Ti sto dando un'enorme possibilità!» urla Hanzo e lo stende con un pugno, lasciandolo a terra svenuto. <<Il vincitore è Gon!>>
Viene portato in una stanza e si passa al prossimo incontro.
Kurapika contro Hisoka.
Prima del combattimento mi avvicino al biondo.
<<Ce la farai. Io lo so.>> Lui annuisce, leggermente teso.
Si colpiscono a vicenda per un po', poi Hisoka sussurra qualcosa all'orecchio di Kurapika, lasciandolo sconvolto, infine si arrende. Nonostante il suo viso shockato, cerco di sorridere a Kurapika.
Finalmente è il mio turno, contro Hanzo.
Faccio dei respiri profondi.
Lui conosce le mie abilità, perciò è in vantaggio.
Inizio a prendere le armi.
Sa della lancia e dei coltelli.
Mi posiziono. Forse posso usare l'agilità a mio favore, ma lui è un ninja e più veloce di me.
Faccio un  ultimo lungo respiro. Forse posso fare una finta.
Hanzo mi fissa e aspetta che sia io a fare la prima mossa. Corro verso di lui, ma invece di attaccare, salto in alto e gli spunto alle spalle. È leggermente sorpreso, ma non abbastanza da riuscire a colpirlo. Mi prende per un braccio e mi sbatte a terra.
Mi rialzo velocemente. Lui cerca di colpirmi, ma lo schivo abilmente. Riesco a ferirlo con la lancia; è una ferita superficiale, ma abbastanza da distrarlo. Vado dietro di lui e cerco di spingerlo, ma riesce a mettermi nuovamente a terra, stavolta facendomi sbattere forte la testa. Per un momento tutto è sfocato, ma mi costringo a non svenire.
Gli prendo una caviglia e lo faccio finalmente cadere. Mi alzo barcollando e gli punto la lancia contro la gola,ansimando.
<<Deve essere molto importante per te diventare hunter, eh?>> Dice sogghignando.
<<Io devo ritrovare mia sorella, a tutti i costi.>> rispondo faticosamente. Il colpo alla testa fa salire pericolosamente la nausea.
Incredibilmente, lui si arrende.
Poso la lancia, mentre la nausea si fa più forte. Crollo in ginocchio e sento due braccia che mi sostengono.
Mi fanno mettere su una sedia, spuntata da chissà dove e la stanza comincia a girare. Sento del trambusto, poi qualcuno mi porge un bicchiere. Bevo lentamente e la testa smette di girare. Leorio e Kurapika mi fissano preoccupati.
<<Ce l'ho fatta?>> domando con un filo di voce. Entrambi sorridono.
Sono diventata hunter.
<<È la seconda volta che ti arrendi, nonostante avessi la vittoria in mano.>> dice Killua a Hanzo <<Perché?>>
Lui sogghigna «Quando ha nominato la sorella, i suoi occhi si sono illuminati. Quasi brillavano di determinazione, ma c'era anche un grande amore. Questo mi ha spinto a arrendermi.>>
Sorrido debolmente.
Hisoka e Hanzo vincono gli incontri successivi.
Killua si arrende subito davanti a Pokkle, dicendo "non voglio combattere con te."
Dovrebbe esserci l'incontro tra Leorio e Bodoro, ma è troppo distrutto dall'incontro con Hisoka, perciò tocca a Killua e Ghitarakuru.
Killua si avvicina « Ne è passato di tempo, killu.» dice il suo avversario.
Il ragazzino si ferma spaventato.
Lui si toglie gli spilli, uno a uno , finchè il suo viso non cambia completamente. Adesso è un ragazzo con la pelle chiara, dei lunghi capelli neri e dei grandi occhi.
«Fratellone Illumi.» dice Killua.
Fratello?
<<E così, sei venuto a fare l'esame hunter?>>
Killua sembra terrorizzato.
<<Beh, tu non sei nato per essere un hunter. Tu sei nato per essere un assassino, devi solo uccidere. È così che sei stato cresciuto.>>
<<No, io non voglio più uccidere. Io voglio essere...un amico per Gon.>>
Tutti guardiamo a bocca aperta.
<<Ma tu non puoi avere amici. Sei un assassino, nato per uccidere. Un giorno ucciderai anche Gon.>>
Ora basta.
Scatto in piedi, rovesciando la sedia.
<<Killua, non starlo a sentire. Tu sei già un amico per Gon. E non importa ciò che dice questo bastardo, tu vuoi bene a Gon e lui ne vuole a te!>>
Illumi si gratta il mento. <<Ah, sono già amici? Beh, vorrà dire che ucciderò Gon. Dove si trova?>>
Senza pensarci due volte, io, Kurapika e Leorio ci precipitiamo davanti alla porta.
<<Scordatelo!>> urla Leorio
Illumi si gira verso Killua «Allora, killu, vuoi davvero batterti con me? Non combattere nemici che non puoi battere, te lo dico sempre.>>
<<M-mi arrendo.>> Sussurra Killua.
Lancio uno sguardo carico di odio verso suo fratello e vorrei prenderlo a pugni.
È il turno di Leorio e Bodoro, ma neanche iniziano che un fulmine bianco si muove tra loro, poi Bodoro crolla a terra. Killua ha in mano il suo cuore e viene squalificato.
Ci vengono date le nostre licenze hunter. Guardo la carta, ancora incredula.

Sbam!
La porta si apre violentemente. Gon entra e va dritto verso Illumi.
<<Chiedi subito scusa a Killua!>>

Spazio autrice
Revisionato il 14/10/2017

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