Phantom rouge pt 2

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È tutto buio, non si vede niente. All'improvviso una luce accecante. C ' è una porta davanti a me. Mi avvicino e sfioro la maniglia. Qualcosa mi dice che non dovrei entrare. Apro lentamente la porta e mi ritrovo in una stanza in penombra. Di fronte a me c' è un trono e una persona seduta. Guardando i vestiti, sembrerebbe Kurapika, ma non riesco a vederlo in volto.<< Kurapika?> mormoro. Lui si alza e viene verso di me, ma non vedo ancora il suo viso.  << Naomi >>dice, con una voce gentile ma allo stesso tempo inquietante. << Ti stavo aspettando > che cosa significa?  Perché non riesco a vedergli la faccia ? Si avvicina sempre di piú. Ora finalmente vedo il suo viso, ma ha gli.occhi coperti da una benda. << Chi ti ha  fatto questo? > dico. Lui inizia a ridere. << Ma come, non lo sai? Sei stata tu. >> no, no io non ho fatto niente. << Non c'eri quando avevo bisogno. Per colpa tua  sono così.>> mi inginocchio << No,no io non c'entro> lui sghignazza sempre piú forte e, lentamente, si toglie la benda, rivelando due orbite vuote, grondanti di sangue. È colpa tua, colpa tua colpa tua! Tutta la stanza si riempie dI persone. Gon, Killua,  Misaki,  Leorio, mia madre, tutti senza occhi, tutti con le orbite vuote. Colpa tua,  colpa tua,

<< NOOO!!! >>urlo svegliandomi. Era solo un sogno.<< Tutto bene? >> dice una voce alle mie spalle. Mi giro è trovo Leorio, fermo sulla soglia. Sospiro << Sì, è stato solo un incubo>> lui mi guarda stranito. << Gon e Killua? > chiedo distogliendo lo sguardo. << Sono alla ricerca del posto indicato da Kurapika >> dice << non sembra che tu stia bene. Ti va un tè? >> annuisco. Come se il té  potesse rendere le cose piú facili. Appena Leorio esce, Kurapika mi stringe la mano. << Brutto sogno? >> dice. È incredibile come lui si preoccupi per gli altri anche quando sta male.  << Si. Ma ora sto bene. >> Dico. Lui sospira << Ti andrebbe di raccontarmelo? >> è una cosa che facciamo ogni tanto. Ci raccontiamo i nostri sogni, e se Uno di noi ha avuto un incubo, l'altro lo consola. << Ero in una strana stanza. C'eri anche tu. E..e avevi una benda sugli occhi. Dicevi che...che era colpa mia se eri ferito.Poi ti sei tolto la benda e..i tuoi occhi.. >> inizio a singhiozzare. Lui mi accarezza il viso. << Non è colpa tua. È tutto okay. Devi fidarti di Gon e Killua. Troveranno quel luogo e... >> so cosa sta per dire. Sta per pronunciare il nome di Pairo. Vorrebbe che il suo amico fosse vivo, ma allo stesso tempo che fosse morto, e ciò vorrebbe dire che non ha fatto certe cose orribili. Lo capisco. È la stessa sensazione che ho provato quando mia sorella è stata rapita. Desiderare la vita e contemporaneamente la morte di qualcuno che ami. << E...chiunque ci sia dietro a tutto questo >> conclude. In quel momento arriva Leorio con il tè. Circondo la tazza con le mani e guardo il tramonto, mentre le immagini del sogno mi passano davanti, come fantasmi. Sospiro. Gon,  Killua, siamo nelle vostre mani.

Killua pov

Sistemo le coperte e mi preparo per dormire. Siamo a casa di Retz, la ragazza-ragazzo. Mi guardo intorno sospettoso. Gon si sta sistemando il letto e non c è traccia di Retz. Quella non me la racconta giusta. Ci nasconde qualcosa, qualcosa di losco.

<< Killua, è tutto okay ? >> chiede Gon. Scuoto la testa. << Si, tutto a posto. Forza, andiamo a dormire >> rispondo e mi sdraio. Dopo qualche ora, un fortissimo ruggito, seguito da delle urla, mi sveglia. Scatto verso la finestra insieme a Gon e vediamo... vediamo Uvo! << Come è possibile che sia qui? >> esclama Gon. << Kurapika lo ha ucciso! >> Uvo ruggisce ancora e prende a pugni la casa, facendola tremare << Forza, uscite fuori, codardi! >> io e Gon scendiamo per affrontare Uvo, seguiti da una Retz in pigiama. Perché i morti non rimangono morti?

Naomi pov

Apro un occhio per controllare che sia tutto a posto. Lo faccio a intervalli regolari, in modo che niente si avvicini a Kurapika mentre sta dormendo. Stringo il coltello che ho in mano e mi appoggio al petto di Kurapika. Sto per riaddormentarmi, ma noto un movimento e scorgo un volto che purtroppo conosco bene. Hisoka! Poi accade tutto velocemente. Kurapika si agita, io mi alzo e punto il coltello alla gola di Hisoka, e lui punta una delle sue carte su quello di Kurapika. << Che bel benvenuto >> dice quella sottospecie di clown. << Posa la carta >> dico con fermezza. Lui sogghigna << Prima tu. Tanto, anche se mi uccidessi, basta un movimento e il tuo ragazzo muore. >> bastardo! 

<< Naomi >> mormora Kurapika. << fai come dice lui. Se avesse voluto uccidermi, lo avrebbe giá fatto. > obbedisco e poso il coltello, mentre Hisoka fa lo stesso con la sua carta. << Hai trenta secondi >> affermo << per dirci cosa vuoi >>. Lo guardo con profondo odio << Ora sei tu a dettare le regole? >> dice ironico. Non prendermi in giro. Sbuffo << Venti secondi >> Hisoka alza le mani in segno di resa. << Va bene. Sono qui per parlarvi della persona che ha fatto questo. >> E indica Kurapika.

Mi siedo e drizzo le orecchie. Troveremo il responsabile di tutto  questo e, quando lo avremo fatto, voglio ucciderlo con le mie mani.

Spazio autrice
Yo minna!! No, non ero morta, solo che tra la scuola, il cellulare che si blocca ogni due minuti e Internet che decide di abbandonarmi, non sono riuscita a scrivere molto spesso. Ma ora sono tornata!!!
Ci vediamo alla prossima !
Byyeee

La ragazza hunter [Revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora