Cap. 23 L'asta (revisionato)

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Combattiamo contro le persone incappucciate, eppure c'è qualcosa che non quadra: queste persone non sono umani, altrimenti si sarebbero accorte dello spazio nella barriera di coltelli che ho creato. <<Naomi, attenta!>>  grida Kurapika dal lampadario su cui è salito. Mi giro in tempo per schivare un colpo; tiro il cappuccio di uno di loro e mi ritrovo un drappo afflosciato fra le mani: sono esseri di Nen , probabilmente controllati da qualcuno nella stanza. Scruto ognuno, finché non trovo la persona giusta e noto che anche Kurapika si è accorto che non sono persone vere. È capelli rossi gli dico mentalmente. Lui resta per un momento sorpreso.  Cos'è quella faccia? Anche io ho imparato il Nen, sai?
Kurapika mi guarda e accenna un sorriso, poi scende dal lampadario e smaschera il colpevole. Tutti gli incappucciati si fermano. <<Sono sicuro che c'è qualcun altro qui, che non dice la verità.>> dice Kurapika. La donnina bassa lo appoggia «Oh, sì. Lo sento dai battiti.>> La guardo, stupefatta da un udito simile.
Kurapika usa delle catene che ha al polso per controllare chi mente. <<Ho trovato il traditore.>> Afferma indicando  l'uomo con i capelli neri. <<Eh? Io? Perchè dovrei essere io? Chi mi dice che non siete voi gli imbroglioni?>> esclama spaventato.
Che stupido. <<Direi che è proprio questo comportamento a renderti colpevole, non ti pare?>> Lui continua a protestare, ma interviene la donna alta. <<Lasciate fare a me>>  lo bacia sulle labbra, lasciando tutti a bocca aperta. Lui si prostra ai suoi piedi <<Comanda, mia padrona!>>  esclama con voce adorante. Un'altra manipolatrice, e davvero forte. <<Allora, come ti chiami?>>chiede la donna.
<<Squala. >>lei sorride. <<E dimmi, Squala, quale era il tuo compito?>>
<<Dovevo fare in modo che i cani attaccassero i candidati, non appena sarebbero usciti.>>
La donna mette un piede sulla sua testa, palesemente divertita. <<E allora fai in modo che i cani non lo facciano.>>
<Subito, padrona!>>
Quando usciamo i cani, anziché attaccarci, si sdraiano docilmente sul prato. <<Allora, come vi chiamate?>>  dice l'uomo alto e muscoloso <<Io sono Basho.>>  la donna alta si presenta <<Mi chiamo Veise.>>
<<A quanto pare tu riesci a sentire i battiti del cuore. Come ti chiami?>> dice Basho. La donna più bassa scuote la testa. <<Vuoi fare la superiore, eh?>> .
«E tu? » chiede a Kurapika. <<Non mi sembra opportuno rivelare i nostri nomi con leggerezza. Potremo ritrovarci avversari in poco tempo.>> risponde scuotendo la testa. Lo guardo bene: è cambiato parecchio dall'ultima volta che ci siamo visti, sia di aspetto che di carattere. È più serio e maturo, forse più conscio di cosa lo aspetta. Ha anche i capelli più lunghi e gli stanno bene, lo rendono quasi carino.
Scuoto la testa. cosa sto dicendo?
<<Ho sentito che ti chiami Naomi. Sei sua amica, giusto? Perché non ci dici il suo nome?>> chiede Veise. «Se lui non vuole dirlo, perchè dovrei farlo io?» rispondo con noncuranza. All'uscita del cancello ci separiamo. Cerco di parlare di più con Kurapika, ma è diventato anche più silenzioso.
L'indomani consegnamo gli oggetti al capo e ci prepariamo per l'asta. <<Veise e Tocino.>> dice il capo <<Voi piazzerete le offerte. Naomi, tu dovrai controllare la situazione all'interno e comunicare mentalmente con noi, specialmente in caso di pericolo.>> annuisco. Poi guarda Kurapika e la donna bassa -che ho scoperto che si chiama Senritsu.- <<Kurapika, Senritsu e Basho, voi controllerete la situazione dall'esterno. >> poi ci guarda uno per uno <<È tutto chiaro?>>  Rispondiamo con  un «Si, capo!» e andiamo nelle nostre stanze. Mi lavo la faccia e decido di dormire, quando qualcuno bussa e Kurapika entra. <<Hey.>>  sorride. <<Ecco, non te l'ho ancora chiesto, ma come ti senti?>> dice imbarazzato. <<Voglio dire, domani ci sarà l'asta e probabilmente incontreremo la Brigata fantasma, quindi come ti senti?» gli sorrido. <<Potrei farti la stessa domanda.>> mi siedo sul bordo del letto e lui si mette vicino a me. <<Direi che mi sento agitata, un pò come prima dell'esame hunter. E tu?>> lui abbassa lo sguardo <<Non vedo l'ora che sia domani.>> mi guarda in faccia, con gli occhi rossi di rabbia, ma non è un buon segno. Se la sua ira aumenta, non farà altro che del male a se stesso e non voglio che ciò accada.
Non posso permetterlo

La sera successiva mi metto una camicia bianca e giacca e pantaloni neri. Alle otto entriamo nell'enorme salone dell'asta e comunico  subito agli altri fuori che va tutto bene. È pieno di persone, tutti capi della mafia e mi chiedo se davvero incontreremo il Ragno. Sono pronta a vedere la Brigata? Misaki sarà viva? E se, dopo tutto questo sacrificio, lei fosse morta?
Cerco di togliermi questi pensieri dalla testa e mi concentro su ciò che sta succedendo.
Dopo qualche minuto un ragazzo sale sul palco insieme a un enorme uomo, con una lunga cicatrice scarlatta sul volto. L'uomo punta le mani verso il pubblico e improvvisamente le sue dita si aprono e sparano.  Nel caos generale, ci abbassiamo per evitare i proiettili; Tocino usa i suoi esseri di nen per proteggersi, ma i proiettili li bucano come niente e lo uccidono davanti a me. Troppo spaventata per rendermi conto che è appena morto,prendo la mano di Veise e corro fuori dal salone. <<Scappa!>> le dico <<Io avverto gli altri!>> lei corre via, ma una ragazza esce dalla porta e la colpisce. Il sangue schizza ovunque, sporcandomi il viso e le mani di rosso e mozzandomi il respiro. Corro più veloce che posso, non importa dove, voglio solo scappare via di qui.
Due persone sono morte
Trovo uno sgabuzzino e mi ci precipito dentro terrorizzata.
Due persone sono morte davanti a me.
Tremo come una foglia per la paura, poi mi nascondo dietro una pila di sedie e cerco di inviare un messaggio a Kurapika, quando la porta si apre.

Kurapika's pov

<<E così>> dice Senritsu <<Sei un kuruta.>> So che non dovrei riverarlo a tutti con leggerezza, ma sento che posso fidarmi di lei. Si crea un silenzio imbarazzante. <<E la tua amica? Perchè è all'asta?>> Sto per rispondere, quando un urlo spaventato mi esplode in testa, facendomi barcollare. Kurapika! Aiutami, aiutami! Riconosco quella voce. 
<<Stai bene?>> chiede Senritsu. Non rispondo, mormoro solo un nome <<Naomi.>>

Naomi's pov
Riesco a nascondere la mia presenza appena in tempo e mi metto una mano sulla bocca  per non gridare. La ragazza che ha ucciso Veise e un altro ragazzo biondo e alto entrano. <<Te l'ho detto, non c'è nessuno qui.>> dice il ragazzo. <<Eppure mi era sembrato di sì.>>  risponde pensierosa  la ragazza. Rimangono ancora qualche istante, poi chiudono la porta e se ne vanno. Tiro un sospiro di sollievo, ma non oso uscire. Dopo un tempo interminabile, sento rumore di passi di corsa, ma resto ferma, rannicchiata in un angolo, finché non sento una voce familiare <<Naomi, dove sei?>>
È  la voce di Kurapika. Mi precipito fuori, finendo tra le sue braccia rassicuranti <<Naomi! Stai bene?>> guarda il sangue  preoccupato <<Sei ferita?>> Scuoto la testa <<Non è mio questo sangue. L'asta è stata attaccata , hanno ucciso Veise e Tocino e io mi sono nascosta in tempo.>> Rispondo tremante. Kurapika mi porta dal capo e io racconto per filo e per segno ciò che è successo. Saliamo in macchina e inseguiamo i banditi. Guardo le mani insanguinate e un brivido mi percorre la schiena. E se fosse la brigata fantasma?

Spazio autrice
Capitolo revisionato il 18/10/2017
Alla prossima!❤

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