REWRITE THE POLIN STARS Versione Inglese Su AO3

Se.... Colin

Non pensava che le cose sarebbero rapidamente cambiate così quando, aveva deciso di darsi un pizzicotto feroce ogni volta che:
1°-pensava a Colin Bridgerton
2°- sentiva la necessità di mangiare.
La sua vita era cambiata, si certo si ritrovava piena di lividi ma era cambiata.
Non faceva più da tappezzeria anzi stando attenta a ciò che mangiava, tutto il grasso adolescenziale se ne era andato via, così come quei terribili puntini rossi che si posizionano sulle guance nei momenti meno opportuni.
Aveva anche iniziato a vestirsi con i colori che piacevano a lei, tanto come diceva sua madre, oramai era una zitella a tutti gli effetti.
Ma da lì è ricominciata la sua vita.
Certo non era felice, ma chi lo era in una Londra piena di gente superficiale e bigotta...sorrise alla frase scritta nelle sue ultime "Cronache di Whistledown", l'unica cosa che la gratificava.
Ora faceva i suoi 2 o 3 balli ad ogni festa, trovava gradevole anche le conversazioni con alcuni gentiluomini, e se ne stava rigorosamente a casa quando sapeva, e lei riusciva a saperlo sempre, a quei balli avrebbe presenziato "quella certa persona". Così ora lo chiamava. Così il suo viso non si imporporava, il suo cuore non batteva rapidamente e le sue mani non stuzzicavano i suoi guantini deliziosi.
Ma ogni tanto, nel suo letto di notte pensava, se Colin nelle sue lettere, tutte sigillate nel suo cassetto, le avesse chiesto perdono? Se avesse scoperto che l'aveva sentito quella notte e si stava pentendo, nella polvere e nella cenere, della sua maleducazione? Se aveva capito quanto aveva fatto male, anche alla sua reputazione, denigrandola davanti a 4 dei buoni partiti che erano nel suo gruppo di amici di sbornie, che rigorosamente la evitavano come la peste?
Del resto era anche per questo che ora lei era ciò che era...
No! "Quella certa persona" doveva rimanere fuori dai suoi pensieri, senza "ma" è senza "se".