mamma chioccia.

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❪ TEENAGE DREAM  /  ludovica grimaldi  ❫❝ 

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❪ TEENAGE DREAM / ludovica grimaldi ❫
❝  . . . xiv , ' mamma chioccia ' ! . . . ❞
@ ANT1-H3RO  ,                       mar 4 ott 22.
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. . you're enough, you're enough, you′re enough. .
Sedeva nella calma mattutina della camera celeste,
fissava il foglio davanti a lei cercando di trovare le parole giuste per esprimersi e levarsi il magone che l'accompagnava da un po' di tempo, ma era frenata.
Non riusciva ad essere se stessa neanche scrivendo !
« Ciao! » esclamò la voce metallica di Maria « Ti ho messo paura ? » domandó retoricamente la bionda.
« noo maria, figurati » rispose ironicamente ridendo.
« cosa facevi? » chiese curiosa « scrivevo » rispose.

« scrivevi l'inedito? » chiese ancora Maria.

« l'inedito è finito, devo solo ricontrollarlo! » disse.

ripiegò il foglio in due e lo infiló nel suo cassetto del comodino tra il letto suo e il letto di Maddalena. . .

« senti. . . » ella s'irrigidì « lorella vuole vederti . . . ma mi raccomando, stai calma e serena » esclamò.

« va bene , grazie mary ! » ringrazió e mise la giacca

« mi raccomando. . .stai sciolta » si raccomandó .

« certo! ciao mariaa » la salutò venendo ricambiata.

lasciò la casetta e, in fretta e in furia, s'affrettò a cercare la sala in cui era Lorella— dato che,essendo idiota, aveva dimenticato di chiederla a Maria.
Spalancò la porta dell'aula numero otto ma dentro vi ritrovò solo Emanuel dall'altra parte del pexiglass,
Samu alle prese con il contemporaneo e Ludovica, in terra, che si scaldava: « uh maró » esclamò « scusi, ho sbagliato aula » si scusó imbarazzatissima.

« se vuoi restare con noi . . . » ridacchiò Emanuel ló.

« mi salvereste in realtà ma mi aspettano, ciao! »

Chiuse la porta alle sue spalle e esaminó tutte le porte con lo sguardo: « secondo me . . . sei tu » sussurrò socchiudendo gli occhi e indicando la dieci. Aprì la porta, incrociando le dita , sperando fosse la sala giusta e di non aver fatto altre figure di merda:
« buongiorno principessa! » gridó Lorella ridendo.
Sospirò: « Buongiorno! » si sedette di fronte a lei.

« ti ho convocata perché voglio sapere come stai. . . sinceramente però » sottolineó Lorella Cuccarini.

« bene » l'aveva colta in flagrante « sto bene ».

« lo hai ripetuto per convincere più me. . .o te ? ».

Sospirò: « sto bene in generale, credo di non essere mai stata meglio» si abbracciò le gambe « ma non sto bene quando sono sul palco, quando canto. . . ».

« lo so » rispose « sul palco , purtroppo, si nota ».

« a cosa pensi mentre canti ? » domandó Lorella.

« tante, tante, tante , troppe cose » rispose fissandola

« e questo non va bene chiara ! » esclamò « tu devi solo pensare ad emozionare, il resto è noia! ».

« ma come faccio a emozionare se non emoziono prima me stessa ? » domandó con la voce spezzata.

« tu non ti emozioni perché non ti lasci andare ! »
disse alzando la voce « non ti concentri sulle parole e non ne comprendi a pieno il significato » spiegò.

« sono troppo distratta dalla voce nella mia testa ».

« cosa ti dice ? » domandó comprensiva la donna.

« credo la mia mente sia popolata da diversi omini: uno di questi ripete la stessa frase in continuazione,
non sei abbastanza, c'è n'è un altro che sento ma
di cui non riesco proprio a captare le parole , ha la voce bassa— magari è un po' timido , non so »
spiegò ingenuamente sotto gli occhi dolci di Lorella.

« comunque » riprese il discorso « ci sono più omini contro di me che con me » ridacchiò sconsolata.

« prova ad aiutare l'omino timido » suggerì Lorella stando al gioco « aiutalo a fargli alzare la voce ».

« e se anche lui è contro di me ? » chiese ingenua.

« non lo saprai mai se non ci provi » ammiccó.
Si chiuse a riccio, non riuscendo più a trattenersi ,
e scoppiò in un pianto liberatorio « scusami. . . ».

« tranquilla » la rassicurò « anche questo vuol dire
lasciarsi andare , piangi se ti senti di farlo » disse.

« ehy, ti va di cantare? » chiese Lorella dolcemente e l'altra annuii asciugandosi le lacrime dalla faccia.

« acchiappa questo foglio » disse Lorella passandole un foglio da sopra il pexiglass « cantamela ».

« a cappella ? » chiese e Lorella annui « sarà uno s- »
Lorella subito la zittì « non voglio che tu me la faccia bene , voglio che tu te la viva » le spiegó subito.

Prese un lungo respiro e poi cominciò a cantare:

When we woke up the world was figured out
Beyond the beauty we've dreamt about
This brilliant light is brighter than we've known
Without our darkness to prove it so
Still, we can't help but to examine it
To add our question marks to periods
At the foot of our bed, we found an envelope
You're enough, you're enough,
you're enough, you are enough
These little words, somehow they're changing us
You're enough, you're enough, you are enough
So we let our shadows fall away like dust
When we grew up, our shadows grew up too
But they're just some old ghosts that
we grew attached to
The tragic flaw is that they hide the truth
That you're enough, you're enough, you're enough
I promise you're enough,
you're enough, you're enough
I promise you're enough, you're enough, you're enough. . .I promise you
You're enough, you're enough,
you're enough, you are enough
These little words, somehow they're changing us
You're enough, you're enough, you are enough
So we let our shadows fall away like dust
You're enough, you're enough, you are enough
These little words, somehow they're changing us
Let it go, let it go, you are enough
So we let our shadows fall away like dust

Si era talmente lasciata andare di aver totalmente dimenticato il fatto che ci fosse anche Lorella con lei.
Aveva letteralmente BALLATO mentre cantava, e normalmente era già troppo se alzava un braccio.

« bravissima! » esclamò la sua prof « favolosa ! ».

« com'ero? » chiese curiosa  « perfetta ! » rispose.

« Puoi andare ma mi raccomando ti voglio così anche sul palco! » le raccomandó prima di congedarla.

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