nine hundred and fifteen.

2.8K 68 20
                                    

Mattia's pov

"Christian invece sembra piuttosto silenzioso" il mio cuore manca qualche battito.

Questo recitava la scritta bianca su sfondo blu comparsa nel bel mezzo del daytime. Scene di Christian con la testa persa nel suo mondo, chiaramente in pena, mi si palesano davanti ogni occhi. Lui solo, con le cuffiette infilate nelle orecchie, sdraiato sul mio vecchio letto ad osservare il soffitto, come spesso facevamo insieme da quando eravamo diventati vicini di letto. Vederlo così mi fa stare male.

"Raimondo Todaro se ne accorge e lo convocazione per un confronto"

Almeno c'è il maestro, spero che gli faccia una bella lavata di testa, almeno si riprende quello stueteco.

"«È come se...se fossi da solo.»"

Solo ? Ora che sono nella tua vita non ti libererai più di me stupido, anche da lontani io ci sono lo stesso, quello che non vuole capire.

Continuo a guardare il daytime, e mostrano la fine della conversazione di Chri e il maestro, Alex e Sissi e infine Luigi che discute con un cantante molto importante, ma io non presto più tanta attenzione allo schermo della televisione.

Mi distendo sul divano e aspetto solo una sua chiamata, e tra un pensiero e l'altro e qualche giro sui social arriva la sua mezz'ora per utilizzare il telefono e subito mi squilla il telefono.

«Ciao scemo.»gli sorrido.

«Ciao Matti...»cerca di sorridere anche lui ma il suo viso risulta spento, proprio come nelle clip che sono state mandate in onda. Ci guardiamo per qualche minuto senza fiatare.

«Cosa succede Chri ?»lui alza le spalle e risponde negando l'evidenza quindi non mollo la presa.

«Ho capito...Non prendiamoci in giro, io so cos'hanno mandato in onda senza neanche andare a verificare e tu apparentemente l'hai visto.»sbotta il moro dopo attimi di silenzio.

«Perché non me ne hai parlato Chri...E non dire che non c'è stato tempo perché se l'hanno mandato in onda oggi significa che è di qualche giorno fa e noi ci siamo sentiti fino a ieri sera.»mi guarda da sotto le ciglia scure senza proferire parola.

«Mi manchi Matti.»proferisce sottovoce poco dopo con gli occhi lucidi.

«Mi manchi anche tu pollo, ma questo non significa che io non sia arrabbiato.»rispondo con gli occhi lucidi, non riuscendo più a tenere tutto dentro.«Io voglio sapere cosa ti passa per la testa, anche un qualsiasi dubbio che ti viene in un momento così, io voglio saperlo...Voglio esserci e voglio aiutarti, sempre, anche da lontano, ma posso farlo solo se tu me lo permetti, come posso farlo se tu non mi parli ?»sfogo ogni mio pensiero.

«Hai ragione, solo che quando ti chiamo voglio sentire solo te parlare di quello che fai perché mi sembra di tornare un po' a quando eri ancora qua, anche se attraverso uno schermo, quindi a parlarti di quello che mi succede mi sembra di sprecare tempo.»

«Liberarti con me di tutti i macigni che ti porti dentro in questo periodo per me non è sprecare tempo Christian.»lo rimprovero irritato dal suo comportamento.

«Non mi sono mai sentito così schiacciato emotivamente in tutta la mia vita, e mi sento un debole del cazzo.»

«Parlare con me dei tuoi problemi non ti renderebbe più debole se è questo quello che pensi.»abbassata gli occhi e sospira.«Diavolo Chri, sei forte non sei debole e parlare con me o con chiunque altro ti renderebbe solo più forte perché significa solo che sei riuscito ad essere così tanto forte da metterti a nudo davanti a qualcuno idiota.»sbotto scazzato.

and then there's us [os zenzonelli]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora