my husband.

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Mattia's pov

Diciannove...

E pensare che sono entrato in questo programma a diciassette.

Ora invece ne ho diciannove.

Mi sembrava ieri quando mi sono ritrovato a fare i diciotto con tutti i miei amici del cuore, la scorsa edizione di amici...

Quanto mi mancano, tutti, sarebbe bello tornare ad avere la classe dell'anno scorso.

Ale, il malinconico, muto muto, che non fa trasparire le sue emozioni, che sorride di rado e che abbraccia solo quando vuole ma sempre disponibile nei momenti del bisogno.

Luigi, il suonatore di chitarra sempre felice, con il sorrido sul volto, con la battuta sempre pronta e con un cuore grande.

Luca, con Luca non puoi non ridere, lui con sue imitazioni e le sue stupidaggini, una persona d'oro e un amico.

Cosmary, mia madre, la mia Cos, mi manca tantissimo lei in casetta, la mia confidente.

Carola, lei era l'amica su cui potevo contare di più in casetta, un po' smemorata come me, e con tante storie da raccontare sulle galline.

Albe, con i suoi strabello vecio e sempre solare, anche lui davvero un cuore grande.

Serena, lei riportava all'ordine, sempre precisa è una ballerina fantastica, lei un po' la mamma di tutti era.

Francesco, un amico importante per me, ci siamo fatti compagnia per un po', il mio compare del ghost team.

E poi c'era Christian...Beh lui era tutto, il mio migliore amico, il mio complice, il mio appiglio, l'amore della mia vita, il mio fidanzato. Forse lui mi mancava un po' di più.

Mi mancava decisamente più di tutti.

«Matti ti vogliono in sala due.»mi ridesta dai miei pensieri Federica.

«Hanno detto qualcosa Fede ?»

«No vai però hanno detto di fare in fretta.»infilo velocemente il giubbotto e le scarpe e do una sistemata al ciuffo prima di uscire dalla casetta. Arrivo in sala e quando apro la porta è vuota.

«Matti.»mi richiamano.

«Ciao Maria.»tolgo il giubbotto data la temperatura nella stanza.

«Ciao, allora come va ? Tanti auguri.»

«Grazie mille, io tutto bene tu ?»

«Sai perché sei qui ?»domanda la conduttrice ed io faccio un accenno negativo.

«Vedi c'è una scatola lì...Prendila e siediti, ma non aprirla ancora.»faccio quello che mi dice e poggio la scatola accanto a me sul pavimento.

«Tu qui hai fatto tante amicizie, in entrambe le edizioni, giusto ?»io annuisco.«Sei una persona che qualche volta ha un carattere un po' difficile, ma che è un pezzo di pane, ti sai far volere bene da tutti...»per un po' c'è silenzio ed io non so dove voglia andare a parare la conduttrice.

«C'è una persona che però, mi ha contattato, non me personalmente in verità, ma ha richiesto che ti dessi quello il giorno del tuo compleanno.»

«Mamma ?»mi sorge spontanea la domanda.

«Eh, io non posso dirti nulla, ora puoi aprirla la scatola dai.»

Alzo il coperchio della scatola bianca e trovo una lettere e una piccola scatola, appoggiate sopra una felpa nera.

«No Maria, per favore, non può essere...»mormoro riconoscendo la felpa. Apro la lettera e il solo riconoscere la scrittura mi fa scoppiare a piangere.

and then there's us [os zenzonelli]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora