Christian's pov
Steso sul divano di casa del mio migliore amico mi rilasso mentre giochiamo alla play.
Sono uscito di casa che c'era un casino, sono fuggito da quell'inferno che erano quelle quattro mura correndo. Tutto come al solito, sono venticinque anni che la storia è sempre la stessa.
Mio padre ubriaco e mia madre che gli urla contro non capendo che così non risolve niente. Ma a breve lascerò quell'inferno e andrò a vivere da solo.
«Sai che ti voglio bene Chri, vero ?»che cazzata ha fatto stavolta ?
«Cos'hai combinato Alex ?»
«C'è questo ragazzo che conosco, è un bravo psicologo e anche un bel ragazzo. Ti ho preso un'appuntamento al suo studio per parlarci, potrebbe farti bene.»uno stupido, uno stupido coglione, uno stupido coglione idiota.
«Cosa cazzo ti passa per la testa Alessandro ?»
«Non chiamarmi Alessandro, e non per infierire ma l'appuntamento è tra meno di quindici minuti.»
«Avvisarmi almeno un po' prima no stronzo.»
«Avresti rifiutato, ormai non puoi più annullare devi andarci per forza.»per cinque minuti buoni sto in silenzio per elaborare la notizia.
«Vaffanculo Alex, mandami l'indirizzo, io adesso ci vado ma non farti più vedere per almeno due settimane.»lo vedo sorridere mentre prende il suo telefono in mano e mi invia l'indirizzo, ma quando lo apro noto che è lo stesso del suo palazzo.
«Il suo studio è all'ultimo piano.»risponde alla mia tacita domanda. Almeno non devo farmi chissà quanta strada, devo solo prendere solo l'ascensore. Una cosa buona in tutto questo almeno c'è.
«L'ho fatto per te Chris, non prendertela con me.»
«L'hai fatto per me ?»una risata ironica lascia le mie labbra.«Sai che odio chiunque, che non riesco a parlare di me con nessuno che non sia tu, che non so rapportarmi con il prossimo. Sono problematico come vuoi che parlare con uno psicologo, una persona totalmente sconosciuta, possa aiutarmi razza di stronzo.»gli sputo in faccia con rabbia.
«Adesso vai là, se poi non ti trovi bene non ci andrai più ma almeno prova prima di sparare puttanate.»esco dall'appartamento ed entro nell'ascensore, clicco il pulsante per l'ultimo piano e aspetto che salga. Uscito ad quel piccolo cubicolo mi si parano due porte davanti, hanno entrambe la targhetta con scritto Mattia Zenzola ma sopra una delle due porte ce n'è una aggiuntiva con scritto studio medico quindi presuppongo di dover andare lì.
Suono al campanello e aspetto che qualcuno mi apra la porta.
«Ciao, tu dovresti essere Christian, accomodati.»annuisco ed entro. L'appartamento è completamente arredato come uno studio medico ma è comunque accogliente.
«Io sono Mattia, spero di poter aiutarti.»annuisco e mi soffermo a guardarlo per la prima volta ed è veramente bello come diceva Alex, ed è anche molto giovane, sembra quasi più piccolo di me.
«Vieni con me.»lo seguo ed entriamo in una stanza dai toni caldi, al centro della stanza ci sono posti una poltrona ed una di quelle sedie simili a delle sdraio ma sono entrambe di pelle. Di lato un po' lontano dalle sedute c'è una scrivania, i muri solo pieni di quadri e infine c'è una grande libreria.
Vedo il ragazzo sedersi sulla poltrona mentre io quindi di conseguenza i siedo su quell'altra lunga.
«A me non piace lavorare in modo formale, io voglio che una persona quando viene qui si senta libera di poter dire qualsiasi cosa.»annuisco e non preferisco parola.«Qui adesso su quella poltrona posizionati come più ti senti comodo perché più sei rilassato tu, più i tuoi nervi sono stesi, più la tua mente si riesce a liberare.»mi siedo più in dentro ed incrocio le gambe sul divanetto.
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and then there's us [os zenzonelli]
Romance[𝐑𝐚𝐜𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐎𝐒] «Amati, e quando non ci riuscirai io sarò lì a farlo al posto tuo, e tu amami perché solo così riuscirò ad amare me stesso.» «Amami, perché so che io non riuscirò a farlo, e tu amati perché io già ti amo.» 𝐂𝐢 𝐬𝐨𝐧...