Capitolo 4

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Una settimana dopo
Sto dormendo beatamente nel mio letto caldo ma mia madre deve rompermi le palle, ovviamente.
-Giulia. Svegliati farai tardi a scuola- le sue urla isteriche di prima mattina sono ancora più insopportabili. Non ho proprio voglia di alzarmi, tanto meno di andare a scuola.

Ma se non voglio che faccia un'altra sfuriata devo alzarmi. Così, di controvoglia, scivolo giù dal letto e vado a prepararmi. Quando passo davanti lo specchio e vedo il mio riflesso sobbalzo. Quanto sono orribile? Ho delle occhiaie da fare schifo, forse perchè sta notte non ho chiuso occhio, si e no un paio d'ore. Mi lavo il viso per cancellare quei segni. Inutile dire che rimangono lì, allora prendo il fondotinta e lo applico un po' per cercare di nasconderli. Quando finisco il tutto ho un aspetto migliore, non proprio bellissimo, ma accettabile.
Mi vesto con niente di troppo complicato e finito il tutto scendo di sotto per mettere qualcosa sotto i denti.

-Buongiorno famiglia- entro in cucina salutando tutti.

-Oh tesoro, sbrigati che tuo padre ti sta aspettando per accompagnarti- dice mia madre mettendomi davanti una tazza di the. Annuisco prenderò la e bevendo il liquido velocemente.

-Fai la brava sorellina- mi raccomanda Cam dandomi un bacio sulla fronte.

-Va bene Cam. Ciao Fede- lui mi bacia la guancia e dato un abbraccio a mia madre esco di casa dove mio padre mi sta aspettando.

-Giorno papà- lo saluto baciando gli la guancia.

-Giorno tesoro- sorride e mette in moto la macchina. La scuola da casa nostra non dista molto quindi in 10 minuti siamo lì.

-Fai la brava tesoro- annuisco aprendo la portello e esco dalla macchina andando verso il cancello.

Quando entro vido tutti che si girarono verso di me a guardarmi. Ero abituata alla gente che mi guardava, ma qui non conosco nessuno ed è estremamente imbarazzante. Abbasso lo sguardo e vado alla ricerca della segreteria. Appena la trovo entro dentro e una graziosa vecchietta mi accoglie con un caloroso sorriso.

-Buongiorno cara, dimmi hai bisogno di qualcosa?- si sistema gli occhiali sul naso.

-Ehm si, sono nuova e volevo sapere la mia classe- picchietto le unghie nervosamente sul bancone.

-Oh certo, allora... Puoi dirmi il nome- alza lo sguardo da tutti quei fogli sorridendo imbarazzata.

-Giulia Rossi- feccio un piccolo sorriso e lei riabbassa la testa su quei fogli.

-Rossi, eccoti qui. Bene allora la tua classe è la 109 al secondo piano e questo è il numero del tuo armadietto- mi porge due foglietti. Li prendo e lo metto nella tasca del giù bottino di pelle.

-Grazie signora- le sorrido. Mi giro ed esco dalla segreteria andando alla ricerc del mio armadietto. Salgo al secondo piano e lo trovo poco dopo. Metto il codice e quando lo apro metto i libri che non mi servono. Vado in cerca della mia classe e la trovo non molto distante dall'armadietto, meglio così almeno non devo girare per tutto il secondo piano per arrivarci. Prima di entrare nella classe, busso e solo quando il professore dice un leggero "avanti" apro la porta. Tutti gli occhi dei ragazzi si posano si di me.

-Buongiorno- cerco di non balbettare per evitare di fare una figura di merda.

-Salve lei deve essere la nuova alunna, Rossi giusto?- chiede il professore toglie così gli occhiali. Faccio di si con la testa.

-Bene può andare a sedersi vicino alla signorina Malik. Li sulla destra- mi indica una bella ragazza e io senza fiatare vado a sedermi.

-Ehi- sento chiamarmi, mi giro verso sinistra e mi trovo il volto della ragazza vicino al mio.

Broken  [Zayn Malik] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora