Capitolo 16

4K 137 24
                                    

Non riesco ancora a crederci che ha fatto una scenata per qualcosa di naturale che avviene tra due fidanzati. Okay, ho sbagliato anch'io a non averlo buttato, ma lui ha fatto una tragedia per nulla. E poi se ne esce con la storia che Collin è uno stupratore, ma che cavolo gli è saltato in mente. Dubitare anche del fatto che mi ama. Chi cavolo si crede di essere, solo perché è più grande di me di 4 anni, non vuol dire che mi deve comandare a bacchetta. So badare a me stessa e so fare le mie scelte. Se io voglio stare con Collin, che gli piaccia o no, se ne deve fare una ragione. Non mi aspettavo questo comportamento da parte sua, capisco che è protettivo e cose così, ma così è troppo.
Bella faccia tosta a dirmi di lasciarlo. Non succederà, finché non mi darà un motivo per farlo. Io amo Collin e non permetterò a nessuno di separarci
E so che lui ama me.

Sto camminando da 20 minuti e non so dove mi trovo. Fantastico mi sono anche persa. Odio questa città, troppo grande e troppo piena di starde. C'è un bar ad un isoloto da qui, non sono sicura di volerci andare, ma non me ne frega nulla.

Per favore non fare cazzate.

Stai zitta, per favore.

Guarda che ti stai zittendo da sola.

Shh quanto parli.

Entro in quel bar e la puzza di alcool mi arriva al naso. Chiudo la porta e vado a sedermi al bancone. So che quello che sto per fare fara incazzare ancora di più Cameron, ma non mi importa.

-Cosa ti porto bella signorina?- mi domanda il barista, non molto vecchio credo sulla quarantina.

-La cosa più forte che hai- lui annuisce, prende un bicchiere e versa liquido marrone nel bicchierino
Lo bevo tutto d'un fiato il che mi fa pizzicare la gola per il forte sapore.

Ne ordinai un altro e un altro finché non mi sento meglio, libera da ogni pensiero, da ogni problema.
-Non credo che questo sia un posto per una ragazzina- mi dice un uomo avvicinadosi.

-Non mi chiami ragazzina- biascico. L'uomo ride ma poi la risata viene sostituta dalla tosse.

-Allora come mai qui?- sono sempre stata dell'idea di non parlare con gente che non conosco, ma credo che questa volta darò  uno strappo alla regola.

-Ho litigato con mio fratello- faccio un piccolo sorso e lui fa un tiro dal sul sigaro, ormai quasi finito.

-Riguardo a cosa?- caccia il fumo che mi arriva sopra e arriccio il naso. Odio il fumo.

-Oh...ehm...allora ho fatto l'amore con il mio ragazzo, nonché amico stretto di mio fratello e lui, Cameron, ha trovato il preservativo che abbiamo usato e si è arrabbiato- mi ascolta con attenzione e sono contenta di potermi sfogare, ne ho proprio bisogno.

-Non vedo perché si sia arrabbiato, in somma è normale per gli adolescenti- almeno qualcuno che mi capisce. 

-Lo so. Poi lui ha detto che lo devo lasciare, perché dice che mi farà del male e cose così- sento che sto per iniziare a piangere, ma tento di controllarmi

-Ah e ha aggiunto che l'ho fatto con uno stupratore. Si rende conto. Ha detto che il ragazzo che amo è un cazzo di stupratore- non riusco iù a controllarmi e scoppio a piangere

-Senza offesa ma tuo fratello è un coglione. E poi lui non può decidere per te. LA vitariffa è tua, devidi tu- dice e mi passa un fazzoletto.

-Tranquillo lo so che è un coglione e ora non so che fare, dalla rabbia gli ho detto che lo odio e non ho intenzione do tornare a casa- mi guarda in modo comprensivo. Sta iniziando a starmi simpatico questo signore. 

-Capisco. Ascolta so che non è un ottima idea, ma potresti venire a casa mia, ho un figlio che è via per l'università, torna domani mattina, se non vuoi tornare a casa tua e non vuoi rimanere fuori per tutta la notte...- lascia la frase in sopeso. 

Giulia è una pessima idea, e se ti stupra?!

Lo so che non mi posso fidare, ma mi sembra sincero.

Oh no Giulia, se lo viene a scoprire Cameron sai cosa combinerà

Non me ne fotte un cazzo di quello che farà Cameron. Io ci vado.

-Certo, perché no. La ringrazio...- sono ore che parliamo e non gli ho neanche chiesto come si chiama.

-Oh chiamami Thomas. E tu sei...- Thomas è un bel nome, pensavo si chiasse Bob e cose del genere.

-Giulia- fa un piccolo sorriso ed uscimmo dal locale. Pensi che ho fatto bene ad accetterebbe,  mi fido più  di Thomas che di Cameron a questo punto. Thomas mi porta ad una casa davvero graziosa. Entriamo dentro e mi porta al piano superiore verso una porta, la apre rivelando una camera da letto.

-Ecco questa è la camera di mio figlio- le pareti della stanta sono sui toni del blu. Con un letto matrimoniale posteggiato alla parete principale, una scrivania e una sedia in stile moderno, anche l'armadio lo era. Sulle pareti c'erano vari poster di giocatori di basket, e da un lato c'era una chitarra. Su un altra parete c'era tipo un appendiabiti, però pieno di cappeli.

-È bella. Davvero signor Thomas non sono come ringraziarla- lo ringrazio sorridendo. É stato molto gentile.

-Figurati, é stato un piacere- mi sorride ed entro nella stanza, dato che siamo rimasti sulla porta.

-Oh, in quella porta c'è il bagno, nell'armadietto ci sono degli asciugamani puliti. Buonanotte Giulia- mi disse prima di andarsene

Mi tolgo il giubbotto e lo poso sulla sedia della scrivania. Su di essa c'è una foto di un ragazzo. La prendo in mano. É raffigurato un ragazzo più o meno della mia età, o forse più grande. Al suo fianco c'é il signor Thomas, quindi deduco che sia suo figlio. Però è un bel ragazzo. Occhi azzurri, capelli castano scuro. La rimetto al suo posto. La doccia la farò domani mattina, con la speranza che il ragazzo non arrivi. Prendo una maglietta dall'armadio. Credo che non gli darà fastidio se mi metto una sua maglietta. Mi spoglio, me la metto e mi metto a letto. Comodissimo.

______________
Spazio autrice
Sciauuuuuu ragazzuole
Allora, non ho nulla da dirvi, quindi ci vediamo al prossimo aggiornamento
Baci e alla prossima❤
Luly

Broken  [Zayn Malik] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora