Capitolo 45

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ZAYN'S POV
Mi trovo in un bar a caso, a bere il quinto o il sesto bicchiere. Ho bisogno di distrarmi e anche se questo non è di certo il metodo migliore non mi importa. Mando giù l'ultimo sorso quando qualcuno si siede accanto a me.

-Bene, bene. Malik è da tanto che non ci si vede- mi giro e scopro che si tratta di Nicolas.

-Miller- alzo il bicchiere in segno di saluto.

-Sai, ho bisogno di te- mi dive quasi un sussurro. Mi giro completamente verso di lui alzando un sopracciglio.

-Ho bisogno di te per un lavoretto- so a cosa si riferiscono i suoi "lavoretti".

-Perché io?- chiedo ordinando un altro bicchiere.

-Perché tu sei il migliore. E poi nessuno vuole farlo- non so cosa mi prende in questo momento, forse colpa dell'alcol che accetto.

-Va bene. A chi?- chiedo mandando giù tutto d'un fiato il liquido trasparente.

-Mike- a quel nome mi affogo. Inizio a tossire battendo i qualche volo sul petto per calmarmi.

-Dio amico ci credo che nessuno vuole farlo- dico calmandomi. Mike è uno stronzo di prima categoria. Diciamo che è il capo di tutto. Ho avuto a che fare con lui per un po' di tempo e non voglio vederlo più, ma ho bisogno di soldi e devo farlo per forza.

-Dai amico. Ti pagherò e lo sai che lo farò- cerca di convincermi. Veto, lo ha sempre fatto e subito, non ha mai temporeggiato. 

-D'accordo. Quanto?- chiedo alzandomi

-5 grammi- dice passandomi la bustina contente la polverina bianca.

-Dove?- mi incammino verso la porta del locale, mentre lui mi segue. Quando esco dal locale mi accendo una sigaretta.

-Sotto al ponte della 23º a mezzanotte- detto questo se ne va. Manca molto a mezzanotte quindi decido di andare a casa, farmi una doccia e magari sarei andato da July. Lei ha bisogno che le stia accanto me non so se ci riesco. Torno a casa, poggio le chiavi sul mobiletto e salgo per andare in bagno. Charlotte è andata in ospedale e sarebbe tornata tra un paio d'ore, quindi non c'è il rischio che possa scoprire il lavoretto che devo fare. Mi spoglio ed entro nella doccia. Quando finisco mi lego in vita l'asciugamano e vado in camera mia. Per poco non mi venne un colpo quando vedo mia sorella seduta sul mio letto a braccia conserte con la bustina in mano.

-Sul serio Zayn. Cocaina?!- urla alzandosi e venendomi incontro.

-Dai Charlotte ridammela- dico ma lei si allontana da me.

-Aspetta, com'era? Ah già, ti prometto che non ne farò più uso. L'ho promesso anche a mamma e papà e bla bla bla- continua. Capisco subito che si sta riferendo a quello che le dissi anni fa.

-Non è per me okay? E non nominare mamma e papà- le punto un dito contro strappandole la bustina dalle mani.

-E poi quante volte ti ho detto di stare lontane dalle mie cose- le urlo contro. Okay forse sto esagerando ma sa che mi fa incazzare quando guarda tra le mie cose.

-Zayn calmati- dice abbassando il tono di voce.

-Non dirmi di calmarmi. E poi quei soldi ci servono- dico infilandomi un paio di boxer.

-Io...okay sei arrabbiato per la storia di Giulia, ma spacciare non risolverà nulla- cerca di farmi calmate. Chiudo sbattendolo il cassetto che ho aperto spaventando mia sorella.

-Sta zitta Charlotte- dico a denti stretti.

-Sai una cosa? Va a farti fottere Zayn. Mi sono stufata di te che fai promesse alla mia migliore amica e non ne mantieni neanche una- urla. Si e se ne va. Tiro un pungo al muro gridando per la frustrazione. Cazzo sempre, ha sempre ragione. Ho promesso tante cose a Giulia ma la maggior parte di quelle non le ho mantenute. Il fatto è che non la merito. Lei merita qualcuno di migliore e quello non sono io. Poi adesso è in coma e non posso sopportare di non averla accanto me.
Quando finisco di vestirmi, scenfo al piano di sotto. Prendo le chiavi della macchia ed esco di casa. Sarei andato da lei. Quando arrivo all'ospedale, entro e cammino lentamente verso il piano della sua stanza. Non ho nessuna fretta, Quando arrivo non cènessuno. Tanto meglio. Entro e la vedo che è in un certo senso priva di vita. Mi avvicino al letto e mi siedo sulla sedia. Le prendo la mano e lascio qualche bacio sulla sua fronte. Vederla in quello stato mi distrugge il cuore.

-Piccola, dio se mi manchi. Non posso sopportare di vederti in questo stato. Non posso sopportare di non sentire la tua risata e di non vedere il tuo sorriso, quel sorriso che mi manda a puttane il cervello. Non posso sopportare l'assenza dei tuoi baci, dei tuoi abbracci. Anche se non è passato neanche un giorno piccola mi manchi, tanto. Mi sento incompleto. Adesso devo andare piccola, svegliati presto. Ti amo- le bacio quelle labbra fredde ed esco della stanza. Sono le due del pomeriggio ed ho parecchie ore prima di dare la roba a Mike. Mentre torno in macchina mi arriva un messaggio.

Incontriamoci al bar di sta mattina. Adesso.

Non ci mertonmolto a capire che si tratta di Nicolas. Così salgo in macchina ed vado a quel bar. Lo trovo fuori che si fuma un canna.
-Ehi Miller- lo saluto prendendogli la canna dalle mani e facendo un tiro.

-Malik- dice riprendendola.

-Allora cosa devo fare?- chiedo riferendomi al messaggio.

-Oh si. Ci sono alcuni ragazzi che vogliono la roba- dice guardandosi intorno in modo che nessuno lo potesse sentire. Per non rischiare comunque mi porta dietro al locale lontano da occhi indiscreti.

-Uhm d'accordo. Dove e quando?- alzo le spalle, tanto ormai non ha più nessuna importanza.

-Allora c'è questo Will che ti aspetta alla 25º, mentre Bill alla 13º. Domani, il primo alle 17.30, il secondo alle 19.00. Sono 3 grammi il primo e 6 il secondo- mi passa le bustine e le metto in tasca.
Mi allontano da lì e salgo in macchina. Stringo il volante tra le mie mani e caccio il secondo urlo di quella giornata. Metto in moto e vaso nel solo posto che riesce a calmarmi.
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Spazio autrice
Ecco qui ragazze, questi capitolo è per avere il vostro perdono. Volevo dirvi che tra 2-3 capitoli la storia finisce.
Non posso credere che sono arrivata a questo punto e devo ringraziare solo voi.
Baci e alla prossima❤️
Luly

Broken  [Zayn Malik] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora