(CAP.19) INCONTRO

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( AJAX'S POV)

Arrivammo al luogo stabilito da Paimon e comprammo dei biglietti, la struttura era di dimensioni inaudite, aveva la forma di una cupola di colore bianco ottico, ricoperta da rigogliosi rampicanti da cui crescevano foglie rotonde e di una accecante tonalità di verde, erano disposte orizzontalmente delle vetrate della stessa tinta. L'eleganza di quel posto era più che visibile, era una costruzione splendida in ogni suo dettaglio, sembrava essere stata edificata al solo scopo di mozzare il fiato alla gente umile, con un registro basso, direi che era un fragoroso ceffone alla plebe della regione.

Ci avvicinammo all'atrio, c'erano diverse persone appostate lì, intente a parlare allegramente di qualche argomento casuale.
"Ajax, dobbiamo cercare di non farci notare" Bisbigliò sorridendo, con quel gesto voleva far apparire la nostra conversazione come un comune dialogo. Astuta.
Io annuì:" certamente". Quando entrammo fummo invasi da un forte odore di incenso e ambra pura, osservai l'interno, ma non sembrava affatto un teatro: erano disposti numerosi tavoli ai lati della grande sala, e al centro spiccava un robusto piedistallo in legno bianco, di qualità squisita.
"Sembra più che altro un ristorante con esibizioni dal vivo- commentai sotto voce- Paimon ha palesemente sbagliato location"
"Concordo, ma ho la sensazione che il teleport waypont si trovi qui" Replicò Lumine.

Avanzammo per prendere posto, ma mi accorsi che la nostra sola presenza aveva attratto lo sguardo di tutti. Scese un silenzio tombale, e ci ritrovammo nel disagio più assoluto, dapprima pensai che il problema fossero i nostri volti sconosciuti, invece no.
Notai con mio disprezzo che gli uomini continuavano a fissare persistenti Lumine, contemplavano il suo corpo come i cani con una fetta di prosciutto. Bleah.
"Ajax, perché quelle lì continuano a guardarti?" Mi chiese lei evidentemente alterata dalle occhiate delle altre donne.
"Potrei chiedere la stessa cosa- sussurrai- ci penso io"
Improvvisamente, mentre attraversavamo la sala lateralmente, mi fermai, la presi prontamente per i fianchi e avvicinai le labbra al suo viso:" fidati, fai esattamente come ti dico io: sorridi e sposta un ciuffo di capelli dietro l'orecchio" fece esattamente come le avevo chiesto, con la naturalezza che mi serviva.

Qualche attimo dopo la baciai teneramente, e lei ricambiò sfrontata. Ci sedemmo su dei cuscini intorno a un tavolo vicino.
"A cosa devo quest'onore?" Mi chiese ridacchiando.
"Stavo simulando una specie di flirt, vedi? Ora nessuno presta più attenzione a noi 2" Dissi rivelandole il mio piano vincente.
"Devi sempre ricorrere a questi rimedi tu" mi ammonì.
"Perché no?" Replicai.

"Ascolta adesso concentriamoci, prima che lo spettacolo inizi dobbiamo trovare il posto in cui c'è il nostro obiettivo" mi disse decisa.
Ci alzammo lentamente, quando una figura slanciata salutò Lumine:" Lumi! Che piacere vederti"

" Nilou?"


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