(CAP.23) DUE A UNO

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(LUMINE'S POV)
Indossai gli indumenti che Ajax mi aveva dato, erano un maglione di un colore rosso molto scuro,ossia l'aramanto, la fattura era squisita, gli sarà costato almeno 8.000 mora. Era di un gradevole tepore, ma la qualità che mi aveva più attratto era il suo profumo, il meraviglioso profumo del suo proprietario, avrei potuto riconoscere quell'odore fin in capo al mondo: gelsomino con una lieve nota di zagara, era una fragranza penetrante quanto dolce.
Mi stava decisamente largo, mi arrivava pochi centimetri prima delle ginocchia, lasciai i pantaloncini che avevo addosso e infilai le calze che mi aveva procurato Ajax, però quelle erano della mia esatta misura stranamente, mi chiesi il motivo però non mi ci soffermai più di tanto. Fui lieta di vedere che le calze mi coprivano quasi tutte le gambe, avevo la certezza che non mi sarei presa un malanno in quello stato.

Ritornai da Ajax, lui intanto si era seduto su una poltrona ad aspettarmi quietamente, senza la giacca addosso; mi avvicinai e mi appostai davanti a lui, sorrisi.
"Grazie mille- replicai, abbassando il capo in segno di gratitudine- certo il maglione è un po' troppo grande ma può andar bene" Dissi alzando il pollice.
Lui mi fissava tutto compiaciuto, con il suo sguardo da ebete, non aveva pronunciato mezza parola.
"Bastardo- lo insultai un po' divertita- l'hai fatto a posta non è vero?" Gli chiesi osservandolo.
"Può darsi di sì, può darsi di no- era irritante fino al midollo- fatto sta che stai benissimo così" Commentò studiandomi dall'alto in basso.

"Hai vinto tu stavolta- ammisi poggiando le mani sui fianchi- piuttosto abbiamo tanto di cui parlare" Presi una poltrona e la spostai più vicino possibile a lui, mi ci sedetti.
"Di un po', la gente cerca ancora di ucciderti?" Gli chiesi incuriosita, lui sospirò:" Beh, diciamo di no- alzò gli occhi al cielo- mi duole dirlo, ma è a causa del contratto tra la Tsaritsa e Zhongli" replicò con un po' di amarezza.
Ero molto contenta di quella risposta, optai per un'altra domanda.
"Invece i tuoi amici.. I Fatui mi vogliono ancora morta?" Sospirai.
"Beh, sicuramente- affermò rilassato- ma ho promesso loro che non avresti dato problemi, quindi hanno come dimenticato la faccenda, tutto grazie a me" L'atmosfera si fece seria, Ajax mi aveva protetta, aveva mentito ai suoi alleati.. Solo per me, quel pensiero mi fece arrossire.
"Grazie Ajax" Mormorai imbarazzata, lui mise una mano sulla mia guancia, accarezzandola dolcemente.
"Non potevo permettere ti facessero del male" Mi confessò sotto voce.
Tacqui per un po', iniziai a fissarlo, e non feci nulla per nasconderlo, lui notò il mio sguardo persistente, stranito, poi accennò un sorrisetto.
"Evita di consumarmi in questo modo" Fece una delle sue battutine da sciocco.
"Non riesco a credere che sto per sposare un Fatui Harbinger- Ammisi dandogli un'occhiata loquace- stavi quasi per ammazzarmi sai?" Gli ricordai cercando di infastidirlo.
"Coraggio, ero giovane, e poi te la sei un po' cercata anche tu" Scherzò, lo guardai a bocca aperta.
"Come prego?" Esclamai nervosa, in cerca di spiegazioni.
"Sei stata fin troppo eroica- replicò- non facevi che metterci i bastoni tra le ruote" concluse, aspettando la mia reazione.
"Brutto scostumato, ora ti faccio vedere io"
Mi alzai avanzando verso di lui
"Non sai che spavento- mi stuzzicò, allungai le mani verso Ajax- no un secondo cosa vuoi fare?" Iniziai a solleticargli il collo, non credevo soffrisse così tanto il solletico, ma a quanto pare ero riuscita a torturarlo per benino, dopo 20 secondi lo lasciai respirare.

"Bene, adesso siamo pari" Annunciai soddisfatta.
"Sei stata molto scorretta" Si lamentò dopo essersi ripreso.
"Mai più di te"
Si alzò dalla poltrona, notai il suo sguardo intenso su di me, mi prese lentamente le guance, guardai i suoi bellissimi occhi blu, che osservavano il mio viso completamente rosso.
Mi rubò qualche tenero bacio, con molta lentezza, mi costrinse a chiudere le palpebre, gli accarezzai i capelli ramati. Mio malgrado successivamente si separò da me, prese fiato e continuò a baciarmi indisturbato con più insistenza.

La sua bocca abbandonò la mia.
"2 a 1" sussurrò sfiorandomi l'orecchio con le labbra.




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