(CAP.36) INFERNO

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*termini violenti(?)*
*Lumine immaginatevela come nella foto perché il décolleté e il vestito fino alle cosce con i -20 gradi di Snezhnaya anche no*

(LUMINE'S POV)

Egli tacque, non volle reagire alla mia frase, prese degli oggetti dalla scrivania e andò sereno verso la porta, mi chiesi cosa gli passasse per la testa.
Sentii uno rumore cigolante, e capii, mi aveva chiusa dentro, aveva preso la chiave della stanza. Cosa voleva fare?
Non era un problema, avrei potuto sfondare la porta quando lo desideravo, però cominciai lo stesso a preoccuparmi, non conoscevo i piani di quell' uomo ed ero sicura che avesse un oscuro scopo da compiere.
Feci un respiro, dovevo mantenere la calma, ma di colpo sentii un forte odore di bruciato, proveniva da.. dalla porta.
La stanza era andata a fuoco, quello lì aveva pianificato di uccidermi.
Iniziai a prendermi di panico, provai ad aprire la finestra, ma era sigillata, mi aveva portato in quella stanza a posta allora. Aveva chiesto a Teucer di indicarmi quella, perché era il luogo principale in cui si sarebbe svolto il mio omicidio.
"Era la stanza del fratellone, di quando viveva ancora con noi"
Mi aveva spiegato il bambino, non era una scelta casuale: voleva eliminare i ricordi di suo figlio insieme a me.

Diedi un calcio alla porta, ruppi un'asse, poi un altro e riuscii a romperla completamente.
Il corridoio era totalmente in fiamme: c'erano ceneri e residui di fuoco dappertutto. Il mio unico obiettivo era non morire asfissiata dal fumo. Strappai un pezzo di stoffa dal vestito per tapparmi il naso, ma non sarebbe servito a nulla, l'incendio si espandeva sempre di più e sorpassare il corridoio infuocato era del tutto impossibile.
Non potevo arrendermi, non in quel momento, pensai, riuscii a schivare un enorme falò posizionato a destra.
Il cuore stava per cedere, mi accorsi che continuavo a tossire, i miei polmoni erano danneggiati, non potevo svenire. Non potevo svenire.
Mi ripetevo nella mente, cercando di autoconvincermi che sarei riuscita a sopravvivere.
"Lumine!"

(AJAX'S POV)

Che bastardo.
Quando aveva appiccato l'incendio, aveva detto ansimante a tutti i bambini di andare via improvvisamente, io ero con mia madre e non capivo cosa stesse accadendo. Lei sembrava confusa, ma allarmata mi aveva preso per mano e condotto fuori di fretta e furia. Pensai subito a Lumine. Quando vidi del fumo uscire dalla casa, iniziai a preoccuparmi, lei era ancora dentro.
Faceva tutto parte del piano di quel farabutto di mio padre:
"Dov'è Lumine?" Gli chiesi polverizzandolo con lo sguardo.
"Non lo so" Replicò lui ricambiando la mia occhiata, con un ghigno sul volto.

Quello stronzo la voleva uccidere.

"Giuro che se le succede qualcosa, ti sgozzo" Lo ultimai, non curandomi della presenza dei miei fratellini.
Ritornai dentro senza pensarci due volte, era rimasta di sopra pensai, risalii le scale, lì il fumo iniziò a farsi più fitto. Non avevo tempo da perdere. Riuscì a percorrere i primi due quarti di quel corridoio, il mio cuore fu sul punto di esplodere quando riuscii a distinguere la sua sagoma tra quella nube di fumo.

"Lumine!"
"A-Ajax?" La raggiunsi il più velocemente possibile, fui sollevato di vederla ancora reggersi in piedi.
"Cosa ci fai qui?- tossì lei- è pericoloso, dovevi lasciarmi stare"
"Quante volte ti devo ripetere che parli troppo?- La rimproverai- per adesso devi solo tenere duro"
Lumine annuì, le presi la mano e usando la mia vision riuscii a spegnere la maggior parte delle fiamme.
Uscimmo da quell'inferno sani e salvi, lei stava bene per fortuna, quando fummo più lontani possibile dell'incendio io usai la mia burst per spegnere quella casa degli orrori.
Guardai Lumine e la abbracciai, accarezzandole i capelli.

"Ti devo delle scuse" Sussurrai, con le lacrime agli occhi. La stavo quasi per perdere, un'altra volta.
"Non ne ho bisogno, non ne ho mai avuto bisogno- replicò stringendomi a sua volta, mi asciugò una lacrima con un gesto delicato- ho solo bisogno di te adesso"

*SPAZIO AUTRICE*
Funfact: questo capitolo l'ho scritto mentre ascoltavo kpop, perché è sempre bello descrivere un incendio e un tentato omicidio con I can't stop me sparata nelle orecchie 😍
+penso sia uno dei capitoli migliori che abbia mai scritto se non il migliore :>

 I can't trust you.🌌Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora