(CAP.34) BLOCCATA

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*attenzione violenza*
*mi sono sentita un pò come la parete durante la scrittura, provavo delle emozioni contrastanti*

(AJAX'S POV)

Se la ragazzina desiderava infastidirmi ci era riuscita perfettamente, il suo stupido caratterino mi fu sgradevole in quel momento.
Non ero già lucido di mio a causa dell' infernale discussione con mio padre, ora voleva infierire anche lei?
Iniziai ad osservarla: fui soddisfatto di vedere sulla sua espressione quell'appagante miscuglio tra ansia e imbarazzo, era in difficoltà, il mio sguardo la stava certamente intimidendo.
"Ajax togliti di mezzo" Mormoró, quasi magenta in viso, non avevo assolutamente intenzione di lasciare che la facesse franca.
"Perché dovrei volerlo?" Replicai avvicinandomi ancora di più al suo viso, lei abbassò lo sguardo, sentivo il suo fiato tiepido sul mio petto.
"Non sono dell'umore per scherzare- disse seriamente- lasciami passare"
"Rimangiati quello che hai detto e forse eseguirò il tuo ordine" Le proposi con fare persuasivo.
"Pretendo delle scuse prima"
Avrei potuto chiederle perdono, sarebbe stato tutto molto più semplice, ma il mio ego era troppo elevato per compiere azioni così pietose.
"Altrimenti?"
"Dovresti stare attento a ciò che dici Ajax" Mi avvertì minacciosa.
"Dovresti imparare a tacere ogni tanto" Ribattei sfiorandole le labbra con le mie, il motivo di quell' azione non era chiaro: attrazione o fastidio? Non era importante saperlo, lo feci senza rimpianto.
"Non sarai tu ad insegnarmelo"
Rimase appiccicata alla parete, per mettere più distanza tra noi.
"Sarei stato lieto di farlo" Commentai ironico.

"Stiamo discutendo oppure flirtando?" Mi chiese successivamente.
"Entrambe le opzioni mi aggradano" Risposi beffardo.
"Ajax, è tardi, spostati"
"Rimangia. Quello. Che. Hai. Detto" Ripetei severamente, dandole uno sguardo di ghiaccio.
"Ho. Detto. No"
"Allora non ho motivo di lasciarti andare"
"Siamo letteralmente nel corridoio di casa tua- mi ricordò- ti pare un buon posto per fare il cretino?"
"Non vedo il problema"
"Potrei puntarti un pugnale sul collo se non ti sposti prima di subito" Replicò lei, frustrata. Era esattamente la reazione che bramavo.
Mi avvicinai al suo orecchio:
"Provaci principessa" sussurrai.

Lei mise una mano sulla cinta, estraendo velocemente uno stiletto, con mia sorpresa lo mise all'altezza del mio collo.
"Uhh quindi fai sul serio- mormorai compiaciuto- "riusciresti anche a ferirmi?"
Iniziò ad ansimare e la sua mano tremava, stavo esagerando, ma non riuscii a rendermene conto prima.
"Su dai, tagliami la gola" La incitai prendendole la mano con il pugnale, e lo misi più vicino al mio collo.
"Ajax smettila" Mi implorò con le lacrime agli occhi.
"Coraggio. Fallo" Continuai io.
"AJAX HO DETTO BASTA" Sbottò spingendomi via.
Dopo un pò di tempo riuscii a realizzare e capire che ero davvero impazzito.

Cosa avevo fatto?

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