A caccia

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Il mattino dopo, all'alba, San si vestì lentamente con gli abiti di Wooyoung. Oggi sarebbe stato costretto ad andare a caccia per la prima volta. Avrebbe voluto posticipare quel momento il più possibile.

"Forza, andiamo, prima che le strade inizino ad affollarsi," lo incitò Wooyoung.

"Arrivo."

San indossò gli occhiali da sole con la lente più scura che avesse mai visto e seguì Wooyoung fuori casa con passo esitante.

"Senti, ma... che devo fare quando troviamo... una persona? Dovrei approcciarla in un qualche modo particolare? Mi sento a disagio."

Wooyoung ridacchiò. "Temo che oggi sarà un miracolo se non le salterai alla gola non appena la sentirai da dieci metri di distanza."

San deglutì. Gli sembrava impossibile fare una cosa del genere. Poi capì.

C'era una donna. Ancora non la vedeva ma sentiva il suo odore. Indossava un profumo troppo forte e scadente, ma sfortunatamente non era abbastanza intenso da coprire l'odore del suo sangue. Non aveva mai provato un'attrazione del genere.

Le sue gambe si mossero da sole. Iniziò a correre come mai aveva fatto in vita sua. Gli sembrava di star mandando avanti veloce un film e in men che non si dica le fu di fronte.

La ragazza era palesemente una prostituta. Quando lo vide arrivare non fece in tempo ad urlare che San aveva già affondato i denti nella sua gola, stringendola con le braccia per impedirle di muoversi.

Il suo sangue gli provocò una scarica di adrenalina indescrivibile, era ancora meglio del sangue di Wooyoung. Era un piacere immenso che non avrebbe mai voluto provare. Non riusciva a fermarsi, la sua mente era totalmente annebbiata. Poi sentì due braccia stringerlo a sua volta e si sentì strappare dal corpo della ragazza.

Vedendo un rivolo di sangue lungo il collo della donna si rialzò subito per tornare a fare quello che stava facendo, ma Wooyoung lo bloccò, sbattendolo con forza contro il muro per stordirlo, per poi allontanarlo dalla donna.

"FERMO! BASTA COSÌ!"

Solo quando si fu allontanato a sufficienza riuscì a tornare a ragionare. La donna lo guardava con espressione terrorizzata e sconvolta. Aveva il viso rigato di lacrime e non era ancora scappata solo perché aveva perso talmente tanto sangue che era sul punto di svenire.

Era stato lui a ridurla così...?

Quando Wooyoung lo vide più calmo lo lasciò andare, camminando verso la ragazza con le mani alzate, in modo rassicurante. Si inginocchiò di fronte a lei.

"Non voglio farti del male, voglio aiutarti."

La ragazza continuava a singhiozzare, ma non scappò. In fondo, Wooyoung era colui che l'aveva salvata dal maniaco psicopatico che l'aveva improvvisamente aggredita.

Wooyoung le porse un fazzoletto, aiutandola ad asciugarsi le lacrime e a tamponare la ferita.

"Non avere paura. Non è successo niente di grave. Il tuo ultimo cliente era davvero un pervertito, ti ha persino morsa a sangue. Niente che una bella doccia calda e un po' di riposo non possano farti dimenticare. Dico bene?"

San vide la donna smettere all'istante di piangere ed immobilizzarsi.

"...Infatti. Di questi tempi gli uomini sono sempre più schifosi."

Detto questo, la donna si rimise in piedi come niente fosse, andandosene con passo traballante.

San era sconcertato. A cosa aveva appena assistito? Wooyoung fu accanto a lui in meno di un secondo.

Blood and Devotion | WoosanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora