San si svegliò di scatto. Cos'era successo? Non era appena uscito da lavoro? Dove diavolo era?
Si rese conto di essere su un letto. Ma non era il suo letto. Non era mai stato in quella stanza buia e fatiscente in vita sua. Era terrorizzato. Cos'era successo? Perché non ricordava niente? Perché non riusciva a muoversi? L'avevano drogato e rapito?
Era totalmente nel panico. Poi la porta della stanza si aprì. Wooyoung. Wooyoung. Era lui. Non appena Wooyoung vide che era sveglio richiuse la porta di scatto, gettandosi su di lui, stringendosi al suo petto, scoppiando a piangere.
"Sei sveglio. Ti sei svegliato davvero."
San continuava a non capire cosa stesse succedendo. Non aveva mai visto Wooyoung in quello stato. Il sollievo enorme che aveva provato nel vederlo lasciò nuovamente il posto alla paura.
Provò a chiamare il suo nome. Non ci riuscì. Gli sembrava che gli avessero ficcato in gola una attizzatoio rovente. La gola gli bruciava come mai in vita sua. Aveva una sete indescrivibile. Neppure mangiando della sabbia avrebbe avuto così tanta sete. Gli vennero le lacrime agli occhi. Cosa gli stava succedendo?
Wooyoung, sentendolo annaspare, si sollevò dal suo corpo. San continuò senza successo a cercare di proferire parola. Il suo Wooyoung lo guardava con uno sguardo disperato che lo stava spaventando più di ogni altra cosa.
Iniziò ad accarezzargli i capelli. "Lo so che fa male. Stai tranquillo. Ti aiuto io."
Detto questo Wooyoung si avvicinò a lui come mai aveva fatto in vita sua, portando il collo alle sue labbra. San sentì una strana sensazione e voltò la testa di scatto. A fatica sollevò una mano, portandosela alla bocca, tastandosi le labbra e i denti. Fece quasi un infarto. I suoi canini sembravano due sciabole. Stava sognando? Cosa significava tutto questo?
Wooyoung gli allontanò la mano dalla bocca, stringendogli il polso, avvicinandosi nuovamente a lui. "Non pensare, San. Segui l'istinto."
Cosa intendeva dire? Cosa doveva fare? Gli veniva da piangere.
Wooyoung gli prese la nuca con l'altra mano, costringendolo a sollevare la testa e a posare le labbra sul suo collo. Cosa stava facendo?
"Mordi qui. Coraggio, non avere paura. Mordimi. Ti sentirai meglio."
San cercò di ribellarsi, ma Wooyoung lo teneva fermo in una morsa d'acciaio. San aprì esitante la bocca contro la sua gola. I suoi canini affilati gli graffiarono la pelle e San sentì una goccia del suo sangue contro la lingua. A quel punto perse completamente il controllo di sé stesso.
Afferrò Wooyoung a sua volta, piantando i denti nella sua gola, succhiando disperatamente. Non aveva mai assaggiato niente del genere. Era una sensazione indescrivibile. Non si era mai sentito così euforico in vita sua. Più succhiava e più si sentiva forte, il dolore alla gola spariva, la sua mente diventava più lucida. Non si era mai sentito meglio in vita sua.
Dopo un tempo indefinito, sentì Wooyoung cercare di fargli resistenza. San lo strinse più forte. Non poteva fermarsi, ne aveva bisogno.
"San...fermati adesso. Basta così," lo sentì dire con voce strozzata e sofferente.
Solo allora San si rese conto di cosa stava facendo. Si sentì raggelare. Staccò subito la bocca dalla gola di Wooyoung. Uno zampillo di sangue gli schizzò in faccia, facendolo trasalire. Cosa aveva fatto??
Sentì le lacrime scendergli lungo il viso. Cosa aveva fatto a Wooyoung? Come aveva potuto ferire l'amore della sua vita? Era una specie di depravato psicopatico? Cosa aveva fatto?
Iniziò a tremare. Era fradicio del sangue di Wooyoung. Ce l'aveva in bocca. Avrebbe voluto vomitare. Ma allora perché non ci riusciva? Perché non si sentiva disgustato? Cosa stava succedendo?
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Blood and Devotion | Woosan
FanfictionSan è un'anima dalla rara sensibilità e gentilezza. Ha solo quattordici anni quando si innamora del suo migliore amico, Wooyoung, senza sapere che questi gli nasconde un terribile segreto. Ha vent'anni quando un tragico evento di cui non ha ricordi...