Il vincolo

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Wooyoung si sentiva irrequieto. Sapere San con Seonghwa lo stava mandando fuori di testa. Sapeva che aveva ragione e che probabilmente non era in pericolo... ma comunque. Non gli piaceva quella situazione.

Inoltre, doveva ancora nutrirsi dalla mattina dello scontro. Sentiva una sete bruciante e terribile. Il problema era che al momento non era nelle condizioni di esercitare la manipolazione mentale. Serviva un corpo forte e una mente salda. Al momento, non aveva nessuna delle due cose. Non voleva chiedere ad Hongjoong di accompagnarlo, non voleva dirgli di avere un problema.

Decise di fare come aveva fatto l'ultima volta, con San. Avrebbe stordito qualcuno prima di nutrirsene. Uscì di casa, alla ricerca di un barbone. Lo trovò in una ricerca più lunga del solito, appoggiato sotto un ponte. La puzza di piscio era quasi insopportabile e copriva quasi del tutto l'odore del sangue. Ma non del tutto. Wooyoung aveva così fame che non riuscì neppure ad arrivare di soppiatto alle spalle dell'uomo. Questi si voltò, sconvolto, pensando fosse un qualche psicopatico, ed iniziò ad urlare.

No no no no. Avrebbe allertato qualcuno! Wooyoung scappò prima che la situazione sfuggisse di mano. E anche questa gli era andata buca.

Ultimamente, non ne andava bene una.

Tornò a casa, demoralizzato e arrabbiato con il mondo, solo per aprire la porta della camera e trovarvi San, in piedi, con uno sguardo glaciale.

Wooyoung rimase un attimo interdetto.

"San? Non eri con Seonghwa? Pensavo saresti tornato più tardi."

San non gli rispose. Con due lunghe falcate lo raggiunse, sbattendo la porta alle sue spalle per chiuderla. Poi lo guardò.

"Wooyoung. Ti senti male, in questo periodo? Da quando bevi il mio sangue?"

Se il cuore di Wooyoung avesse potuto battere, avrebbe perso un colpo.

"C-Cosa?"

"È per questo che non hai voluto combattere contro Jongho? Che non riesci più a manipolare le menti? Che sei più debole del solito e sembri sempre stanco?"

"S-San. Posso spiegare—"

"Taci! Sono stufo di ascoltare le tue bugie! Non mi fido più di quello che esce dalla tua bocca! Pensavo che avresti iniziato a dirmi tutto, dopo che abbiamo discusso più e più volte, ma vedo che continui ad omettere le cose più importanti!"

"Perché sapevo che non ti saresti più nutrito da me, se te l'avessi detto! Io — ne ho bisogno!"

"Lo so che ne hai bisogno," disse San, tagliente. "Ma non hai bisogno solo di questo. Ora tu berrai il mio sangue."

Wooyoung si sentì raggelare. "Ti ho già detto che non voglio."

"Non me ne potrebbe importare di meno. Ora tu lo farai e basta," disse San, afferrandolo per il colletto, strattonandolo finché non fu a pochi centimetri dalla sua gola. Wooyoung deglutì. Anche se il cuore di San non pulsava, la sua gola non emetteva calore e non poteva sentire il suo odore da chilometri di distanza... il profumo delicato che emetteva sembrava un veleno diffuso nell'aria per stordire solo lui. Sentì i canini allungarsi. Aveva troppa fame, era questo il problema. San doveva insistere su questo proprio adesso?!

Vedendo che Wooyoung non collaborava, San lo lasciò andare.

"Va bene allora. Mi hai costretto tu a farlo."

Detto questo, afferrò la taglierina dalla scrivania.

"Cosa fai? Mettila giù!"

Ma San non lo ascoltò, allungando la lama, per poi tagliarsi la pelle lungo l'avambraccio. Alla vista del suo sangue, gli occhi di Wooyoung divennero neri come la pece. Si mise le mani tra i capelli. Cosa diavolo credeva di fare, San?!

Blood and Devotion | WoosanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora