(0) Troppo Presto

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'Che scema, sono arrivata in anticipo e adesso non so che fare. Forse è un bene, magari per la prima volta riesco a fare una bella impressione, evitando di arrivare in ritardo' pensi mentre guardi la sala d'attesa vuota.
Sei stata assunta da un ospedale pubblico ed oggi è il tuo primo giorno di lavoro.
La segretaria con cui hai parlato ieri ti aveva detto di presentarti qui per le otto di mattina, ma ora sono le sette e mezza.
'Scema, scema, scema. Sempre la solita, mai una volta che impari dai tuoi errori' pensi mentre osservi l'enorme stanza.

D'improvviso un ticchettio rompe il silenzio fino ad ora ininterrotto.
Ti volti ad osservare la fonte del rumore, ritrovandoti a fissare un uomo imponente.

"Buongiorno Signor Fushiguro" dice la receptionist che, però, non ottiene una risposta.
L'uomo continua a camminare sicuro per la sua strada, senza degnare né te né la ragazza dietro la scrivania di uno sguardo.

Passano i minuti, ma non sembrano essere abbastanza da colmare il tuo anticipo. Vorresti davvero battere la testa contro il muro nel tentativo di aggiustarla una volta per tutte.

"Signorina TC, il capo chiede di lei" ti rivolge la parola in modo gentile la receptionist. È davanti a te e ti sta guardando con quei suoni occhi grandi da cerbiatta.
"Ma certo" rispondi mentre ti alzi. Prendi la tua valigetta che avevi appoggiato contro lo schienale della sedia affianco alla tua. "Mi segua" dice la segretaria. Fai come ti chiede e percorrete insieme un lungo corridoio, fino ad arrivare ad un'ascensore. Vi entrate e, con tuo enorme stupore, dà la vista su tutta la città grazie ai pannelli in vetro. Rimani incantata dal panorama mentre salite fino al 20esimo piano. Uscite dalla cabina e percorrete altri due corridoi prima di arrivare davanti ad una porta enorme in legno scuro. Ti soffermi a guardarla mentre la tua guida vi bussa. Tutta la struttura interna dell'ospedale ha un design moderno, ma questa porta quasi antica stona nel complesso. Il colore del legno così scuro, il suo essere massiccia e sembrare pesante più di un macigno, tutto la rende inadeguata all'ambiente circostante. Chissà chi l'avrà mai scelta e perché?
Intanto la ragazza ha annunciato la tua presenza al capo dell'ospedale ed è uscita silenziosamente fuori dal suo ufficio.

"Buona fortuna" ti augura la ragazza, lasciandoti da sola. Bussi piano alla porta e aspetti. Subito senti un sonoro sbuffò seguito da un "Avanti", pronunciato da una voce rauca e spazientita. Così ti decidi ad aprire qualla porta ed entrare.
"Permesso" dici, prima di accomodarti su una delle due sedie davanti la scrivania del capo.
L'uomo è in piedi davanti a te, ti dà le spalle e sembra osservare il panorama dalla vetrata dietro la scrivania. La vista su gran parte di Tokyo è davvero mozzafiato, daltronde siete all'ultimo piano dell'edificio.

"Nome?" ti chiede con disinteresse e un tono severo.
'Chi è che assume qualcuno senza neanche sapere o ricordarsi il suo nome?' pensi scocciata prima di rispondere "TC TN"
"Sa perché è stata assunta?" ti domanda ancora l'uomo.
Dei piccoli dubi si insinuano in te mentre pensi al motivo di porre una domanda simile. 'E se volesse licenziarmi?' ti chiedi. Alchè, per togliersi ogni dubbio, rispondi con un secco "No".
"Perché lei è un medico decente" afferma con sicurezza l'uomo.
È di spalle, ti sta sminuendo e neanche ti guarda in viso mentre lo fa. Nessuno ti ha mai trattata con sufficienza come sta facendo quest'uomo. Non sei mai stata eccellente, è vero, ma neache la più scarsa tra i tuoi colleghi.
Vorresti davvero dirgli qualcosa e lo faresti se non ne dipendesse della tua carriera. Così ti limiti al silenzio e ascolti la sua voce che ,imperterrita, continua a parlarti con tono scocciato.
"In più non ha famiglia e non ne avrà una nel prossimo futuro. Uno stadio iniziale perfetto da cui partire. Vede, questo ospedale universitario ha come obbiettivo quello di plasmare medici eccellenti; dottori e chirurghi che mirano al successo assoluto; uomini e donne capaci di fare qualunque cosa pur di arrivare in vetta, pur di essere i migliori, di eccellere. Per farlo ci occorrono dei buoni dottori e ragazzi già pronti all'apprendimento, ma ci si accontenta di ciò che si trova. Vero TC?"
Senti le guance diventare bollenti e una sensazione sgradevole attanagliati lo stomaco, ma tenti ugualmente di mantenere calma.
"Certo, sono onorata di poter prendere parte ad un simile progetto nonostante le mie mancanze. Spero di poter raggiungere il vostro obbiettivo nel minor tempo possibile, così da rendermi utile fin da subito".
Osservi la sua ombra sul pavimento e rabbrividisci nel constatare quanto lui sembri ancora più grande ed imponente. Forse hai capito chi è che ha fatto installare quella dannata porta.
"Alla prossima Dottoressa" ti dice, senza neanche degnarti di uno sguardo.
"Arrivederci capo" dici mentre esci dalla stanza come se fossi entrata in una cabina per la crioterapia. 'Quell'uomo è gelido' pensi 'chissà se almeno la moglie riesce a smuoverlo un po', sempre se c'è l'ha considerato quanto sia antipatico. Magari fa semplicemente così con tutti'.

L'uomo ti dava ancora le spalle mentre stavi uscendo e, di conseguenza, non hai potuto vedere un ghigno nascere sulle sue labbra. 'Perfetto, ho trovato un ottima bestiolina da ammaestrare. Potrebbe diventare più brava di quanto pensi' dice l'uomo tra sé e sé mentre torna seduto sulla scrivania.

Intanto sei nell'ascensore ed osservi la mappa dell'edificio appiccicata con lo scotch alle pareti della cabina. Premi il tasto del primo piano e, dopo essere uscita dall'ascensore, ti dirigi verso gli spogliatoi.
Non c'è letteralmente nessuno, così ti cambi con calma, togli i pochi gioielli che hai messo stamane e vai di nuovo alla reception.
"Mi scusi" dici "qual è il medico che mi farà da tutto in questi mesi?".
"Verrà affiancata dalla dottoressa Ieiri già da oggi" ti risponde con cordialità la ragazza davanti a te.
"Capisco, dove dovrei attendere il mio tutor?" chiedi.
"O non dovrà attenderla, è già qui. Buon giorno Dottoressa Ieiri"
Ti volti e vedi una bellissima donna si qualche anno più grande ti te.
Ha delle profonde occhiaie 'Si vede che avrà fatto il turno di notte' pensi mentre fai un leggero inchino e dici "Piacere di conoscerla, mi chiamo TN TC".
"Ieiri Shoko, piacere mio. Seguimi, facciamo un giro di visite".
Segui la donna e camera per camera visitate tutti i pazienti della dottoressa Ieiri. Mentre continuate a camminare osservi come tutti siano molto freddi, nessuno saluta i propri colleghi, si muovono tutti come androidi. 'Comincio a pensare che siano fatti davvero di ferro e che un cuore non ce l'abbiano' pensi mentre continui a camminare.
"Vedi, qui non siamo abituati a certe smancerie. Potrà sembrarti strano ma se non fai attenzione ti rubano anche il paziente. Stai attenta, si vede lontano un miglio che sei nuova qui".
"Va bene, la ringrazio per il consiglio" le rispondi in modo cordiale, ignorando i brividi che ti percorrono il corpo. 'O legge nel pensiero oppure sembro davvero così sprovveduta' ti dici tra te e te.
"Altra cosa" continua Ieiri "Qui c'è spazio per tutti, ma non per i pesciolini piccoli ed indifesi". Noti da subito un cambiamento di colore nel tono della sua voce. Ieiri si è fermata di colpo, costringendoti a voltarti per guardarla mentre ti dice "Mangi per non essere mangiato. Qui siamo tutti squali dottoressa TC, non c'è posto per le carpe o i salmoni. E lei dottoressa, lei sa cosa vuole diventare?".

Conteggio delle parole: 1370

Questo era il primo capitolo di questa Toji x reader, spero che vi sia piaciuto.

Approfondimento:
in Giappone ogni ospedale ha una reception, quasi come se fosse un albergo. Lì vieni smistato in un'area precisa dell'ospedale dove, medici specializzati in una certa branchia della medicina, si occupano di te. Tante volte è stesso il paziente a stabilire il piano di cure, a fare una diagnosi personale e spiegare di cosa a bisogno, ovviamente nei limiti delle sue competenze. In seguito sono i medici a fornirgli le cure adeguate ed occuparsi del suo caso. Se non si è convinti sull'origine del problema bisogna richiedere una visita ed una diagnosi dal medico in modo specifico.

Alla prossima.

🌛 La vostra Maddy 🌜

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