(8) Guai in vista

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Apri la porta del lavatoio, sussultando leggermente a causa della sensazione della maniglia gelida sul palmo ancora spoglio dai guanti. Hai i nervi a fior di pelle e questo potrebbe distruggerti. Tenti di prendere un respiro profondo ma quando alzi gli occhi verso i lavandini incontri la figura di Toji. Vorresti tanto correre via, ma è come se le tue comode ciabatte in gomma si fossero ancorate al pavimento.
Così lo osservi indossare la mascherina e legarsi la cuffietta dietro la nuca. Apre il sapone monouso e comincia a passarlo sulle mani. Segui le linee precise che definiscono i suoi muscoli sotto la divisa e ... 'E no! TN basta, ti devi concentrare per l'intervento su' tenti di dire a te stessa, ma senza risultato. Ti avvicini tentando di assumere un comportamento normare, ma continui a spiarlo con la coda dell'occhio sperando che non se ne accorga.
Senti il suo profumo entrarti nelle narici, inebriandoti contro il tuo volere. Quelle erbe speziate dai toni un po' ferrosi, giureresti di sentire anche un leggero tono di bergamotto. Possibile che un uomo così ripugnante possa farti questo effetto?
Magari sarebbe meglio pensarci dopo l'intervento. Così copi i gesti di Toji ed entrate insieme in sala operatoria. Vi infilano sia il camice che i guanti e da lì l'intervento, o meglio l'inferno, inizia.
Ti irrigidisci appena ti posizioni davanti al tavolo operatorio, lasciando che le tue emozioni prendano il sopravvento. Non smetterai mai di odiarti per quelle poche volte che capita, proprio come ora.
"Ricorda che mi devi affiancare, non mi servono statue in sala operatoria" pronuncia Toji con il suo solito tono a metà tra il derisorio e l'infastidito. Ecco che arriva la prima frase umiliante che il tuo capo ti ha riservato. Sembra come se volesse scalfirti parola dopo parola con uno scalpello.
Lasci scivolare su di te quella frase meschina, come se nulla fosse ed annuisci all'uomo crudele che ti ha parlato.
Prontamente dai indicazioni al ferrista ed intanto cerchi di non farti distrarre dalla presenza Toji, obbiettivo impossibile dato che l'intervento è suo.
La voce decisa del capo, che interrompe quel silenzio tombale ogni volta che chiede gli strumenti, ti scuote come un temporale a ciel sereno. Cerchi di concentrarti sulla sensazione fredda del bisturi che tieni in mano, ma non è sufficiente a farti concentrare di più. Allora stringi l'oggetto con forza e, senza neanche accorgertene, la mano inizia a tremare per lo sforzo.
Improvvisamente la voce di Toji ti riporta alla realtà e tu l'afferri come un'ancora di salvezza.
"Mettete un po' di musica, la dottoressa mi sembra nervosa stamattina".
Non puoi ignorarlo, non devi farlo, sei tu ad accompagnare lui adesso e non il contrario. L'intervento non è il tuo, devi calmarti e mantenere il controllo totale di te stessa.
Dopo poco la musica si fa largo in quel silenzio assordante, rendendo tutto più leggero e piacevole.
Lo spazio assume quasi colori più tenui e persino l'odore del sangue diventa più sopportabile.
"Allora dottoressa, come mai così tesa stamane?" ti chiede tranquillamente l'anestesista.
Ti volti per qualche secondo e quando incontri il viso di Tsukumo ti rassereni. Gli sorridi e lo vedi fare lo stesso.
"Forse non ha dormito stanotte" propone uno strutturato presente in sala. Arrossisci violentemente mentre alcune risate coprono la musica.
"E invece di te che mi dici Bertold? Tua moglie si sente ancora sola oppure le tue corna sono magicamente scomparse?".
L'uomo si ammutolisce d'improvviso ed altre risate irrompono nella quiete della sala. Incroci lo sguardo di Toji e puoi notare solo dai suoi occhi che sta sorridendo, anzi no, ghignando. La sua domanda ha fatto tacere tutti e ti ha tolto da un colossale imbarazzo. Ti domandi se lo abbia davvero fatto per te o se ci provi solo gusto a mettere in difficoltà tutti quelli che gli si parano davanti.
Eppure ti ha difesa, strano da parte sua farlo perché mosso dall'indole altruista che non possiede.
Torni a concentrarti sull'intervento lasciando quei pensieri per dopo fino a quando un'altra strutturata non prende parola.
"Capo, stasera ci andiamo a fare una birra?".
"Sì dai Capo, è da tanto che non viene con noi" enfatizza Geto, il ferrista dell'equipe di Toji.
"No, stasera ho del lavoro da sbrigare".
"Come sempre" sbuffa qualcuno per poi aggiungere "e lei dottoressa sarà dei nostri?".
"Non mi piace bere, tra tutti i miei vizi non è quello che prediligo" rispondi con calma.
Ma una voce calma interviene:
"E allora che altri vizi ha?".
Guardi Toji negli occhi, quasi non credendo che ti abbia posto una domanda scomoda proprio ora, nella fase più delicata dell'intervento.
"Bhe i dolci, l'essere altruista e gli uomini" rispondi con falsa sicurezza.
Un'appunto di qualcuno ti fa distrarre per un'attimo: "Ma i primi due non sono vizi". Lo maledici con tutta te stessa cercando di organizzare le parole e comporre una frase mentre continui ad operare.
"Dipende dai punti di vista. Se per te non sono vizi allora alla dottoressa piace solo mangiare" quegli occhi si fissano ancora su di te, ustionando la tua pelle. "Dico bene dottoressa TC?" aggiunge poi Toji con quel suo sguardo eloquente. Ti ha appena chiamata con il tuo cognome accompagnato dalla parola dottoressa. È forse la prima volta che accade, no anche il primo giorno lo fece e forse anche durante quell'intervento infernale con Naoya Zen'in. Lo hai sentito così poche volte dalla sua bocca che ti fa ancora uno strano effetto sentirlo.
"Credo di sì" gli rispondi dopo poco. Hai capito il doppio senso della frase, ma comunque dimostri il contrario. Qualche idiota però decide di calcare la mano: "E allora cosa le piace mangiare dottorè?".
Tutti ridono, anche Toji sembra divertirsi, così stai al gioco:
"Dipende, gli uomini simpatici non sono il mio piatto preferito sul menù". Le risate aumentano e l'intervento continua per il meglio.

Finalmente è tutto finito e sei di nuovo al lavaggio. Toji è rimasto in sala a discutere con alcune dottoresse. Quando lo vedi arrivare prendi il tuo telefono in mano e fai finta di scrivere a qualcuno.
Senti la sua presenza scura ed imponente acconto a te, ma non ci puoi fare molto.
Così apri una chat a caso e fingi di fare un audio dicendo la prima cosa che ti viene in mente:
"Forse andrò con loro a bere ugualmente, alla fine mi potrebbe fare bene bere un goccio o due". Ti senti una stupida per aver parlato, figuriamoci se Toji presta attenzione ad una sciocchezza simile. "Penso che verrò anche io". La sua risposta ti lascia interdetta, ti immobilizza per qualche secondo, giusto il tempo di realizzare ciò che ha detto.
Non fai in tempo a dire nulla che entra anche Kashimo e dice "Fantastico, allora ci vediamo stasera. TN se hai bisogno di un passaggio chiamami. A dopo".
'Cazzo' è l'unica cosa che riesci a pensare prima di sentire lo sguardo ustionante di Toji su di te, per la millesima volta.
Prima che tu possa dire qualsiasi altra cosa entrambi gli uomini sono già usciti. Rimani per qualche secondo interdetta sul da farsi, poi ti ricordi del fatto che devi ancora operare 2 pazienti. Il solo pensiero ti fa ritornare con i piedi per terra.
Ma, prima di pensare del tutto al tuo lavoro, ti permetti di aprire i messaggi dalla tua amica Yuki.
Leggi ciò che ti ha scritto prima e sorridi.

"Ma è fantastico! Ci penso
io a prepararti. Quella sera
sarai una gnocca, fidati"

"Ahaha grazie. Comunque, cosa potrei indossare per andare a prendere una birra con dei colleghi?"

Riponi il telefono nella tasca del camice ed esci dal lavatoio.
Preghi il tuo Dio chiedendogli una giornata tranquilla mentre raggiungi la sala di uno dei due pazienti che opererai. Parlare con loro non è mai stato un problema, hai sempre trovato le parole giuste per spiegare concetti difficili in modi semplici rimanendo comunque professionale.
Così bussi alla porta davanti a te ed entri. Trovi la dottoressa Ieiri vicino al ragazzo allettato. Ti avvicini e lasci che la loro discussione termini, poi intervieni.
Sì, sarà una lunga giornata.



Conteggio parole,: 1380

Grazie mille per aver letto.
Toji è geloso? È arrabbiato con TN?
Vuole morto Kashimo?
A che no, ma non vi spoilero più nulla. Detto questo, alla prossima.

,🌛 La vostra Maddy 🌜

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