(7) Confusione

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"Ha da fare pomeriggio?".
'Che cazzo vuole questa ora?' si chiede Toji mentre allaccia la cintura dei pantaloni.
Le ragazze dovrebbe tanto capire che dopo una sveltina l'uomo è di un umore peggiore rispetto a quello prima del rapporto.
Così Toji guarda negli occhi la ragazza, facendole capire che non ha la minima intenzione di parlarle.
Ma perché è così incazzato?
A dir la verità sta capitando spesso in questo periodo, come se il suo modo di rilassarsi non facesse più effetto. Una coincidenza strana è che sta cominciando ad aver bisogno di sesso ogni qual volta finite una discussione.
Lo irriti davvero così tanto?
No, lo sa che c'è dell'altro e si detesta per questo.
Gli dà fastidio che non riesca a capire il motivo di tanto bisogno di sfogarsi. Potrebbe anche farsi una sigaretta, ma ciò che vuole è solo sesso. Eppure ora sta peggio di prima nonostante abbia cercato di soddisfare il suo desiderio.
Non puoi provocargli tutto questo soltando parlando, andiamo su.
Sì, nelle sue fantasie sei davvero uno schianto senza nulla addosso, ma rimani sempre quell'animaletto fastidioso che gli sta tanto a cuore far sentire a disagio. Dovresti capirlo, o magari dovrebbe essere lui a metterselo in testa.
In ogni caso deve trovare una soluzione e anche rapidamente, non può permettersi di stare in questo stato ancora per molto: è così frustrato da non riuscire neanche a compilare delle semplici scartoffie.
Forse potrebbe farsi un'altra o magari maltrattare un altro specializzando. No, non farebbe una grande differenza, considerando che si è fatto quasi tutte le ragazze dell'ospedale.
'E se me la portassi a letto? La potrei umiliare, far sentire finalmente completamente sotto il mio controllo, sottomessa a me' pensa Toji mentre la sua mente malsana definisce i dettagli della sua strategia. Gli dai così fastidio che sì, vederti soltanto alla sua mercé lo farebbe sentire veramente al settimo cielo. Potrebbe toglierti per sempre quella voglia di rispondere. Già pregusta la soddisfazione e l'ego smisurato che gli faresti provare.
Ora sì che è di ottimo umore.

Intanto tu sei sulle scale di emergenza, insieme a Kashimo.
Più tempo passi con questo ragazzo più capisci che non c'entra nulla con tutto l'ospedale: non è per niente perfido, ipocrita o semplicemente scortese. Ti chiedi perché Toji lo abbia voluto con sé.
"Quindi pensavo che magari potremmo uscire una sera di queste, che ne dici?" ti chiede mentre espira un po' di fumo.
Gli prendi la sigaretta dalle dita ed inspiri per l'ennesima volta, senza pensare al fatto che stai baciando indirettamente Kashimo.
"Sì, mi farebbe piacere. Anche se dopo lavoro sono un po' stanca" gli confessi.
Osservi un sorriso farsi strada sulle sue labbra e minacciare di contagiarti. "E se andassimo subito dopo lavoro? Casa mia è qui vicino, ti cambi e andiamo".
"No, darei troppo disturbo" provi a replicare ma quel sorriso non ti lascia davvero scampo, così continui dicendo "...va bene dai, ma solo per questa volta".
"Ok, allora la prossima ceniamo direttamente da me. E non accetto un no come risposta".
Non hai neanche il tempo di rispondergli che si è già alzato in piedi per andarsene. Lo osservi prendere un pezzettino di carta dalla taschina del camice e scribacchiarci qualcosa.
"Ho un consulto da fare, tu scrivimi così ci organizziamo per la cena. Se mi cerchi mi trovi verso mezzogiorno alla mensa".
Va via e ti lascia lì, come una stupida imbambolata.
Vieni riportata alla realtà quando il telefono dell'ospedale inizia a suonare: il capo ti vuole in ufficio.
'Di già?' ti chiedi e speri che non voglia mangiarti viva.

'Kami abbiate pietà di me' pensi prima di varcare la soglia del suo ufficio. Tieni gli occhi sul pavimento per paura di poter assistere ad un'altra di quelle sue solite scene indecenti.
"Tra due ore ho un intervento il sala 3, un tumore urgente".
Sgrani gli occhi alle sue parole, alzi lo sguardo su di lui e sul tuo volto si dipinge un'espressione a metà tra l'incredulità e l'ira.
"Capo sono io ad avere un intervento in sala 3 tra due ore, è altrettanto urgente. Non può prendere la sala di qualcun altro?" chiedi cercando di mantenere la calma e di non alzare la voce.
Ascolti la sua risata per l'ennesima volta e nel guardare altrove i tuoi occhi trovano la sua camicia un po' troppo sbottonata.
'Diamine, ma perché si ostina a volermi fare uscire fuori di testa?' ma mentre te lo chiedi Toji riprende parola.
"Su su, non lamentarti, non sei contenta di operare con il tuo capo? Ci divertiremo così tanto insieme".
Sgrani gli occhi alla sua affermazione ma non riesci a parlare.Quanto lo detesti, è davvero insopportabile con quel tono e quell'espressione. Non riesci a reggerlo oltre, così te ne vai senza dirgli nulla pensando di fargli uno sgarbo. In realtà lo hai soltanto divertito di più molto.
Corri ad avvisare il tuo paziente del cambio di programma e dopo scrivi ad una tua amica.

'Yuki uno mi ha invitata a cena.
È un anestetista, si chima
Hajime Kashimo. È carino,
dolce, gentile e simpatico.
Il capo continua a fare lo
stronzo 😮‍💨'

Non aspetti una sua risposta, sai che lavora molto più di te.
Per esempio adesso non hai davvero nulla da fare, così decidi di andare da Ieiri. Magari potrebbe darti una mano per quanto riguarda il comportamento di Toji.

"Si comporta sempre così, non è una novità che lo faccia anche con te. Se pensi che si sia accanito forse non ti sbagli, ma è più che normale qui. Non pensare di poter risolvere la faccenda, prima o poi smetterà e passerà al prossimo da torturare".
Le sue parole non ti hanno confortata neanche un minimo, ma apprezzi il fatto che abbia comunque risposto alla tua domanda.
"È normale che si faccia tutte le infermiere che si trova a tiro?" le chiedi ancora. La donna ride, rischiando di fare cadere il suo settimo caffè a terra.
"Bhe quando sei stressato e hai tanto tempo libero preferisci impiegarlo con qualcuno invece che da solo. Se non si sfogasse ogni tanto potrebbe licenziarci tutti".
Sorridi mentre le dici "Ogni tanto? Allora è molto stressato in questi giorni, perché sennò non si spiega".
Finalmente Ieri distoglie lo sguardo da quello che sta facendo e ti guarda negli occhi: "Immagina cosa potrebbe fare dopo un intervento se è così stressato compilando solo delle scartoffie".
I brividi ti percorrono il corpo al solo pensiero e capisci di dover essere molto più cauta con un uomo del genere.
Guardi l'orologio che hai al polso e capisci che è ora di andare.
"Io vado, arrivederci Dottoressa" la saluti cordialmente e ti avvii verso la sala operatoria. Sei pronta alla più recente forma di tortura inventata. A questo hai visto il peggio del peggio.
O meglio, questo è ciò che credi.

Conteggio parole: 1180

Scusatemi tanto se domenica non ho aggiornato.
Questo capitolo è noioso, ma serve da collegamento con il prossimo. Reggetevi forte e tenetevi pronti: da qui in poi si decolla verso il cuore della storia.
Alla prossima.

🌛 La vostra Maddy 🌜

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