(13) Turno

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"E quindi poi che ha fatto?".
"Niente, ha girato i tacchi e se n'è uscita".
"E tu non hai detto o fatto niente? Davvero?".
"Diciamo che ho fatto la parte della stronza dicendo una cosa un po' da presuntuosa e ne ho pagato lo scotto".
"Quando usciremo mi spiegherai meglio, ma un po' ho capito. Be' almeno quella là avrà inteso il messaggio. E comunque penso che se Toji non avesse gradito il tuo intervento ti avrebbe fatto smettere subito di fargli...capito? Secondo me si è divertito a vedere litigare due puttane per un cazzo".
"Scema, non sono una troia come lei, almeno credo. Comunque mi ha chiesto di aspettarlo in ufficio ma credo che scherzasse".
"Ma sì, tanto ora sei a casa, quindi ormai".
"Eh, col cavolo, oggi ho il turno di notte. Non ce la posso fare-".

"Se hai finito di parlare con Yuki gradirei che mi aiutassi con la cena TN" dice Maki, interrompendo la tua conversazione al telefono.
"Va bene, vengo. Yuki ci sentiamo domani o stanotte". Attacchi, un po' controvoglia, e vai ad aiutare Maki.

Il vostro appartamento è piccolo, ma confortevole.
C'è questo spazio appena entri che è sia sala da pranzo che cucina che soggiorno.
Praticamente c'è un divano a tre posti con la televisione davanti e dietro un piccolo tavolo da pranzo. Infondo alla stanza è situata una piccola cucina con un'isola centrale a delimitarne lo spazio.
Alla fine c'è tutto, anche se compresso in poco spazio; però avete comunque due camere da letto separate e due bagni, uno di servizio e uno un po' più grande.
Per adesso va bene così, non ci dovete fare chissà cosa con questa casa alla fine.

"Quindi alla fine hai risolto con il capo, a quanto ho capito" se ne esce così Maki, dopo aver finito il suo piatto.
Alzi gli occhi verso di lei e la guardi stranita: di solito con lei parli di argomenti "seri" non di cose frivole come i ragazzi. Ti ha sempre detto "Non è affar mio con chi vai a letto fino a quando non te lo porti in questa casa". Era stata categorica su questa cosa: qui non si porta nessuno almeno ché non sia una faccenda seria.
Eri d'accordo con lei, anche se sapevi che la regola l'avresti dovuta rispettare soprattutto tu.
L'avresti dovuta rispettare, ma sappiamo tutti come sono andate le cose con Toji, tutti tranne Maki per fortuna.

"Bè sì, ho risolto a modo mio, diciamo così" dici, evitando lo sguardo della tua coinquilina, molto duro e severo.
"Capisco, meglio per te. Solo...stai attenta, Toji è un uomo particolare e soprattutto molto potente. Fai attenzione a quello che fai, ok?".
Tutta quella preoccupazione non l'avevi mai percepita da lei, è la prima volta, segno che Maki ha paura che tu ti possa cacciare in un brutto affare.
"Va bene" due parole semplici per evitare di dire cose fuori posto e che possano farti sembrare una deficente davanti ad un'amica che si sta preoccupando seriamente per te.

La cena prosegue tranquilla, vai a letto serena con il cambio pronto sulla sedia per ogni evenienza.

'Cazzo, la riunione è finita da un pezzo ma con tutte queste scartoffie sono restato a lavoro così tanto che sto ancora qui, alle undici di sera' pensa Toji incazzato nero per come la giornata è andata a finire.
Esce dal suo ufficio e sta per andarsene quando vede il pronto soccorso pieno. Poi, proprio quando sta per voltare lo sguardo vede una figura conosciuta.
Stai facendo lo slalom tra le barelle e gli infermieri che occupano tutto lo spazio. Un incidente stradale ha causato un po' di danni e figuriamoci se non chiamano un cardiologo per un consulto.
Toji decide di scendere e venire verso di te per uscirsene dal prontosoccorso.
"Buonanotte ragazzina" sussurra mentre ti passa accanto.
Riconosci la sua voce ma quando ti volti non lo vedi, così pensi che il sonno ti sta giocando brutti scherzi. In realtà sei così rimbambita che i tuoi occhi non sono stati rapidi ad individuare quella figura mastodontica che se ne sta andando.

"Cos'abbiamo qui?" chiedi appena entri nella stanza dove hanno messo il paziente di cui ti occuperai.
"Abbiamo bisogno di un suo parere dottoressa" ti dice l'infermiera accanto a te mentre ti porge la cartella del paziente.
'È solo una consulenza, mantieni la calma che poi torni a casa subito' ti dici per darti forza, ma si prevede una lunga nottata per te.

"Buongiorno capo" lo saluta come sempre la sua segretaria e stranamente oggi Toji le rivolge la parola, ma non per salutarla, sia chiaro: "Manda a chiamare TC, la voglio nel mio ufficio, ora".

La nottata era stata stressante, un susseguirsi di cose da fare che alla fine avevi deciso di rimanere lì.
Alla fine, quando avevi avuto un attimo di pausa ti eri assopita sul divano della tisaneria.
Ora sei così stanca che non senti il tuo cercapersone suonare, sei immersa nel mondo dei sogni al momento.

"Capo, TC non risponde alle chiamate. Cosa devo fare?".
La segretaria è entrata nell'ufficio di Toji, preoccupata per averlo fatto aspettare troppo.
"La siete andati a cercare?".
Il suo tono spazientito lascia trapelare il fatto che la donna lo abbia fatto aspettare troppo.
"No signore, ma se vuole posso-" la ragazza viene bruscamente interrotta dalla voce profonda dell'uomo "Ci penso io".
Non si capisce se sia più spazientito dal fatto che tu non risponda o dall'incompetenza della segretaria.
Per smaltire l'umore pessimo che ha si fa una passeggiata per i corridoi fino ad arrivare alla tisaneria di cardiologia.
Appena entra ti trova stesa sul divano, ride al pensiero di come tu abbia girato come una trottola la sera prima per assistere a tutti quei pazienti. E sì, si è fatto fare un riepilogo di quello che è successo la sera prima.
"Stancante essere un cardiologo, vero ragazzina?".
Ma tu non lo senti proprio, sei davvero stanchissima, Toji non ci può fare niente, o forse sì.
Va dietro lo schienale del divanetto e vi si appoggia con gli avambracci.
Lascia che una sua mano scorra dal tuo ginocchio fino all'anca, con le dita che sfiorano l'interno coscia e che ti porvocano piccoli sussurri anche nel sonno.
"Interessante" ridacchia mentre porta la mano sotto la maglia della divisa. È gelida e appena la passa anche sui tuoi seni ti risvegli.
"T-Toji" balbetti poco assonnata a causa della situazione.
"Buongiorno ragazzina, ho provato a svegliarti in modo meno...come dire...invadente, ma sembra che tu non abbia un sonno molto leggero".
Arrossisci subito all'idea che ti abbia vista dormire, con la bocca aperta e la saliva che stava colando sul braccio sotto la testa.
Ti metti a sedere, la mano ti Toji che non vuole saperne di togliersi di lì. Strofini le mani sulla faccia cercando di darti un aspetto migliore.
Sei buffa agli occhi di Toji, che ormai non ti vede più come una bestiolina indifesa, ma come una ragazzina imprudente in un mondo di adulti. Anche questo tentativo di aggiustarti dimostra quanto tu ci tenga a sembrare carina ai suoi occhi, come se volessi a tutti i costi le sue attenzioni. Sei una ragazzina che vuole essere guardata con occhi famelici, pieni di desiderio, davvero un'imprudente.
"Sai, mi hanno detto che hai lavorato tanto. Pensavo che, dato che sei stata così brava ieri, tanto da essere sfinita anche ora, meritassi un piccolo premio. Ma, tuttavia, sono un po' indeciso. Ti va se mi aiuti a prendere una decisione ragazzina?".
Come fai a dire di no a quel tono di voce?
Come fai anche solo a respingere una richiesta da quest'uomo?

Se prima ti sei data una sistemata per Toji, o almeno ci hai provato, adesso lo fai per evitare che i colleghi capiscano cos'hai fatto.
"Ragazzina è inutile che cerchi di sistemarti, quello si vede comunque".
Instintivamente guardi il tuo collo allo specchio, dove l'uomo ti aveva lasciato dei baci poco fa.
Magari solo dei baci, come hai fatto a non accorgertene?
"Ho il collo viola Toji, adesso che faccio?" sussurri mentre lo sconforto ti attanaglia lo stomaco.
"Su su, tanto ormai lo sapranno già tutti. Quella lì che è entrata ieri difficilmente sta con la bocca chiusa, non che sia per forza un male, capisci che intendo.
Ormai lo sanno già tutti, e non è una novità eclatante".
Non puoi fare a meno che guardarlo di traverso.
Davvero sta cercando giustificare così il fatto che tutti sappiano cosa fate?
"Credi che non abbia notato come sei intervenuto ieri mentre parlavo con Kashimo?". La tua voce è ridotta ad un volume appena udibile, hai paura di far arrabbiare Toji sul serio. Ma sembra l'abbia presa bene perché si sta avvicinando a te, è alle tue spalle. Senti per l'ennesima volta ogni sua parola sul tuo collo e ti chiedi quando questo finirà di avere un effetto su di te.
"E tu credi che mi piaccia se i miei animaletti giocano con qualcuno che non sono io? Andiamo ragazzina ti facevo più sveglia di così".
È questa frase che ti fa capire che non sei l'unica e non lo sei mai stata, è solamente arrivato il tuo turno. Chissà quando Toji si scoccerà e passerà alla prossima, chissà quando finirà il tuo turno.

Conteggio parole: 1600

Ebbene sì, stasera c'è il titolo come chiusura del capitolo: una bella idea, lo ammetto.
Che dire, le cose si fanno interessanti.
Questo capitolo, un po' dolce amaro, ci sta facendo avvicinare ad una delle parti più salienti della storia, quindi non vi resta che aspettare. Alla prossima.

🌛 La vostra Maddy 🌜

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