(12) Responsabilità

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"Sai, quando ho guardato l'orologio e ho notato che la Dottoressa che avevo chiamato non era ancora venuta nel mio ufficio, ho pensato che fossi morta. Nessuno ha mai avuto il coraggio o la stupidità di disubbidirmi: sei la prima, ragazzina. Sentiti fortunata se non ti licenzio oggi, anzi ringraziami".
Il suo tono di rimprovero è così duro che sembra un padre che sgrida la figlia.
Oh Kami, quanto è umiliante essere ripresa per così poco!
Perché se la prende per ogni minima cosa?
Perché si sfoga con te?
Sapevate entrambi che sarebbe stata solo una scappatina, qualcosa di una notte.
Eppure, se tu avessi frainteso e lui ha intenzione di usarti come suo antistress personale?
Questo pensiero passa come un fulmine nella tua testa, e capisci di aver fatto una gran cazzata.
Accettare di andare con l'uomo sbagliato e, il giorno dopo, comportarti come se non fosse successo nulla andando da un altro è stato imperdonabile.
Che grandissima stupida che sei!
Come hai potuto pensare che funzionasse?

Guardi Toji di sottecchi sperando che il suo volto non ti intimidisca più di tanto: vorresti dirgli qualcosa guardandolo in faccia.
È appoggiato alla scrivania, davanti a te, e nonostante tutto è più alto.
La sua figura troneggia su di te, vorresti dire che ci sei abituata, ma mentiresti: ti fa ancora effetto.
Il suo viso è contratto in una smorfia di ira che ti intimidisce così tanto da farti abbassare lo sguardo all'istante.
Però provi almeno a sussurrare un "Mi dispiace, scusi se ho tardato" ma i suoni che escono sono così sottili che Toji neanche li sente.
Osserva le tue labbra muoversi e capisce il tuo intento, così dice "Dimostrami che hai capito, che ti dispiace, che non lo farai più. Magari non ti punisco".
'Che gran bastardo' pensi tra te e te mentre ti avvicini a lui.
Poi un'idea ti fulmina, così cammini verso la vetrata e ti volti verso di lui.
Non senti il freddo del vetro dietro la tua schiena ma per ciò che hai in mente lo percepirai presto.
Toji si gira a guardarti, con le braccia incrociate aspettando di vedere cosa farai.
'Un pezzo per volta' pensi 'Fallo aspettare, ma non troppo o peggiorerai la situazione'.
Così sfili il camice e poi, lentamente, togli anche la maglia della divisa.
Quando rimani in reggiseno indugi un attimo, ti appoggi con la schiena al vetro e lasci che il freddo ti provochi un piccolo gemito.
Ti mordi il labbro inferiore quando anche i pantaloni cadono a terra.
Ringrazi te stessa per aver indossato una biancheria carina, nonostante non avessi in programma lo spogliarello.

"Ieri sera eri preparata meglio. Chissà se per me o per quel bastardo". Eccolo, il commento che ti fa capire di doverti impegnare di più se vuoi fargli dimenticare il tuo errore.
Stai per chiederti 'Ma perché lo sto facendo' quando Toji si siede sulla poltrona davanti a te ed inizia a mangiarti con gli occhi.
Ogni centimetro di pelle brucia, ogni tua imperfezione ti sembra grande dieci volte in più.

"Lo spettacolo è già finito?" ti esorta l'uomo, facendoti sentire ancora più a disagio. Ma lo vuoi fare, lo devi fare se vuoi il suo perdono.
Ti avvicini, arrivi davanti a lui e lo guardi negli occhi mentre ti pieghi verso il suo petto.
Lasci che i tuoi seni rimangano scoperti per quella porzione che il reggiseno con fascia.
Toji non perde l'opportunità di guardarli e questo ti rende quasi fiera delle tue curve.
Prendi ancora un po' di coraggio e ti volti, mostrandogli il retro delle tue mutandine prima di sederti sulla sue gambe.
Ed ecco che levi anche la biancheria intima, in modo veloce per paura di annoiarlo.
"Finalmente si inizia a fare sul serio ragazzina". Dice ammirandoti da sopra la tua spalla.
"Perché non ti tocchi un po' per me, mh? Mi fai vedere cosa ti piace così so come premiarti quando deciderai di fare la brava troietta. Dai stronzetta, muoviti".
Il profumo che ti sei spruzzata in abbondanza sul collo stamattina ora sta facendo il suo effetto, inebriando le narici di Toji. Apprezza quelle note dolci e non può fare a meno che cercare di sentire l'odore del tuo shampoo. Ieri lo aveva odorato, era così buono che oggi vuole annusarlo ancora.

Ma tu non te ne puoi rendere conto, concentrata come sei ad essere provocante per lui. Sentire il suo fiato sul collo ti fa venire i brividi, ma decidi di tentare di ignorarli. Fai passare le tue dita dal collo, dove il fiato di Toji ti ha colpita, al petto dove le trascini giù tra i tuoi seni, sul tuo tuo addome e, infine, tra le tue gambe. Non sei solita farlo, diciamo che non hai molto tempo e soprattutto qucosa che ti ecciti particolarmente. Ma da quando quest'uomo è entrato nella tua vita hai cominciato a masturbarti di frequente.

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