(3) Incidenti di percorso

263 13 0
                                    

Controlli il tuo orologio da polso e noti che è ora. Ti dirigi al lavaggio della sala 4 e intanto pensi 'Assistere a quell'intervento è stato un'incubo, desidero che vada almeno un po' meglio con questo'.
Dopo aver assistito a quell'intervento stamane sei stata impegnata con Ieiri, tanto che non hai neanche potuto pranzare come si deve.
Rimugini ancora sulla figura di merda che hai fatto con il capo stamattina, da vera stupida. Gli sarai sembrata un cagnolino indifeso e spaventato.
O povera te, speri almeno di poter recuperare un po' di dignità in questo intervento.

Appena entri nella piccola sala ti infili subito la cuffietta e la mascherina monouso. In seguito procedi con il lavaggio delle mani, ripetendo i gesti meccanicamente.
Quante volte lo avrai già fatto? Sicuramente tantissime, ma ora non vuoi pensare a questo, devi concentrarti e fare bella figura.
Entri in sala e capisci che non si torna più indietro. 'O la va o la spacca' pensi mentre ti infilano camice e guanti. Incroci le mani e ti metti in disparte perché, in questo momento, la sala è in fermento e non vorresti dare fastidio a chi ha qualcosa da fare, a differenza tua che assisterai soltanto.
Il tempo passa e manca poco all'inizio dell'intervento, ma del capo neanche l'ombra. Tutti in sala sono pronti, ma nessuno si muove o parla.
"Dove cazzo è finito? Mancano, dieci minuti all'intervento" sbraita il ferrista in sala. Lo osservi qualche secondo, pensando che somigli molto a Toji. 'Che siano parenti' ti ritrovi a pensare.
"Si sarà perso nel suo buco di ospedale" commenta l'anestesista con tono acido.
Dei brividi ti percorrono la schiena se pensi a cosa gli potrebbe fare Toji se solo lo avesse sentito. Come può dire cose simili del suo capo? Sì può essere così tanto in confidenza con un uomo del genere?
Non credi che riuscirai mai a raggiungere una situazione simile con il tuo superiore, è davvero impossibile considerando come ti stia trattando. Ma ancora una volta
non hai tempo di pensarci, perché la sala è di nuovo nel caos.
"Finalmente, ci stavamo per preoccupare" esclama il ferrista.
Volti lo sguardo e comprendi a chi si stia rivolgendo.
"Lascia che ti spieghi una cosa: io capo, tu dipendente. Io chirurgo, tu ferrista. Io... Tarzan, tu Cita". Il volto di Toji, o almeno la sua parte visibile, si deforma in un ghigno mentre pronuncia le ultime parole. Inanto l'altro uomo rimane in silenzio, però una risata rompe quell'atmosfera pesante.
"La verità fa ridere la scimmietta Naoya? Per caso vuole ritornare nel suo zoo senza neanche essere pagato?" domanda in tono derisorio Toji, beandosi di avere il coltello dalla parte del manico. Ormai la sala operatoria si è trasformata in un teatrino tutt'altro che divertente.
"Mi permetta, pensavo a quanto fosse ridicolo aspettarsi tanto rispetto dai propri dipendenti".
Sentendo quelle parole provi il forte istinto di chiudere gli occhi, spaventata che qualcuno possa esplodere da un momento all'altro.
A trattenerti è il sorriso ancora presente sulle labbra di Toji. È davvero ridicolo come lo si riesca vedere anche con la mascherina. È incredibile come tu ti stia ritrovando a pensare 'E io dovrei lavorare con gente come questa? Quanti possibili anni di contributi sprecati a studiare medicina'. Hai sempre trovato colleghi sul tuo stesso livello. Non ti era mai capitata una situazione del genere, ma forse all'asilo successe qualcosa di simile, molto probabilmente.
"Hai ragione Naoya, ti consiglio di dire lo stesso a tuo nonno, penso che ne rimarrebbe davvero sbalordito. A differenza mia e del mio staff, non penso che nel vostro ospedale sappiate cos'è la modestia. Chissà, se lo dici in giro potresti anche farci bella figura, per una volta".
Trattieni il respiro per dieci secondi, attendendo una risposta altrettanto tagliente ma, per fortuna, non accade nulla.
Espiri di sollievo e ringrazi chiunque ci sia lassù per questo piccolo miracolo.

L'intervento inizia senza che si levi neanche un fiato. Tutto è tranquillo, forse sono tutti terrorizzati a morte più di te, oppure sei l'unica a sentirsi così. Magari è così, deve notarsi anche da un miglio la tua preoccupazione per la situazione perché l'anestesista ha gli occhi puntati su di te.
"E lei Toji? Te la sei portata così da fare bella figura davanti ad una specializzanda?" domanda Naoya d'un tratto. Vorresti sul serio evitare di rimanere un pupazzetto ed aspettare che il capo ti difenda, ma non sei davvero nella posizione di parlare. Così attendi, in un silenzio che diventa sempre più imbarazzante e pesante. Ti dai della stupida mentre capisci che nessuno in questo ospedale ti difenderà mai, qui non conoscono le parole per farlo.
"Allora Toji?" incalza Naoya facendoti sentire ancora più piccola.
Alzi gli occhi sull'uomo che sta operando, sperando inutilmente in un suo aiuto.
"Pensavo che alla dottoressa non mancasse la voce per rispondere. Forse le fa male la gola a causa dell'aria condizionata, dovrei abbassarla un po' se questo è il risultato".
Adesso ci si è messo anche il Capo a fare ironia?
Davvero stanno così le cose?
'Bene, lo hanno voluto loro che aprissi bocca, che si divertano anche ora' pensi mentre ti avvicini di un passo al tavolo operatorio.
"Perdonatemi, ero concentrata sull'intervento. In ogni caso mi sarebbe sembrato maleducato rispondere al posto del Capo, dato che era l'unico interpellato in quel momento. Ad ogni modo, il Dottor Fushiguro mi ha chiesto di assistere all'intervento come opportunità di apprendimento ed io non ho dubitato nel coglierla. Vi prego di rivolgervi a me se la prossima volta vorrete chiedermi qualcosa. Potete chiamarmi Dottoressa TC".
Sorridi soddisfatta delle tue parole e ritorni al tuo posto, sotto lo sguardo truce dell'anestesista.
In questo momento ti sta odiando con tutto sé stesso per averlo messo in imbarazzo. Adesso è lui quello piccolo piccolo nella sala, in un certo senso ha preso il tuo posto. Sembra quasi un bambino che è stato rimproverato per essere intervenuto in un discorso da adulti. Quanta soddisfazione legge nei tuoi occhi!
Forse troppa, perché quando i vostri sguardi si incontrano lui distoglie subito l'attenzione da te.
Sospiri e ti godi quella sensazione di tranquillità che ti pervade.

Ma intanto Toji sta davvero faticando a concentrarsi. È dura operare un tumore ai polmoni mentre il tuo nuovo animaletto si ribella e fa il culo a tutti i presenti, te compreso. Diamine, sarebbe dovuta rimanere tranquilla come lui aveva immaginato. Ora sì che la situazione si fa complicata, ci vuole un po' di musica. "Voglio ascoltare Lucille, di BB King". Qualcuno obbedisce agli ordini e la musica si propaga nell'aria, rilassando i nervi tesi di tutti i presenti, tranne i tuoi. Non riconosci la melodia ed in un primo momento fatichi a farti trasportare; poi le tue ginocchia si flettono leggermente, le mani non si stringono più così forte tra di loro, la musica entra dentro di te, facendoti sentire la testa leggera come mai.
Pensi che anche il Dottor Naoya abbia sorbito lo stesso effetto perché ha perso la voglia di parlare e discutere.
L'unica voce che si sente è quella di Toji che impartisce ordini. Eppure, anche lui sembra rilassarsi ad ogni nota suonata da quella chitarra idilliaca. 'Che bella sensazione' pensi, senza renderti conto che l'intervento è già finito.
Ed ecco che quella voce fastidiosa si fa sentire di nuovo: "Che dire, un cancro ai polmoni operato magistralmente. Sono stupito che non ci sia stata neanche una complicazione. Lei è un uomo fortunato Dottor Fushiguro".
Fai saettare il tuo sguardo tra i due uomini, aspettando che Toji gli risponda. "Naoya, la fortuna è per gli stolti, la bravura è per pochi, la superiorità è per uno. Considerami quell'uno, ma non solo di questo ospedale, capisci cosa intendo". Osservi il sorriso di Toji allargarsi a dismisura e rischiare di contagiarti.
Sembra che l'uomo abbia sentito il tuo sguardo su di lui perché si è girato ed ora ti osserva con gli occhi ridotti a due fessure.
"Dottoressa, chiuda lei il paziente".
Ti attivi immediatamente, avvicinandoti al tavolo e ricevendo uno sguardo di sufficenza dal tuo Capo. Chiedi con voce sicura gli strumenti al ferrista ed inizi a compiere la procedura di chiusura.
Intanto Toji è già fuori dalla sala a fare chissà cosa.
Un punto, due, tre, fino a chiudere del tutto la ferita.
Osservi soddisfatta il lavoro fatto e stai per rilassarti, ma un rumore ti fa tornare sull'attenti.
"Il paziente è in arresto" dice qualcuno in sala. Il primo pensiero che ti passa per la testa è 'Merda, Toji mi ammazza se lo faccio morire'.

Conteggio parole: 1458

Ed ecco la fine del quarto capitolo. Che dire, povera TN che si ritrova in una situazione del genere.
Chissà come la risolverà.
Lo vedremo nel prossimo capitolo, che forse publicherò un po' più tardi. È un periodo un po' caotico, ma piano piano sto riuscendo ad avere la meglio. Vi chiedo un po' di pazienza. Alla prossima.

🌛 La vostra Maddy 🌜

La mia disgrazia Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora