Alexander

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Ho litigato pesantemente con Victoria. La odio, ha detto cosa che non doveva dire.
<< papà, dov'è mamma?>> dice Madison scendendo le scale.
<< amore, è andata a fare una passeggiata>> dico io.
Non me ne fotte un cazzo di lei.
Mi squilla il telefono del lavoro.
<< agente collins, c'è stata una sparatoria al National park, è stato ferito un civile, è molto grave>> dice il mio capo.
Spengo il telefono e vado in camera mia a mettere il giubbotto antiproiettile, prendo la pistola e corro in macchina.
Mi dirigo sul posto dove è avvenuta la sparatoria e sento sparare.
Che cazzo ancora non ha finito??
Scendo dalla macchina e corro verso la persona che sta sparando, faccio molto piano per prenderlo di sorpresa.
Dopo 10 interminabili minuti lo catturo.
Lui inizia a piangere
<< ho ucciso una ragazza>> dice lui
<< te la dovrai vedere con la giustizia stronzo>> dico io arrabbiato mentre lo porto in macchina con la polizia.
Sono arrivato in centrale, sto interrogando l'uomo che ha sparato al parco.
<< perché l'ha fatto?>> dico io
<< perché>> dice lui mettendosi a piangere
<< perché l'ha fatto?>> dico ancora io duramente
<< mia moglie ha portato via i miei bambini>> dice lui
<< e questo ti da diritto di iniziare a sparare come un pazzo in mezzo alla gente?>> dico io
<< ho ucciso una ragazza, non l'ho fatto apposta>> continua a dire lui.
<< lei è padre?>> mi domanda lui
<< si, ma non mi metto a uccidere persone>> dico io
<< i tuoi figli passeranno il resto della vita senza un padre>> dico sempre io.
Lui si mette a piangere e si mette le mani in testa.
Io esco dalla sala di interrogazioni e lo guardo dal vetro.
Liam, il mio migliore amico, nonché mio collega si avvicina a me mettendomi una mano sulla spalla.
<<Alex, c'è una cosa che devo dirti, stai calmo ok?>>
Inizia a dire lui.
<< dimmi, deciderò io se stare calmo>> dico io
<< c'entra Victoria>> dice lui
<< che ha fatto ora? Non sopporto più quella ragazza>> dico io esausto.
Liam sta zitto per qualche secondo e inizia a riparlare.
<< Quell'uomo...>> dice lui
<< Liam cazzo arriva al punto>> dico io arrabbiato.
<< l'ha sparata>> dice lui
<< che cazzo dici?>> dico io iniziando a prendere appunti il muro
<< l'ha sparata>> dice lui
Mi cade il mondo addosso, non ci vedo più dalla rabbia.
Entro di nuovo dall'uomo e inizio a prenderlo a pugni, vengono in soccorso due miei colleghi.
<< basta Alex>> dicono
<< lasciatemi>> dico io urlando.
<< sai a chi hai sparato?>> dico io
Lui si sta zitto
<< lo sai o no?>> dico io urlando molto forte
<< alla donna che amo>> dico io molto arrabbiato.
<< Liam, in che ospedale si trova?>> dico io
<< senti... non sei lucido ora>> dice lui
<< Liam cazzo dimmelo, dimmi dove sta>> dico io
<< al George Washington hospital>> dice lui
Inizio a correre, accendo la macchina e in meno di 7 minuti arrivo in ospedale.
Entro in ospedale e domando dove sta Victoria.
<< la stanno operando>> mi dice l'infermiera
<< come sono le sue condizioni?>> domando
<< non si sa nulla. Se vuole si può accomodare in sala d'attesa>> mi dice
Così faccio... mi siedo e aspetto.
Dopo 3 ore corrono tre medici dentro la stanza dove stanno operando Victoria.
<< daiii, la stiamo perdendo>> dicono
In che senso perdendo?? Mi alzo e domando ad un  medico.
<< non possiamo metterci a parlare. Appena si stabilizza la situazione le farò sapere>> dico un medico.
Mi risiedo, sto morendo dalla paura, non posso perderla. Si mi fa incazzare, è testarda, ma non posso prenderla cazzo.
Sono passate ben altre 2 ore. Sono con la testa tra le mani.
<< è un parente?>> domanda un medico.
<< abbiamo una bambina in comune>> dico io senza troppe spiegazioni.
<< beh.. la signorina Carter ha perso molto sangue, all'inizio non credevamo che potesse farcela, ma fortunatamente ora è stabile sia lei che il bambino>> dice lui.
<< quale bambino?>> domando io stranito.
<< si la signorina carter è incinta da 2 mesi>> dice lui andando via.
Stronza, non ha abortito. La odio. Ora la odio. Voleva tenermi di nuovo lontano da nostro figlio.
Aspetto che si sveglia, ma decido di non dirle niente per ora.
<< ti sei svegliata>> dico io
<< Ei>> dice lei confusa mentre inizia ad agitarsi.
<< non ti agitare, o salteranno i punti>> dico io.

1 SETTIMANA DOPO
È passata una settimana da quando Victoria è uscita dall'ospedale. Non ho detto nulla per quanto riguarda il bambino.
È mattina e sto bevendo il mio solito Bloody Mary.
<< di nuovo bevi?>> dice Victoria.
<< ancora tu che non ti fai gli affari tuoi>> dico io arrabbiato.
<< che stronzo>> dice lei.
La prendo per il polso e inizio ad urlarle contro.
<< io sarei lo stronzo? Tu sei una stronza>> dico io
<< io non ho fatto nulla>> dice lei innocente
<< nulla?? Stai zitta perfavore. Non farmi parlare>> dico io trattenendomi
<< e che ti avrei fatto? Dai>> dice lei
<< stai zitta>> dico io.
<< bastardo>> dice lei andando via.
<< mi hai nascosto mio figlio>> dico io una volta per tutte.
Lei si ferma e si gira verso di me.
<< che dici?>> dice lei
<< non fare l'ingenua. Non hai abortito, mi hai fatto credere di averlo fatto. Come avresti portato avanti la gravidanza senza che io lo sapessi?>> dico io molto arrabbiato.
<< me ne sarei andata>> dice lei
<< come sempre, scappa dai, scappa, ma questa volta mi lasci Madison>> dico io.
<< non ti lascio niente>> dice lei.
Sentiamo madison piangere molto forte. Ci giriamo e vediamo che ci sta guardando.
<< basta litigare>> dice lei piangendo.
<< voglio solo una mamma e un papà che si amano>> continua a dire lei.
La prendo in braccio e inizio a coccolarla.
<< shh amore. Noi siamo qui. Non c'è ne andremo mai. Ti amiamo molto>> dico io.

L'amore della mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora