Victoria

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Sono le 6:59 di sera, sono nella mia stanza del motel, un Motel malridotto, privo quasi di tutto.
Ci vivono persone Afro e non solo, persone che non hanno nessuno come me.
Ho iniziato a prostituirmi all'età di 19 anni, dopo aver perso i miei genitori, l'idea all'inizio non mi piaceva ma non potevo lavorare anzi... nessuno mi voleva, dopo aver iniziato la mia "carriera" ha iniziato a piacermi, direi cosi... d'altronde mi devo accontentare, devo in qualche modo vivere.
Ogni sera sto per le strade di Dean-wood, un quartiere molto malfamato di Washington DC (capitale degli Stati uniti). È una città molto bella, ricca di monumenti e storia, ha zone molto ricche dove io non mi sono mai avvicinata, li è tutto molto diverso da me, persone di alto rango, negozi super lussuosi, gente per bene insomma, non come me.
Ora sto cenando, in realtà non ho molto a tavola ma mi accontento con quello che ho. Non riesco a fare una spesa abbondante, devo pagare l'affitto ogni mese, devo sborsare 440$ per un posto che ne vale molto di meno, ma sono in un certo senso obbligata a stare qui perché non so dove andare.
Tra un po' vado in strada, in una sera vado con 2/3 uomini.
E meno di 100$ a serata non prendo, di solito in una serata guadagno 300$, e non bastano per fare niente.

Ho finito di prepararmi e sto scendendo in strada, qui è buio ma non troppo, ci sono altre prostituite, molto più spinte e aperte di me ma per questo non le invidio, o forse sì... poiché guadagnano molto più di me.
<< bambola>> dice fischiando  un uomo passando con la sua auto. Si ferma vicino a me e salgo.
<< c'è la facciamo una scopata?>> dice
<< sono qui per questo>> dico
Inizio a fare i preliminari, << sei fantastica bambola>> dice lui pieno di piacere.
<< basta va bene>> dice lui scaraventandomi fuori l'auto.
<< mi devi pagare>> dico urlando ma lui non si ferma e continua ad andare sempre più veloce.
Perché  incontro uomini così stronzi? Ho qualche maledizione addosso?.
Sono le 2:43 di notte, per le strade non c'è quasi più nessuno, io sto ancora pensando ai miei soldi persi...
Ho fatto solo 100$ stasera, dopo quell'uomo sono andata con un'altro, almeno lui mi ha pagata.
Nel bar del quartiere sta avvenendo una forte lite, di solito avvengono spesso ma questa ha preso il sopravvento.
<< sta arrivando la polizia>> dice urlando il proprietario.
<< succhiamelo>> dice uno degli uomini che stava litigando.
<< vicky vieni qui, scopiamo>> dice sempre lui.
È un uomo che ha avuto gravi problemi con la legge e li ha tutt'ora, si droga e beve.
Vado spesso a letto con lui, come con molti uomini qui. Ma mai innamorata, non è mai scoppiata quella scintilla, non ho mai baciato un uomo, l'ultima volta fu stato quando avevo 17 anni con il mio primo fidanzato, ma nulla di serio, da allora non ho mai più baciato nessuno.
Nel frattempo si sentono le sirene della polizia sempre più vicino, l'uomo che ha provocato la lite sta cercando di scappare ma io lo sto rincorrendo.
<< lasciami puttana>> dice lui tirandomi uno schiaffo.
<< dove stai cercando di andare?>> dice una voce sconosciuta.
Un agente dell'FBI l'ha  preso, gli ha messo le manette e lo sta consegnando alla polizia.
<< sta bene?>> dice l'uomo avvicinandosi a me
<< si grazie>> gli dico
<< Agente collins venga qui>> dice un uomo anziano.
L'agente sta andando dall'uomo che l'ha appena chiamato, non si sente ciò che dicono ma noto che mi stanno lanciando un occhiataccia.
L'agente si avvicina a me
<< piacere mi chiamo Alexander, agente dell'FBI>> dice lui ponendomi la sua mano
<< sono Victoria>> dico.
<< se vuole possiamo darci del tu>> dice
<< va bene>> dico
<< allora, devi venire con me, ti porterò a casa mia, un posto sicuro, starai per una settimana fino a quando non si sistemerà la situazione>> mi dice facendomi rimanere perplessa
<< senti, non posso>> dico
<< devi, è per la tua sicurezza>> mi dice
<< va bene>>dico
<< andiamo, devi farti la valigia>> mi dice lui
<< ok vado>> dico, ma vedo che lui mi segue
<< cosa fai?>> dico arrabbiata
<< devo venire con te, è per la tua sicurezza>> mi dice
<< non ho bisogno di protezione>> dico
Ma lui rimane in silenzio e continua a seguirmi.
Apro la porta della stanza del mio motel e lui rimane sorpreso
<< vivi così? In queste condizioni?>> dice lui continuando a guardare casa
<< senti se sei venuto a criticare puoi anche andare via>> dico arrabbiata
<< no no scusami, fai la valigia e andiamo>> mi dice
Così prendo la valigia e inizio a mettere i miei pochi vestiti.
<< ho fatto possiamo andare>> gli dico
<< il telefono no>> mi dice lui
Ma io non l'ho ascolto e l'ho metto nel reggiseno senza che lui mi veda.
Stiamo andando in macchina e si ferma davanti una bellissima auto di valore
<< caspita è tua?>> dico incredula
<< ebbene sì è mia>> mi dice
<< non ci posso credere, sei ricco?>> dico io
<< basta domande, sali in macchina dai>> dice lui

Mentre siamo in viaggio non parliamo, io così prendo il telefono
<< da dove diamine spunta fuori questo?>> dice lui prendendo tra le mani il mio telefono e buttandolo fuori dal finestrino.
<< cosa cazzo fai? Sai quanto l'ho pagato?>> dico iniziando a sbraitare contro di lui
<< stai calma, ti ho detto che non dovevi portare il telefono e l'hai fatto>> dice lui
Così accendo lo stereo e inizio ad alzare il volume al massimo.
<< c'è la mia canzone preferita>> dico io ridendo e iniziando a cantare
Lui però spegne la musica
<< perché hai spento? Non ti piaceva?>> gli dico
<< non per questo, è anche la mia musica preferita, ma volevo parlare con te>> dice lui.
<< perché hai iniziato a prostituirti?>> dice lui
<< dopo la morte dei miei genitori, ero rimasta senza casa e senza soldi, non avevo nessun parente in vita che poté aiutarmi così ho preso la strada più difficile>> dico io tristemente
<< mi dispiace>> dice lui
<< no non devi, scopo ogni sera ahahha>> dico ridendo.
A me piace scherzare sempre, ma quando c'è bisogno di fare la seria la faccio.
Ecco siamo arrivati, dice lui fermandosi davanti ad una enorme Villa situata a Georgetown, il quartiere più luxury di Washington DC.

<< l'ho detto che sei ricco cazzo>> dico io saltando dalla gioia Scendo dalla macchina correndo verso la porta di casa e urlando  <<cazzo che bello, un sogno>> dico sorridendoEra la casa più bella che io abbia mai visto

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<< l'ho detto che sei ricco cazzo>> dico io saltando dalla gioia
Scendo dalla macchina correndo verso la porta di casa e urlando <<cazzo che bello, un sogno>> dico sorridendo
Era la casa più bella che io abbia mai visto.
<< allora Victoria, ti mostro dove dormirai>> dice Alexander facendomi cenno di seguirlo.
Apre la porta ed entriamo in una camera stupenda.

<< cazzo dormirò su un letto enorme e caldo>> dico io felice << c'è pure un bagno>> dico io << perché dove vivi tu non c'è ?>> dice lui<< si, ma non è nel mio appartamento, devo scendere 3 piani di scale perché è in cantina>> dico io Vedo il suo v...

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<< cazzo dormirò su un letto enorme e caldo>> dico io felice
<< c'è pure un bagno>> dico io
<< perché dove vivi tu non c'è ?>> dice lui
<< si, ma non è nel mio appartamento, devo scendere 3 piani di scale perché è in cantina>> dico io
Vedo il suo volto rattristirsi.
<< ora vado a dormire, se hai bisogno di qualcosa sono in camera mia>> dico Alexander
<< va bene>> dico.
<< aspetta... posso stare un po' con te? Non sono abituata a tutto questo, è così grande qui>> dico io
<< ok seguimi, andiamo giù sul divano>> mi dice lui
Arrivati in soggiorno c'era un enorme televisione, era immensa
<< posso vedere un film?>> dico accasciandomi per terra
<< si>> dice lui che intanto era seduto sul divano.
Dopo aver visto il film, noto che lui mi guarda, così lo guardo anche io
<< cosa c'è?>> gli dico
<< nulla nulla>> mi dice lui serio
Mi avvicino a lui e mi posiziono davanti, inizio a spogliarmi, ero rimasta solo in mutande e reggiseno, così gli tolgo i pantanoli e mi metto a cavalcioni sopra di lui.
<< ferma>> mi dice fermandomi
<< cosa fai? Hai del sesso facile e non vuoi?>> dico io
<< penso che sia tardi, vai a dormire>> mi dice
Così obbedisco anche perché è davvero tardi, salgo le scale entro in camera e chiudo la porta. Sto pensando a ciò che è appena successo, mai nessuno mi aveva mai rifiutata...

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