Alexander

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Sono le 4:56 del mattino. Il campanello di casa mia sta suonando. Mi sveglio confuso, scendo le scale, apro la porta e vedo Margherite.
<< dai cambiati>> mi dice lei
<< cosa stai dicendo?? Vedi che ora è?>> dico io
<< è appena nato tuo figlio>> dice lei
<< che dici??>> dico io confuso
<< si! È un maschio. Però non sta bene, è in terapia intensiva>> dice lei
<<come in terapia intensiva?Che cosa è successo?>> domando io.
<< te lo dico in macchina. Ora muoviti, vai a cambiarti>> dice lei.
Corro in camera mia, entro nella cabina armadio e metto una tuta.
Siamo in macchina.
<< dai dimmi. Che cosa è successo?>> dico io
<< mentre stava nascendo non ha respirato per un po'>> dice lei.
Sono molto preoccupato, è pur sempre sangue del mio sangue.
Arrivati in ospedale vado in camera di Victoria.
<< ciao>> dico io
<< che ci fai qui?>> domanda lei
<< vattene>> dice sempre lei
<< come stai?>> dico io
<< non sono fatti che ti riguardano>> dice lei
<< vado a vedere il bambino>> dico io
<< non ne hai diritto. Hai detto che non lo volevi>> dice lei.
<< non ti voglio sentire>> dico io.
Vado nel reparto di terapia intensiva, ma non vedo il bambino.
<< Qual'è?>> domando a Margherite.
<< è lui>> mi indica lei.

È il neonato più bello che abbia mai visto in vita mia

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È il neonato più bello che abbia mai visto in vita mia.
Mi stringe il cuore vederlo così.
Vedo il nome.
Daniel Collins. Ha messo il mio cognome.
Sono con la fronte appoggiata al vetro della stanza di terapia intensiva.
Non dico niente, non riesco a parlare.
<< ha messo il tuo cognome hai visto?>> dice Margherite.
<< perché l'ha fatto?>> dico io
<< perché ti ama. Ti ama davvero molto>> dice lei.
Sono stato uno stronzo con lei. Non dovevo dirle di abortire. Mi sento uno schifo.
<< posso toccargli la mano?>> dico io
<< si, mettiti il camice e lavati le mani>> dice lei.
Così faccio. Mi avvicino all'incubatrice e gli prendo la manina, è così piccola
<< ei amore>> dico io.
Lui apre i suoi occhioni, e mi guarda.
<< ciaooo piccolo>> dico io piangendo.
<< è uguale a Victoria>> dice Margherite.
<< è vero>> dico io sorridendo.
<< voglio stare un po' solo con lui. Posso?>> dico io riferendomi a Margherite.
<< certo>> dice lei togliendosi il camice e andando via.
<< ciao piccolo mio, perdonami per quello che ho detto, che non ti volevo, scusami piccolo>> dico io.
Lui mi stringe forte il dito.
<< come sei forte ometto di papà >> dico io.
Sto andando in camera da Victoria. Lei sta dormendo, ci credo è molto stanca.
Mi siedo accanto a lei e la guardo. Le prendo la mano  e lei apre gli occhi.
<< Che ci fai ancora qui?>> dice lei
<< ho visto il nostro bambino. È bellissimo>> dico io
<< io non l'ho visto>> dice lei triste
<< vuoi vederlo? Ti accompagno io>> dico.
<< posso fare da sola>> dice lei alzandosi ma appena si alza avverte dei dolori e si risiede.
<< daii>> dico io avvicinandomi a lei e prendendola da sotto il braccio.
Ci dirigiamo verso la stanza di terapia intensiva e Victoria incrocia lo sguardo di Daniel.
Si mette a piangere.
<< è colpa mia>> inizia a dire lei.
<< no. Non è assolutamente colpa tua. Pensa che il nostro bambino è vivo>> dico io rassicurandola e abbracciandola.
<< tu mi hai abbandonata>> dice lei tirando pugni sul mio petto.
<< shhh>> dico io dandole un bacio in testa.
<< voglio tenere il mio bambino. Voglio portarlo a casa>> dice lei in lacrime
<< lo faremo ok? Lo porteremo subito a casa>> dico io.
7 giorni dopo
Sono passati 7 giorni da quando è nato Daniel. Victoria è venuta a stare da me, forzandola devo dire.
<< papy quando andiamo a prendere il fratellino?>> domanda Maddy impaziente.
<< tra poco>> dico io sorridendole
Finalmente oggi dimettono Daniel e noi siamo super felici.
<< andiamo?>> dice Victoria.
<< si andiamo>> dico io prendendo l'ovetto per metterlo in macchina.
Saliamo in macchina e vedo Victoria sorridere
<< sei pronta? Portiamo a casa il nostro bambino>> dico io.
<< sono contenta. Ma non è il nostro bambino. È il mio>> dice lei guardandomi male
<< senti. Lo so che sei arrabbiata, ho sbagliato ok?>> dico io
<< hai fatto uno sbaglio irrimediabile>> dice lei
Io non dico nulla e parto arrivando in ospedale
Victoria entra quasi correndo per l'eccitazione di prendere per la prima volta Daniel.
Dopo 15 minuti, dopo aver finito di visitare Daniel, esce l'infermiera con lui in braccio.
<< ecco il suo bambino>> dice lei dandogli in braccio Daniel.
<< amore mioo>> dice Victoria piangendo
Lo sta baciando tutto e Daniel sorride.
Beato lui che sta tra le sue braccia.
<< vuoi tenerlo?>> mi chiede victoria.
<< non ho mai tenuto un bambino in braccio, ho paura di farlo cadere>> dico io
<< no, stai tranquillo so che non lo farai cadere.
Prendigli la testa e lo appoggi a te>> dice lei.
Mi faccio coraggio e prendo per la prima volta il mio bambino.
<< Ei>> dico io sussurrando.
Lui sorride e apre i suoi occhioni.
<< sei bellissimo>> dico io.
Vedo Victoria guardarmi e sorridere ma smette subito.
<< andiamo??>> dice lei.
<< si>> dico io mettendo Daniel nell'ovetto.
Siamo arrivati a casa. Entriamo e vediamo Maddy correre verso di noi.
<< il fratellino>> dice maddy
<< sii amore. Non urlare però>> dico io.
Maddy sorride alla vista di Daniel.
<< voglio tenerlo in braccio>> dice lei eccitata.
<< vai a lavare le manine e poi siediti sul divano>> dice Victoria.
Maddy obbedisce.
<< eccomii>> dice maddy sedendosi sul divano.
Victoria prende in braccio Daniel per poi appoggiarlo delicatamente sopra Madison.
<< è il mio fratellino>> dice lei orgogliosa.
<< è leggero>> dice sempre Maddy.
<< si Amore. È piccolino>> dice Victoria.
<< papy hai visto com'è bello?>> mi dice Madison
<< si amore di papà. È bellissimo proprio come te>> dico io.

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