10 | PROIETTILI

279 28 19
                                    

"Sono insensibile agli spari, ma ho paura delle tue carezze"
— Rkomi






[in questo capitolo sono presenti descrizioni di ferite da arma da fuoco]
 
       

Shibuya non c'è più, anche se esiste ancora. Ora, del luogo pieno di vita e colori, rimane solo una carcassa di cemento, asfalto e vetri rotti, ricoperta da arbusti, erba e rampicanti.

Machi e Chishiya sono arrivati con qualche minuto di anticipo rispetto a Kuina, Arisu e Usagi.

<<Non hanno ancora annunciato nessun game>> sospira Arisu, tenendo d'occhio gli enormi schermi sui grattacieli.

<<È già passata un'ora...>> continua la ragazza con i capelli a caschetto, poco lontana da lui.

<<Siamo qui da un sacco e non è successo niente>> mugola Kuina, sedendosi al centro dell'attraversamento pedonale di Shibuya.

Machi la guarda, domandandosi se effettivamente sarebbe successo qualcosa di lì a poco.

<<Forse si sono dimenticati di premere il pulsante "Start">> ironizza Chishiya, mettendosi le mani in tasca.

<<Non dovrebbero almeno darci le istruzioni?>> domanda la giovane seduta a terra, infastidita dalla situazione incerta.

Usagi, senza apparente motivo, si sposta dalla sua posizione e va verso una delle strade che si diramano dall'incrocio.

<<Che ti prende?>> chiede Machi, inclinando la testa.

<<Lo sentite anche voi?>>

In lontananza, si sente, anche se con fatica, il rombo di un motore.

<<Che succede?>> domanda Arisu, scattato sull'attenti non appena ha sentito il rumore.

Delle macchine arrivano a tutta velocità nel quartiere di Shibuya e parcheggiano attorno al gruppo.

<<È un raid?>> commenta Machi, incrociando le braccia e facendo un sorriso saccente.

<<Quelle sono le auto della Spiaggia>> la corregge Kuina.

Appena parcheggiano, le persone a bordo dei veicoli scendono quasi tutte in contemporanea.

<<Hey, ragazzi>> li saluta un uomo sui trent'anni, <<Abbiamo visto i dirigibili>>

<<Ci è giunta voce che sta iniziando il livello successivo>> dice una ragazza accanto a lui, che probabilmente si trovava nel suo stesso mezzo.

<<Beh, la questione è—>> Arisu non riesce a terminare la frase.

Uno sparo riecheggia nell'aria. L'uomo cade a terra, morto. Poi un altro, e un altro ancora. Una letale scarica di proiettili si abbatte sulla folla creatasi, dando vita ad un fuggi fuggi generale.

<<Era un M2HB quello?>> urla Machi, spostandosi dalla zona dove sono presenti più cadaveri.

<<Un che?!>> grida Kuina, correndo a ripararsi dietro un piccolo muretto in cemento.

BRAIN AND HEART | Chishiya ShuntaroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora