"Sono insensibile agli spari, ma ho paura delle tue carezze"
— Rkomi
[in questo capitolo sono presenti descrizioni di ferite da arma da fuoco]
Shibuya non c'è più, anche se esiste ancora. Ora, del luogo pieno di vita e colori, rimane solo una carcassa di cemento, asfalto e vetri rotti, ricoperta da arbusti, erba e rampicanti.
Machi e Chishiya sono arrivati con qualche minuto di anticipo rispetto a Kuina, Arisu e Usagi.
<<Non hanno ancora annunciato nessun game>> sospira Arisu, tenendo d'occhio gli enormi schermi sui grattacieli.
<<È già passata un'ora...>> continua la ragazza con i capelli a caschetto, poco lontana da lui.
<<Siamo qui da un sacco e non è successo niente>> mugola Kuina, sedendosi al centro dell'attraversamento pedonale di Shibuya.
Machi la guarda, domandandosi se effettivamente sarebbe successo qualcosa di lì a poco.
<<Forse si sono dimenticati di premere il pulsante "Start">> ironizza Chishiya, mettendosi le mani in tasca.
<<Non dovrebbero almeno darci le istruzioni?>> domanda la giovane seduta a terra, infastidita dalla situazione incerta.
Usagi, senza apparente motivo, si sposta dalla sua posizione e va verso una delle strade che si diramano dall'incrocio.
<<Che ti prende?>> chiede Machi, inclinando la testa.
<<Lo sentite anche voi?>>
In lontananza, si sente, anche se con fatica, il rombo di un motore.
<<Che succede?>> domanda Arisu, scattato sull'attenti non appena ha sentito il rumore.
Delle macchine arrivano a tutta velocità nel quartiere di Shibuya e parcheggiano attorno al gruppo.
<<È un raid?>> commenta Machi, incrociando le braccia e facendo un sorriso saccente.
<<Quelle sono le auto della Spiaggia>> la corregge Kuina.
Appena parcheggiano, le persone a bordo dei veicoli scendono quasi tutte in contemporanea.
<<Hey, ragazzi>> li saluta un uomo sui trent'anni, <<Abbiamo visto i dirigibili>>
<<Ci è giunta voce che sta iniziando il livello successivo>> dice una ragazza accanto a lui, che probabilmente si trovava nel suo stesso mezzo.
<<Beh, la questione è—>> Arisu non riesce a terminare la frase.
Uno sparo riecheggia nell'aria. L'uomo cade a terra, morto. Poi un altro, e un altro ancora. Una letale scarica di proiettili si abbatte sulla folla creatasi, dando vita ad un fuggi fuggi generale.
<<Era un M2HB quello?>> urla Machi, spostandosi dalla zona dove sono presenti più cadaveri.
<<Un che?!>> grida Kuina, correndo a ripararsi dietro un piccolo muretto in cemento.
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BRAIN AND HEART | Chishiya Shuntaro
Fanfiction> Sono queste le parole che sente Machi quando le persone parlano di lei. Lei è un oggetto, una cosa, un premio per qualche uomo. È tutto, fuorché umana. È questo a farla sentire tremendamente sbagliata, forse troppo per un mondo che va alla velocit...