20 | PER LUI

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«Mi sveglio allo specchio e capisco che noi siamo gli occhi più tristi del mondo»
— Santi Francesi






<<Iniziamo finalmente a giocare>> annuncia Hikaru, dopo che tutti hanno pescato le tredici carte necessarie <<E che vinca il migliore>>.

Machi osserva la sua mano: la maggior parte delle sue carte sono comprese tra il 7 e il 10, con un paio di figure. Vede già un tris di 8, ottimo come partenza.

Quando si gioca a punti bisogna essere venti volte più attenti di quando si fa una partita senza nulla in palio. È un attimo sforare e ritrovarsi fuori, anche se a volte conviene rientrare ad un punteggio più basso.

La donna prima di Machi pesca la prima carta effettiva del gioco, per poi scartarla direttamente. Un tre, non le serve.

Pesca. Un dieci di quadri, ottimo per la sua strategia. Decide di scartare un quattro di fiori, siccome non ha tante carte di quel seme ed è l'unico quattro che ha in mano.

I primi turni vanno così, tranquilli, senza alcuna mossa particolare o cenni di apertura. Gli occhi di Machi rimangono fissi su Hikaru. Sa che sta tramando qualcosa, sa che non può stare tranquilla.

È una partita normale, come se fossero al bar a giocare con nulla in palio. Nessuno ha ancora aperto, nessuno vuole rischiare di fare mosse troppo azzardate.
Poi, qualcosa si muove.

Hikaru, dopo aver pescato una carta, sorride. Posa un quartetto di nove, un tris formato da un Jack, una Donna e un Re, e, per ultimo, un tris di quattro. Scarta un sei di fiori. Ha una carta in mano: è in netto vantaggio su tutti.

Machi osserva le sue carte: ha un tris di otto, che vale la bellezza di 24 punti, e ha anche qualche coppia che, nel caso riesca a pescare una carta adatta, potrebbe trasformarsi in un tris e metterla nella condizione di aprire.
Per questo turno però, Hikaru è già automaticamente salva.

La ragazza volge il suo sguardo verso la Regina, che la guarda a sua volta, sorridendole. <<Non riesco ancora a credere che tu sia qui, a giocare con me>> commenta la rossa, ignorando del tutto gli altri giocatori presenti. La ballerina è diventata il suo obiettivo principale.

<<Mi hai ingannato>> replica l'altra, pescando una carta dal mazzo, che nel mentre le fa pure completare un tris utile per l'apertura. Senza lasciarsi sfuggire altro tempo, butta giù le carte e completa il suo turno scartando un due di cuori. Le rimangono tre carte in mano: un sei di quadri, un sei di picche e un quattro di fiori.

<<Sai, non pensavo che tu saresti venuta qui di tua spontanea volontà... hai sempre detto che i quadri non sono la tua specialità, però a me sembri molto brava>> commenta Hikaru, inclinando la testa. Machi la fulmina con lo sguardo, per poi dirle <<Non sono qui per fare un favore a te, lo sto facendo a me stessa>>.

La ragazza dalla parte opposta del tavolo, ignorando gli altri partecipanti e il gioco, si mette a ridere <<Lo fai anche per qualcun altro o sbaglio? Sai, noi cittadini abbiamo seguito il vostro percorso come player fin dall'istante in cui vi siete ritrovati qui. So che tu sei qui anche per proteggere lui>>

Machi inspira e non risponde. Non deve darle corda, non può mostrarsi debole davanti a lei. Non può farlo. Non deve farlo.

Al turno successivo, Hikaru pesca e sorride: <<Mi scuso con tutti voi se il discorso tra me e la mia amica si è dilungato, però sapete... preferirei continuarlo in privato>>.
La carta pescata è un asso, che si può benissimo attaccare ad uno dei tris già sul tavolo, il che la lascia con un'unica carta da scartare. Ha vinto la prima partita, facendo accumulare 100 punti agli altri tre partecipanti che non sono riusciti ad aprire.
Machi, dal canto suo, ha un punteggio di soli 16 punti. Molto bene, pensa.

BRAIN AND HEART | Chishiya ShuntaroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora