Capitolo Sessantaquattro

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<<Alza il mento Kimberly.>> Esclama William, il fotografo impegnato a creare il mio book fotografico. <<Così brava!>>

Dopo aver finito di scattare le ultime foto posso finalmente sedermi e riposare un po'.

Il mio manager mi raggiunge per poi porgermi una bottiglia d'acqua. <<Sei stata magnifica, al resto ci penso io.>> Dice facendomi l'occhiolino.

Sorrido aprendo la bottiglia e prendendo un sorso d'acqua. <<Grazie Sean.>>

Il mio manager è un uomo sui trent'anni, alto e palestrato. Era un ex modello ma ha deciso di intraprendere la strada del management.

<<Non so se sto facendo la scelta giusta però.>> Mormorò abbassando lo sguardo giocherellando con il tappo della bottiglia.

Sean si siede affianco a me. <<Se un giorno capirai che tutto questo non fa per te, beh potrai sempre scegliere qualcos'altro. Devi viverti il presente Kimberly, se no come fai a crearti un futuro?>>

Annuisco. <<Forse hai ragione.>>

<<Io ho sempre ragione. E credimi quando ti dico che diventerai una stella!>> Dice alzandosi in piedi iniziando a scattarmi foto per finta.

Rido scuotendo la testa. <<Ora che si fa?>>

<<Niente, puoi andare a casa a riposarti. E di al tuo ragazzo di non lasciare segni su di te.>>

Arrossisco coprendomi il viso con le mani. <<Ciao Sean!>> Dico prima di afferrare al volo le mie cose e correre via.

Ad aspettarmi fuori c'è Lucas. È appoggiato alla sua moto che smanetta sul cellulare. Ha addosso dei jeans larghi neri, una canotta bianca che lascia intravedere i suoi pettorali e sopra di essa una giacca in pelle.

<<Con chi scrivi?>> Chiedo sbirciando sul suo telefono.

Il ragazzo era talmente concentrato che quasi non lancia il telefono per lo spavento.

Scoppio a ridere. <<Che stavi facendo?>>

<<Niente cose da lavoro.>> Si affretta a rispondere. Si infila il telefono nella tasca posteriore dei suoi jeans e mi rivolge un sorriso, le sue mani afferrano i miei fianchi tirandomi verso di lui. I nostri bacini si scontrano e Lucas ne approfitta per darmi un bacio. <<Mi sei mancata.>>

Sorrido a mia volta. <<Tu no.>>

<<Stronza.>> Il biondo si passa una mano tra i capelli scuotendo leggermente la testa. Dopodiché appena mi giro per salire sulla moto, mi tira uno schiaffo sul culo.

Mi tocco il sedere dolorante. <<Luke!>>

<<Che c'è? Dovevo punirti.>> Dice lui alzando le mani in segno di difesa.

Alzo gli occhi al cielo mettendomi il casco. <<Scemo, il mio manager ha detto di fare attenzione col mio corpo. Non puoi lasciare segni!>>

<<Chi si crede di essere quello? Dire a me che non posso lasciare segni sul corpo della mia ragazza?>> Lo beffeggia mentre si mette anche lui il casco per salire in moto.

<<È il mio manager. Quindi niente succhiotti, niente morsi e niente schiaffi.>>

<<Che palle che sei.>> Lucas sbuffa prima di partire.

Mi aggrappo a lui godendomi il vento tra i capelli. <<Dove stiamo andando?!>>

<<Da Serina! Dopo andiamo ad una festa!>>

Mi tolgo dei capelli che mi erano finiti in bocca sputacchiando, al che Lucas fa dei versi di disgusto per scherzare. Gli tiro uno schiaffo sulla schiena. <<E Kayden?>>

<<Non ci sarà.>>

Annuisco chiudendo gli occhi e stringendomi di più a lui. Sono stanca morta, ieri ho dormito pochissimo e stamattina ero esausta. Quando sono arrivata in studio Sean ha dovuto provare di tutto per coprire le mie occhiaie. Alla fine però ce l'abbiamo fatta, è questo che conta.

Non vedo l'ora di andare sempre più avanti in questo nuovo lavoro. Mi sto divertendo.

Dopo una quindicina di minuti arriviamo davanti a casa della mia migliore amica.

Appena suono il campanello mi viene ad aprire quest'ultima con la faccia tutta verde.

Scoppio a ridere. <<Sembri shrek!>> Mi tengo al mio ragazzo per non cadere a terra dalle risate.

<<Molto divertente.>> Risponde lei scocciata. <<Troia.>> Sussurra a bassa voce, spostandosi per farci entrare.

Le faccio la linguaccia.

<<Bryan?>> Chiede il biondo guardandosi in giro.

<<È in bagno, siediti pure in salotto mentre lo aspetti.>> Dice Serina. <<Tu invece vieni con me, ti devo prestare un vestito per andare alla festa.>>

La seguo in camera saltellando. <<Che vestito mi dai?>>

<<Il più brutto che ho.>>

Faccio una faccia offesa. <<Stronza.>>

<<Hai iniziato tu!>> La rossa apre le ante del suo armadio spalancandole. <<Comunque c'è una vasta scelta, prendi quello che vuoi.>>

Faccio passare le mie dita su ogni abito, e appena poso il mio sguardo su un vestito in particolare, anche la mia mano si ferma.

<<Questo!>> Esclamo tirandolo fuori. È un vestito verde smeraldo ghepardato. <<Tu cosa ti metti?>>

<<Mia mamma ieri mi ha regalato questo.>> Dice lei sventolando un vestito giallo ocra a dir poco stupendo davanti ai miei occhi.

<<È bellissimo! Ti starà da dio!>> Mormoro a bocca aperta. <<Victoria sa sempre il fatto suo.>> Complimento sua mamma.

<<Stai venendo sempre nei giorni in cui è via per lavoro.>> Ridacchia lei. <<Me l'ha fatto notare l'altro giorno, mi ha detto "Kimberly non viene più a trovarmi come faceva una volta".>>

Faccio un broncio. <<Mi dispiace! La prossima volta verrò solo per lei.>>

<<Ehi! Sono io la tua migliore amica.>>

Roteo gli occhi. <<E lei è la donna che ha messo al mondo la mia migliore amica.>>

<<Siete pronte?!>> Urlano i ragazzi dal salotto.

Io e Serina ci guardiamo con una faccia colpevole. <<Ancora cinque minuti!>> Gridiamo in risposta prima di iniziare a prepararci al volo.

<<Ugh! Ragazzi, per loro basta vestirsi di merda e sono pronti.>> Sbotta Serina mentre saltella da una parte all'altra cercando di infilarsi il vestito. <<Aiutami! Mi sento come se fossi un salsicciotto.>>

Scuoto la testa ridendo avvicinandomi a lei. Le sposto i capelli di lato e la aiuto ad indossare il vestito per poi tirare su anche là zip.

Dopodiché mi infilo il mio, scrocco alla rossa pure dei tacchi neri e una borsa, e mi guardo allo specchio.

Perfetto.

Meno male che mi hanno truccato per fare il book fotografico, se no dovevo fare i salti mortali per riuscire a fare la riga dell' eyeliner uguale per occhio.

<<Ragazze!>> Gridano spazientiti Bryan e Lucas.

Alzo gli occhi al cielo. <<Arriviamo!>>

My brother's bestfriendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora