Quella notte non chiusi occhio. Era l'ennesima che passavo in bianco. Non ricordo l'ultima volta che dormii senza pensare ai problemi.
Ripensai alla chiacchierata di prima con Christian, sfociata nell'ennesima lite. Il panino che mi portò, stupendomi di quel comportamento tanto gentile; ma la cosa più incredibile fu il panino stesso. La farcitura. Era uno dei miei preferiti, tant'è che più volte lo feci di nascosto per non farmi beccare dai custodi; ma lui come faceva a saperlo?
Tanti pensieri correvano nella mia testa... Kira parlerà? Mio padre verrà a prendermi? Dovevo sperare nel silenzio di mia cugina, so di chiedergli tanto; so che è preoccupata per me, ma cosa posso fare? Andarmene via così? Non se ne parla proprio. Dopotutto sono stata morsa anch'io, e se questo avesse effetto anche su di me? Scossi la testa per cacciare via questo pensiero al quanto spaventoso.
"Hey, sei pronta per oggi?" Mattia si sedette davanti a me.
"Pronta per cosa esattamente?"
"Per il nostro allenamento!"
"Avevo capito che Christian mi avrebbe allenato."
"Si, ma mi ha chiesto di sostituirlo, aveva un impegno."
"Aveva un impegno... certo. Digli che se vuole annullare le nostre sedute, allora dovrà venire a dirmelo di persona. Mandare te non lo salverà dallo scaricarmi come se fossi un peso. Anche perchè io non ho chiesto niente a nessuno."
"Qualcosa mi dice che non mi credi." Borbottò.
"Proprio così." Mi alzai, portando il vassoio nella cucina della villa.
"Non è cattivo come pensi." Disse sempre Mattia seguendomi.
"Io non penso niente di lui. A parte che sia un montato, narcisista e stronzo... Aveva anche detto, io se dico una cosa la porto a termine. Bugiardo patologico."
"Di norma interverrei se qualcuno parlasse così del mio migliore amico, ma al momento percepisco che non sei lucida, sei come... delusa... ferita."
Mi voltai a guardarlo con gli occhi spalancati.
"Ma come ti salta in mente una cosa del genere? Non ha tutto questo potere. Delusa e ferita io? Mi da soltanto fastidio quando le persone non rispettano la parola data."
"Se vuoi allenarti con lui, vai pure a dirglielo. E' sul pontile con Alicya. Non si sono ancora allontanati."
"Come scusa? Dovrei anche andare da lui a chiedere spiegazioni o a comportarmi come una lupa delusa dalle bugie di un vampiro? Anche no. Se preferisce passare il tempo con Alicya piuttosto che rispettare il nostro accordo, che lo faccia." Tornai a pulire i piatti nel lavandino. "Che poi posso anche capirlo, è normale voler passare del tempo con la persona che ami, credo, ma non mi mentire così spudoratamente. Il bello è che quando l'ho accusato si è anche offeso. Vuoi sapere la cosa assurda? Mi sentivo anche in colpa per averlo trattato male. Che stupida. Questo si merita. Dopo poche ore è tornato a essere il solito stronzo; e io che credevo realmente di poter seguire il consiglio di Alex e di seppellire l'ascia di guerra. L'ascia gliela do in testa se osa avvicinarsi ancora a me."
"Già, non ci sei rimasta male per niente, no no. Si vede." Si prese gioco di me il biondo.
Mi girai nuovamente verso di lui, facendo brillare per pochi istanti i miei occhi di giallo; come a volerlo spaventare.
"No non funziona, non mi stai spaventando e nemmeno intimorendo. Però i tuoi occhi sono... wow." Ridacchio. "Comunque credi davvero che lui sia innamorato di Alicya? Si vede che non lo conosci."
"Vuoi restare lì a farmi i complimenti sui miei occhi da beta oppure vuoi venire a darmi una mano?" Dissi ignorando la sua seconda frase.
"Ok, va bene, arrivo." Mi aiutò finalmente. "Credevo che fossi un Omega però."
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L'Alpha Del Vampiro.
FanfictionFreya, giovane Beta decide di cambiare aria per la stagione a venire, trascorrendo le sue vacanze in un campo estivo. Non si aspettava di certo di dover far i conti con una credenza popolare ed una leggenda che di vero poteva non avere nulla; ma in...