20 - Passato

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POV'S FREYA - PASSATO - CAMPO ESTIVO; 5 ANNI PRIMA

Corsi, corsi e corsi.

Non seppi nemmeno quanti minuti passarono dall'ultima volta in cui mi fermai per riprendere fiato.

Il lupo antico mi sta dietro e si sta avvicinando pericolosamente. Quando mi avrà messo addosso quei suoi artigli spaventosi, non perderà tempo a lacerarmi ogni millimetro della pelle.

Oramai ero lontana dal campo, eppure riuscivo ancora a sentire tutti gli sguardi schifati dei vampiri, forse l'unico che in questo momento è un minimo dispiaciuto è Alex, gli altri vorrebbero solo vedere il mio corpo bruciare all'inferno, e come dargli torto. Ho ucciso una loro compagna, per quanto insopportabile e pericolosa fosse, fu comunque una loro compagna.

Arrivai su una strada che percorreva tutto l'enorme bosco attorno al campo, e fortuna volle che proprio in quel momento passò un auto. Corsi e mi ci piazzai davanti, costringendo il conducente a fermarsi.

Feci il giro ed entrai in auto.

"La prego, la prego; parta, parta e non si volti indietro."

"Cosa stai dicendo ragazzina? Sei ferita? Sei ubriaca?"

"No, no lei deve ascoltarmi, parta." Vidi il lupo sbucare da un albero, camminando lentamente verso di noi. "Cazzo, mi ascolti, parta."

"Mi stai spaventando esci subito dalla mia auto!" Urlò il signore di mezza età.

"Lei non capisce..." Feci diventare gli occhi gialli e gli feci vedere la mano, facendo uscire fuori gli artigli. "Le conviene partire se non vuole essere sbranato vivo." Lo minacciai e finalmente mi ascoltò, cominciando a sfrecciare sulla strada.

"Non rallenti."

"Ci schianteremo se non lo faccio." Osservò.

"Se rallenta, una persona ben più spaventosa di me ci ucciderà entrambi; quindi non si lamenti e porti questa dannata macchina alla massima velocità." Urlai ancora una volta.

Mi girai verso i sedili posteriori, cercando di trovare con lo sguardo il rosso, ma non riuscii a vedere nulla, se non alberi.

L'uomo alla guida, approfittò di questo momento di distrazione per smanettare con il cassetto sul lato passeggero; quando mi girai per vedere cosa stesse combinando, lo vidi afferrare una pistola e puntarmela contro.

"Ma che!" Sussurrai prima di spingergli via la mano, facendolo sparare verso il vetro anteriore della macchina.

Troppo impegnato a volermi ferire, non si accorse di aver perso il controllo della vettura, finendo per ribaltarsi contro il guardrail della strada.

Persi i sensi per qualche minuto e quando riaprii gli occhi, sentii dei passi avvicinarsi.

Ci fu un forte odore di sangue e quando controllai, la mia teoria si rivelò vera, il proprietario dell'auto era morto e stava perdendo sangue da più ferite.

Mi sistemai come meglio potevo, cominciando a dare colpi allo sportello per poi strisciare fuori dalla scatola di metallo.

"La tua corsa è già finita?" Urlò il rosso.

"Che cosa vuoi da me?" Urlai anch'io. "Hai ottenuto quello che volevi, che altro vuoi?"

"Tu mi hai morso, nessuno si è mai preso questa libertà. La pagherai per aver provato a uccidermi."

"Mi stavo difendendo."

"Nessuno ha il diritto di difendersi se decido che quella persona deve morire."

L'Alpha Del Vampiro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora