04 - Verità Celate

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POV'S FREYA

Non dormii quella notte, forse nemmeno ci provai.

Avevo un terribile mal di testa e un dolore forte alla gamba, dove fui morsa.

Controllai ogni minuto Kira, temevo che lo strozzalupo non bastasse a controllare i suoi istinti e la sua trasformazione, ma fortunatamente non si svegliò e riposò per tutto il tempo.

Al contrario mio, lei non aveva ferite sul corpo, i pochi graffi rimasti dallo scontro, guarirono poco dopo.

Era ormai sorto il sole da poco, fra poco più di un'ora i custodi sarebbero venuti a chiamarci per cominciare un'altra giornata.

Non riuscivo più a stare in quella stanza, così mi recai nel bagno; Mi disinfettai le ferite come se fossi un umana qualsiasi, ma il morso non voleva saperne di guarire e di sparire.

Mi vestii con dei pantaloni lunghi cercando di nascondere il segno ben evidente. Inoltre spruzzai sopra alla garza del profumo per evitare di far sentire l'odore del sangue ai vampiri. Non so se potrebbe funzionare, ma tentar non nuoce giusto?

Scesi sotto per cercare qualcosa da mangiare, che trovai poco dopo.

Bevvi il latte in pochi sorsi e uscii fuori dalla villa in legno per farmi una passeggiata e schiarirmi le idee. Dopotutto quei due che hanno tentato di soggiogarmi non avevano detto niente riguardo al mattino, perciò non dovrei essere sospetta.

Fui però investita da un pensiero che mi angosciò; se quei vampiri non volevano che gli umani sapessero di quei mostri, allora avrebbero dovuto soggiogare anche Kira, evitando di correre rischi.

Tuttavia tornare alla villa in fretta e furia potrebbe essere sospetto, perciò sperai che Kira stesse al gioco e che facesse finta di poter subire un soggiogamento.

Mi incamminai verso il pontile, decisa a tornare all'isolotto.

Qualunque cosa fosse, quell'essere era ancora lì.

Impiegai circa mezz'ora per arrivare a destinazione. Scesi dalla barchetta e mi diressi verso il magazzino di ieri sera in cerca di tracce o qualsiasi altra cosa che potesse portarmi da quei cosi terrificanti.

Non sentivo ne rumori e nemmeno odori. Come se qualcuno avesse pulito tutto; come se cercasse di insabbiare tutto.

Andai via da quella struttura, continuando a cercare nei dintorni quegli esseri.

Non so quanti sono, minimo due; Devo restare in allerta e attaccare appena sento anche il minimo rumore.


POV'S CHRISTIAN

"Ve lo giuro ragazzi. Quella cosa mi è saltata addosso e mi ha morso. Non so come sia stato possibile, era un mostro; sembrava di stare in un cazzo di horror. Sono tornata qui correndo e mi sono messa sotto le coperte per cercare di riscaldarmi, ero ricoperta dai brividi. Però poi al mattino non avevo nemmeno un segno. Possibile che un sogno sia così realistico?" Borbottò una biondina.

Stavo in disparte ad attendere i miei amici, quando questa ragazza cominciò a raccontare di questo suo strano sogno. Ovviamente era tutto tranne che un sogno.

"Ne abbiamo un'altra." Dissi ad Alexia appena si avvicinò. "Quella lì, quella bionda. E' stata morsa."

"Cosa facciamo?" Chiese allora mia sorella.

"La uccidiamo? Non sappiamo chi l'ha infettata. L'unico modo per evitare che faccia del male è quello." Proposi.

"Parliamone prima con Luigi. Il consiglio ha scelto lui come capo della missione; rispettiamo le loro scelte."

L'Alpha Del Vampiro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora