13 - Conseguenze

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Quella mattina mi svegliai prima di lui. Il vampiro. Il mio nemico numero uno. Persino più nemico di quanto fu Alicya. Eppure proprio con lui persi la verginità la scorsa notte.

Guardai per qualche minuto il suo viso rilassato. Cercai di memorizzare quell'immagine e di stamparmela nella mia mente, perchè in cuor mio sapevo che non l'avrei più rivisto. Forse era meglio così, forse scappare era la cosa migliore da fare.

Non me ne vado perchè spaventata dalla mia azione, ma perchè non sopporterei di vedere il viso di tutti quei vampiri che avevo imparato a conoscere; soprattutto non avrei sopportato la reazione del ragazzo accanto a me. Non so se è stato per il sesso appena fatto o per qualche altro motivo astrale, ma qualcosa è cambiato. Quando lo guardo sento una morsa al centro dello stomaco. Il mio battito è irregolare. Sarà forse questo l'amore di cui tutti parlano?

Scrissi una lettera su un foglio in cui spiegai dettagliatamente tutta la situazione successa con Alicya. Lui doveva sapere la verità. Ne aveva tutto il diritto. E doveva saperla da me.

Mi avvicinai al suo viso e gli stampai un bacio dolce sulla guancia.

"Addio vampiro..." Sussurrai sul punto di piangere.

Si stavo decisamente impazzendo. Non era da me piangere per uno come lui. Eppure è riuscito a far breccia nel mio cuore, perchè l'ho visto. Ho visto il vero Christian. Con me ha abbassato le sue difese, la sua maschera e si è mostrato per quel che è.

Forse però non avrebbe mai dovuto farlo. Non avrebbe mai dovuto conoscermi. Lui è colui che potrebbe farmi conoscere la felicità, ma io sono quella che potrebbe fargli conoscere il vero inferno. Attiro solo guai e ne combino di tutti i colori. Ho ucciso la sua fidanzata e tutto questo lo farà cadere, quando io in realtà vorrei solo vederlo sorridere sempre. Quel sorriso così raro, ma tanto speciale. Sembra un bambino innocente quando si lascia andare. Pagherei oro per vederlo sorridere ancora una volta. Ma so che se lo fecesse, non riuscirei più ad andarmene.

Perciò andrò via proprio ora. Ora che non può fermarmi. Ora che è troppo impegnato a dormire. Ora perchè è più facile.

Mi diressi verso la porta, abbassai la maniglia e...

Bloccata.

La porta era bloccata.

Chiusa a chiave.

Sono sicura che non l'abbiamo chiusa ieri sera, troppo impegnati a... viverci. Perchè si. Ci siamo vissuti come due fottuti amanti.

"Davvero credevi di poter scappare così?" Mi sussurrò gelido all'orecchio.

Mi girai di soprassalto, trovandolo a pochissimi centimetri da me.

"Chri-"

"Zitta."

Feci per rispondere ma non riuscii. La parole mi morirono in gola.

"Dopo quello che hai fatto, pensi che basti una lettera per cancellare tutto?"

"Da quanto sei sveglio?" Sussurrai.

"Da ore."

"Io non me ne sono ac-"

"Accorta? Lo so. Eri stremata. Non riuscivo a capire il perchè, finchè Alex non arrivò qui con il corpo di Alicya fra le braccia."

Delle lacrime iniziarono a solcarmi il viso.

"Aveva un morso sul braccio. Ma no... Non ti è bastato, vero? Hai dovuto anche pugnalarla." Mi intrappolò fra le sue braccia e la porta.

"Fammi spie-spiegare" Sussurrai fra i singhiozzi.

"Non c'è nulla da spiegare. E' tutto fin troppo chiaro."

L'Alpha Del Vampiro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora