16 -La Maglietta E La Lettera

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"Le ferite sono scomparse, un'altra ora e anche il veleno che hai in circolo sarà completamente sparito." Disse il medico.

"Quindi l'hai ucciso?" Chiese Andreas.

"Ho fatto quello che dovevo fare. Però questa volta erano di più. Di solito sono uno o due, questa volta no. Saranno stati in 6 o in 7. Qualcosa non va. Si stanno movimentando molti più lupi."

"Tristan sta perdendo i suoi uomini, presto si scatenerà una rivolta." Intervenne anche Federica.

"Anche se si dovessero ribellare, verrebbero spazzati via nel giro di pochi giorni. Tristan ha 1000 anni, nessuno può ucciderlo oramai." Spiegai. "Vi lascio per qualche minuto da soli, devo incontrare delle persone."

"I vampiri che si trovavano al piano di sotto? Thomas ha detto di averci parlato. Cercavano tuo padre."

"Non lo so, Fede... Qualcosa vorranno."

"Li conosci?" Tornò a parlare Andreas.

"Si. Non sono un pericolo." Rivelai, non accorgendomi del sorriso che mi spuntò sulle labbra solo al loro pensiero.

Scesi al piano di sotto, trovando i vampiri seduti ad attendermi.

Con Christian dopo quel discorso in cui ci siamo messi a nudo sui nostri sentimenti presenti, nel mio caso, e passati nel suo, non ci rivolgemmo più parola. Il resto del viaggio per arrivare qui, lo passammo in silenzio.

"Venite, parliamo in un posto più tranquillo." Li condussi fino a casa mia, dove li feci accomodare.

"Allora, cosa ci fate qui?"

"Siamo venuti in realtà per portare delle notizie a tuo padre; riguardavano la tua morte o chi poteva averti uccisa, ma a quanto pare sei viva e vegeta." Rispose Luigi.

"A quanto pare... Che cosa gli volevate dire?"

"Ascoltami attentamente, non voglio assolutamente obbligarti; ma come ben saprai, i lupi antichi sono tornati... Abbiamo scoperto che il campo estivo di cinque anni fa, è un loro avamposto."

"Non ti seguo."

"Noi ci stiamo dirigendo lì. Dobbiamo ucciderli prima che sia troppo tardi. L'intero mondo sovrannaturale è in pericolo, se li lasciamo a piede libero, potrebbero prendere ben presto le redini del gioco e spazzarci via in breve tempo"

"Cosa mi stai chiedendo Luigi?"

"Vieni con noi." Terminò Alex, intromettendosi.

"Come?" Risposi sorpresa.

"Ti abbiamo vista prima, sai come ucciderli e li hai già affrontati in passato. Possiamo farcela."

"E' questo il vostro piano geniale?" Si intromise anche Christian. "L'ultima volta che siamo stati tutti insieme in quel campo, non è finita benissimo."

Chiusi gli occhi un secondo, capendo esattamente a cosa si riferisse.

"Christian" L'ammonì Luigi.

"No, Christian niente; Ha ucciso una di noi. E adesso vi fidate di lei?"

"Sono passati anni, non puoi tormentarti per una cosa accaduta cinque anni fa."

"Non è per Alicya, sappiamo tutti che non ne ero innamorato" Alzai la testa a quelle parole. "Ma era una di noi, al suo posto poteva esserci chiunque."

Ascoltai il loro battibecco senza proferire parola. Probabilmente se avessi avuto il dono dell'invisibilità, sarei sparita senza lasciare traccia.

"Qui ti sbagli..." Sussurrai. "Non avrei fatto mai del male a nessuno di voi, perchè nessuno di voi mi avrebbe attaccata come invece fece lei. Mi sono difesa, e per quanto il senso di colpa mi stia logorando e non accenna a passare, non sono pentita della mia scelta, perchè se non l'avessi fatto io, molto probabilmente lo avrebbe fatto lei; e a quest'ora ero sotto due metri di terra. Sai che non sto mentendo, ma se ne hai qualche dubbio, ascolta il mio cuore. Senti il mio battito cardiaco e fammi sapere cosa ne pensi."

L'Alpha Del Vampiro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora