Capitolo 9

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-potresti ripeterci cos'è successo?- chiese zia Wanda per quella che era la terza volta quel pomeriggio e Amalia sospirò.

-mi hanno attaccata dei banditi- disse nuovamente la ragazza torturando le mani che aveva davanti a se e con la testa bassa, in quel modo non vide i due zii che si scambiavano sguardi indagatori -e sono riuscita a scappare a loro per poco. Sono arrivata al castello del principe Malik, mi sono riposata e dopo colazione sono subito partita per tornare qui-

-e la festa? Era questa sera!- protestò zio Jacob come se gli importasse seriamente di quella festa.

-non ero dell'umore giusto per partecipare...sono ancora spaventata- anche se non era quello il vero motivo per il quale era tornata subito a casa. Aveva deciso di evitare di incrociare il principe Malik e quindi di non partecipare a quell'inutile festa dove sarebbe semplicemente stata una delle tenta andate li e che il principe non avrebbe minimamente considerato. Vedere li tutte le altre principesse e dame che erano molto più belle i lei e molte anche con le forme al punto giusto l'aveva del tutto fatta desistere dal partecipare a quella festa. Proprio come aveva detto Robert il suo corpo non sarebbe mai piaciuto al principe Malik.

-così hai perso l'occasione di sposare un principe!- protestò sua zia, sembrava più preoccupata di quel particolare e non del fatto che un gruppo di banditi aveva cercato di ucciderla e che lei aveva ancora pura della cosa.

-non mi avrebbe minimamente scelte- sussurrò -le altre ragazze...erano tutte bellissime- Amalia continuò a tenere il capo basso e a torturarsi le mani.

-perché non ti impegni minimamente a sembrare attraente!- sbottò sua zia -dovresti iniziare a comportarti da donna e far cadere ai tuoi piedi tutti i principi-

-mi va bene anche un lord o un conte- sussurrò la ragazza -mi va bene chiunque basta che...che mi ami-

-oh mia care l'amore è raro per noi- sbottò sua zia.

-ma i miei genitori loro...-

-tuo padre ha ucciso tua madre- la bloccò zio Jacob guardandola serio -non era amore quello, solo tutta scena-

-non pensare all'amore Amalia, non lo troverai mai- continuò sua zia -pensa semplicemente a diventare perfetta per un principe, possibilmente un primogenito- Amalia era confusa: doveva puntare, dal suo punto di vista, a qualcuno che non avesse già un regno per poter governare su Yentari. -se iniziassi a vestirti in modo da valorizzare quel poco che hai forse qualcuno potrebbe notarti- e per poco Amalia non si mise a ridere: valorizzare quel poco che aveva? Non sarebbe servito a niente perché lei non aveva niente proprio come aveva detto Robert.

-ci proverò- mentì la ragazza -ora scusate ma sono stanca- e così dicendo voltò le spalle agli zii e camminò per i corridoi del castello con calma cercando di non pensare a quello che avevano detto i suoi zii sui suoi genitori: lei era certa che si amassero.

-principessa- sentì un sussurro e si guardò intorno ma non vide nessuno e decise di ignorare quel richiamo per continuare a camminare verso le sue camere -principessa Amalia- questa volta il richiamo fu più forte e proveniva dalla sua destra quindi si girò per poi prendersi quasi un colpo quando riconobbe il moro che era appena uscito da dietro un'armatura.

-Jos?- quasi urlò. Nonostante fossero passati otto anni aveva perfettamente riconosciuto l'uomo che era stata la guardia del corpo di suo padre.

-abbassate la voce principessa. Finalmente riesco a parlarvi- sussurrò lui guardandola preoccupato.

-che ci fai qui?- domandò Amalia avvicinandosi all'uomo per poter sussurrare.

-dovete venire con me, non siete al sicuro al castello principessa-

-non lascio la mia casa! E poi è uno dei luoghi più sicuri che io conosca!-

-no principessa...qualcuno sta attentando alla vostra vita e al castello non siete al sicuro- Jos si guardò intorno per controllare se ci fossero guardie in arrivo -con me sarete al sicuro fino a quando non troveremo il vero assassino di vostra madre e poi si risolverà tutto-

-è stato mio padre- sussurrò tristemente Amalia.

-no principessa- Jos la guardò con sguardo triste -vostro padre amava la sua regina non l'avrebbe mai e poi mai uccisa. Qualcun altro ha agito in modo che venisse incolpato vostro padre- le spiegò il moro e Amalia per la prima volta si sentì quasi libera di respirare a sentire quelle parole. Aveva ragione a pensare quindi che suo padre non avrebbe mai ucciso sua madre e suo fratello.

-allora perché è imprigionato?-

-perché sono riusciti a incastrarlo...principessa io sto cercando le prove per trovare il vero assassino ma non mi sento sicuro a sapervi al castello dove potreste essere attaccata e uccisa da un momento all'altro-

-io sono l'unica erede al trono- sussurrò Amalia scuotendo la testa -non posso lasciare il mio posto-

-Amalia siete in pericolo qui...vi prometto che torneremo al castello una volta sistemato tutto- Jos voleva credere che la principessa accettasse di seguirlo, era riuscito a rintrufolarsi al castello e ne aveva approfittato per parlare faccia a faccia con Amalia. Non voleva rapire la bionda ma allo stesso tempo non voleva lasciarla li. L'unico modo quindi era convincerla ad andare con lui.

-non posso Jos- sussurrò Amalia scuotendo la testa -solo l'unica rimasta devo stare qui e...- ma Amalia si bloccò di colpo sentendo dei passi svelti andare nella sua direzione.

-pensateci principessa, per favore io...posso portarvi da vostro padre- Jos vide gli occhi della ragazza identici a quelli di Rexha sgranarsi, si vedeva che voleva rivedere il padre -tra una settimana tornerò qui a prendervi- concluse Jos per poi scomparire nuovamente dietro l'armatura nel momento esatto in cui i soldati raggiungevano Amalia.

-principessa state bene?-

-si...io mi sono fermata un attimo a pensare- sussurrò la bionda che per come si era comportato Jos sapeva di non voler avvisare nessuno della sua presenza li anche se non era ancora certa di potersi fidare del tutto dell'uomo.


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