Capitolo 17

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Amalia sbuffò sistemandosi meglio i capelli nella coda che si era fatta prima di scendere dalla camera che condivideva con Robert nella sala della taverna dove si erano fermati per dormire in cerca proprio del castano. Orami erano cinque giorni che viaggiavano insieme e la bionda non ne poteva più non perché odiasse viaggiare a cavallo, dopo il promo giorno si era leggermente abituata alle gambe indolenzite, ma perché Robert non faceva altro che sparire la sera dopo che la lasciava in camera da sola. La prima sera era rimasta confusa dalla cosa ed era scesa a cercarlo: non l'avesse mai fatto. Aveva trovato il castano avvinghiato a una bellissima ragazza e Amalia con il volto rosso dall'imbarazzo era salita nuovamente nella sua camera. Non era minimamente riuscita a chiudere occhio immaginando Robert e la ragazza che facevano sesso. Dalla sera successiva ogni qual volta rimaneva da sola in camera cercava di scacciare dalla sua mentre le immagini di Robert con una ragazza sempre diversa e sempre più bella più si spostavano ma non ci riusciva e molto spesso si ritrovava con il volto rigato da lacrime: non sarebbe mai stata all'altezza di quelle ragazze. Per sua sfortuna doveva ammettere a se stessa che Robert iniziava a piacerle molto nonostante il suo brutto caratteraccio: le aveva salvato la vita e poi quando non criticava il suo aspetto era anche piacevole chiacchierare con lui.

Amalia si guardò intorno prima di incrociare lo sguardo di Robert che seduto a uno dei tavolini rotondi della taverna stava bevendo un boccale di quella che doveva essere birra e si era messo a fissarla. La bionda non ci pensò due volte prima di raggiungerlo e sedersi difronte al castano.

-che ci fai qui?-

-non riuscivo a dormire- disse sinceramente la ragazza ringraziando di non aver trovato l'altro con la lingua in gola a un'altra ragazza mille volte più bella di lei.

-cosa ti preoccupa?- le chiese sinceramente interessato e Amalia sospirò.

-non so come comportarmi quando arriveremo...lo sai- sussurrò ancora lei iniziando a torturarsi le dita -io e mio padre non ci vediamo da otto anni e non so cosa fare-

-è tuo padre- le disse Malik sorridendole e posò una sua mano su quelle delicate della principessa che aveva difronte e che gli aveva letteralmente mandato in tilt il cervello. Da quando erano in viaggio insieme a aveva imparato a conoscerla meglio non faceva altro che pensare a baciare quelle labbra. Era anche per quello che ogni sera si cercava una ragazza diversa con cui fare sesso e quindi cercare di non pensare ad Amalia solo che ogni volta la sua testa pensava intensamente a quella nana e quindi si innervosiva tantissimo.

-lo so- sussurrò la ragazza con gli occhi oro adombrati -ma ho comunque paura e ho paura che una volta arrivata li non mi facciano entrare, non ho nessuna conoscenza e nessun permesso. Ogni volta che chiedevo ai miei zii di poter andare a trovare papà loro me lo impedivano sempre-

-Amalia- Malik sorrise alla ragazza -ci sono io e se faranno storie farò in modo che tu possa entrare e parlare con tuo padre con calma-

-grazie Robert- sussurrò felice la biondo e Malik fu contento del piccolo sorriso che le era spuntato sulle labbra e prese il suo boccale di birra per finirla del tutto. Quando lo riposò sul tavolo e alò lo sguardo per poco non sbiancò. Erano giorni che si era accorto che le guardie di Yentari li stavano palesemente cercando e lui e Amalia avevano fatto di tutto per non farsi trovare solo che in quel momento dei soldati della principessa erano entrati in quella taverna ed inevitabilmente avrebbero controllato tutte le ragazze e quindi trovato Amalia. Erano sempre le guardie della bionda ma il castello non era ancora un luogo sicuro per lei e ne lui e ne Amalia volevano farsi trovare prima di arrivare alle prigioni. Doveva ragionare in fretta. Fu guardandosi intorno disperatamente che poi ebbe la soluzione. Essendo notte fonda molte luci della taverna erano state spente e negli angoli più bui, proprio come lui aveva fatto le sere precedenti, c'erano ragazzi o comunque persone che stavano bellamente scopando anche con loro tutti li presenti. Una principessa doveva restare pura e non avrebbe mai fatto una cosa del genere in una taverna quindi le guardie non avrebbero minimamente prestato attenzione.

-Amalia- sussurrò Malik attirando l'attenzione della principessa -sono appena entrare le tue guardie. Ho un'idea per non farti scoprire da loro ma devi promettere di fare tutto quello che ti dico- Amalia annuì e Malik vide il suo sguardo spaventato: non voleva tornare al castello. -alzati- le sussurrò facendo lo stesso della ragazza che lo stava guardando curiosa. Malik ringraziò che al momento i soldati non stavano prestando loro attenzione.

Il castano prese per un polso Amalia per trascinarla in un angolo semibuio della taverna, non era molto illuminato ma allo stesso tempo da li lui poteva controllare la situazione soldati senza problemi, e fece aderire la ragazza di schiena alla parete.

-Robert?- domandò lei confusa quando lo vide avvicinarsi pericolosamente.

-apri le gambe-

-te lo scordi- sussurrò lei con le guance rosse per l'imbarazzo, cosa voleva farle?

-ti ho detto di fare quello che dico quindi apri le gambe- le ringhiò lui a bassissima voce e Amalia titubante fece come gli aveva detto l'altro per poi trattenere un urlo di sorpresa quando lui le prese la coscia sinistra alzandola in modo da farla aderire al suo fianco -calmati- le sussurrò Malik vedendo lo sguardo terrorizzato di Amalia -non ci controlleranno se faremo finta di star facendo sesso- continuò avvicinandosi al suo orecchi -mettimi le braccia incrociate dietro al collo- Amalia con molta calma fece quello che le aveva detto Robert mentre quest'ultimo con la mano libera andò a stringere il suo fianco mentre iniziava a simulare i movimenti di un amplesso.


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